martedì 7 novembre 2017

Kevin Spacey sesso inquietante








Quello sguardo ipnotico - ora rassicurante, ora ambiguo - sono stati, certamente, catturati dal fascino enigmatico e penetrante di un uomo che, a dispetto della sua fisicità apparentemente comune, nasconde un talento e uno charme tale da eguagliare solamente quello delle grandi leggende di Hollywood.






Sarà il 1995 a consacrarlo come una della maggiori stelle esistenti nell'universo cinematografico, grazie alle controverse prove nei super-cult I soliti sospetti e Seven. Per il brillante regista Bryan Singer, Kevin compie una delle trasformazioni più memorabili nella storia della celluloide: si tratta dell'innocuo storpio Roger "Verbal" Kint, il quale, nell'epilogo di questo meraviglioso capolavoro criminale, si rivelerà nientemeno che la personificazione del male, nota alla delinquenza come Kaiser Soze. La memorabile performance frutta alla nostra star il premio Oscar per il Miglior Attore non Protagonista.






Nel 1999, è ricoperto dai petali di rosa di American Beauty, pluriosannata opera diretta da Sam Mendes. In questa sferzante denuncia alla società statunitense, l'ultra-celebrato artista si cala negli oziosi abiti dell' insoddisfatto, nonché stralunato padre di famiglia Lester Burnham, aggiudicandosi una seconda statuetta agli Academy, stavolta come "Best Actor in a Leading Role". Una interpretazione magnifica di Spacey che esalta un film già splendido.






La star di Hollywood è stato praticamente annientato dalle accuse ricevute da diversi uomini. Il primo è stato l'attore Antony Rapp, che ha accusato Spacey di averlo molestato nel 1986, quando aveva 14 anni. Il due volte premio Oscar si è scusato e ha fatto coming out in un poster  Twitter, ma dopo alcuni giorni gli sono piombate addosso altre accuse da parte di alcuni attori che sarebbero stati molestati durante il periodo in cui Spacey è stato direttore artistico dell'Old Vic a Londra, e da altre persone che hanno lavorato sul set di House of Cards.
La sua carriera è finita, così come, almeno per il momento , la serie che aveva interpretato per sei anni: Netflix ha sospeso a tempo indefinito le riprese e fatto sapere che non sarà più coinvolta con altre produzioni che includano Spacey.
Il divo rischia anche le manette: la polizia di Londra ha già fatto sapere di avere aperto un'indagine per valutare se possa essere incriminato.






Il fine settimana prima che Netflix bloccasse il film Gore, Spacey faceva festa su uno yacht extra lusso in Costiera Amalfitana. A riferirlo è il tabloid inglese The Sun secondo cui l’attore avrebbe speso circa 60mila dollari per noleggiare l’Highlander a bordo del quale avrebbe organizzato festini a luci rosse con undici uomini durante una pausa delle riprese del film sul romanziere Gore Vidal.
Il padre di Kevin Spacey (il cui nome vero, in realtà, è Kevin Fowler) «era un nazista che brutalizzava la famiglia e abusava del fratello» dell’attore. Era «così cattivo che lo chiamavamo “La Creatura”». A rivelarlo il Daily Mail che riprende le testimonianze in proposito di Randall Fowler, 62 anni, fratello maggiore del premio Oscar.











sabato 10 giugno 2017

Mickey Rourke il trasgressivo








"Quante volte hai peccato, figliolo?" "Bèh, padre, non voglio farle fare le ore piccole, e quindi la informerò sull'ultima infornata..."
Dal film Sin City, tutto questo racchiude in sintesi il carattere e il modo di essere di Mickey Rourke, considerato un sex symbol degli anni ottanta, che dopo un periodo buio lungo una decina d'anni, ritorna vincente sul set cinematografico. E lo fa sul ring di The Wrestler, campo d'azione calpestato nella vita così come nella finzione. Arrabbiato, solitario, tormentato, il suo carattere selvaggio gli ha creato non pochi casi giudiziari. Ma l'aurea di mito non lo ha mai abbandonato e con i suoi amati cagnolini al guinzaglio, si è riconquistato Hollywood.




Mickey Rourke, nome d'arte di Philip André Rourke Jr. (Schenectady, 16 settembre 1952), è un attore statunitense.
Ha praticato il pugilato durante la sua giovinezza ed ha vissuto una breve esperienza da pugile professionista negli anni novanta.
Anche se la sua carriera di attore è stata un po' discontinua e diseguale - anche per via della sua vita turbolenta fuori dallo schermo - è riuscito a scolpirsi un personaggio di nicchia negli ultimi decenni, fondato principalmente sul ruolo dell'antieroe emarginato, dal carattere ruvido e solitario.
Rourke nasce il 16 settembre 1952 da una famiglia di cattolici irlandesi e francesi nello Stato di New York e cresce nei sobborghi di Miami, nel quartiere prevalentemente afro-americano di Liberty City. Ha una sorella più giovane, Patty, un fratellastro, Joey, e 6 fratelli acquisiti, come risultato del divorzio dei suoi genitori e del nuovo matrimonio di sua madre.




Frequenta la "Miami Beach Senior High School", ma di questi anni si sa poco. Due cose certe sono la sua passione per la sigaretta già dall'età di 16 anni e la sua assidua frequentazione della famosa palestra per pugili della Quinta Strada di Miami Beach. Qui Rourke viene visto come uno degli atleti più precoci e promettenti, addirittura poi chiamato come sparring partner di Oscar El Feo Rodriguez, l'allora campione del mondo dei pesi welter. Sappiamo anche il tabellino finale della sua attività dilettantistica che parla di 20 incontri vinti (17 KO) e 4 incontri persi. Problemi per delle ferite serie rimediate dallo "sparring match" in poi lo forzano a smettere col pugilato per un anno, ma Rourke decide di abbandonare per sempre. Sarà la scelta più deprimente della sua vita che lo porterà alla recitazione con un piccolo ruolo in uno spettacolo teatrale d'un amico di università, "Deathwatch". Innamoratosi della recitazione, si trasferisce di punto in bianco a New York con dei soldi prestati dalla sorella e grazie all'aiuto di un'insegnante privata di recitazione riesce ad entrare nel prestigiosissimo "Lee Strasberg Institute", dove studia la recitazione metodica assieme all'ormai famoso Al Pacino, con gli stessi professori che formarono attori del calibro di Robert De Niro e Christopher Walken.




Il debutto di Mickey Rourke è stato un piccolo ruolo nel film di Steven Spielberg 1941: Allarme a Hollywood (1979) con Dan Aykroyd, Ned Beatty, Christopher Lee, Toshiro Mifune, John Belushi, Warren Oates, Tim Matheson, Robert Stack, Lionel Stander e il regista John Landis in un cameo. Pellicola comica che racconta la psicosi dell'invasione sulle coste della California dopo l'attacco di Pearl Harbor. L'anno successivo partecipa al film psychological thriller Fade to Black - Dissolvenza in nero di Vernon Zimmerman nel ruolo di Richie. Appare nell'ambizioso film western che il Sunday Time condensò laconicamente il giudizio con la frase: "Tutto troppo e non abbastanza" Heaven's Gate - I cancelli del cielo (1980), la prima collaborazione di Mickey Rourke con il regista Michael Cimino in un grande cast comprendente Christopher Walken, Isabelle Hupper, Kris Kristofferson, Jeff Bridges, Terry O'Quinn. Ma ad attirare molta attenzione nonostante sia una breve apparizione è la sua interpretazione del piromane nel film Body Heat - Brivido caldo nel 1980 di Lawrence Kasdan con per la prima volta sugli schermi della bellissima e affascinante Kathleen Turner, l'ottimo William Hurt, Richard Crenna e Ted Danson, ispirato al romanzo di James Cain, "Double Indemnity" divenuto un cult movie.




Nei primi anni ottanta, appare in un altro cult movie Diner - A cena con gli amici, brioso film corale sotto il segno della nostalgia per cinque amici della Baltimora fine anni cinquanta diretto da Barry Levinson con molti attori che diventeranno stelle di Hollywood quali Kevin Bacon, Steve Guttenberg, Ellen Barkin e Daniel Stern. Per la sua interpretazione nel film Rourke ottiene il premio Boston Society of Film Critics Awards come miglior attore non protagonista. Subito dopo Rourke recita nel seguito de The Outsiders - I ragazzi della 56a strada di Francis Ford Coppola nella parte dell'enigmatico fratello maggiore di Matt Dillon nella storia sulle problematiche giovanili Rumble Fish - Rusty il selvaggio. Il complesso ruolo del fratello del personaggio interpretato da Matt Dillon lo rivelò al grande pubblico, in un film che vedeva la presenza di talenti come Dennis Hopper, Diane Lane, Nicolas Cage, Chris Penn, Laurence Fishburne e Tom Waits cantautore capace di fondere vari stili dal blues, jazz al vaudeville.




Prima di approdare al grande cinema Mickey Rourke appare anche in film tv del tipo di Rape and Marriage: The Rideout Case - Il caso di Greta Rideout, diretto da Peter Levin; pellicola che trattava la dolorosa storia di una donna che portò in tribunale il marito con l'accusa di violenza carnale e in piccole parti dei film tv Act of Love - Atto d'amore, City in Fear, Hardcase e nel film Eureka di Nicolas Roeg con un bel cast composto da Gene Hackman, Rutger Hauer e la bella colonna sonora di Stanley Myers con suggestivi assolo del contrabassista Rabbath
La performance di Rourke nel film di Stuart Rosenberg The Pope of Greenwich Village - Il Papa del Greenwich Village assieme alla bellissima Daryl Hannah e Eric Roberts (fratello della più famosa Julia) richiama l'attenzione dei critici. Mentre il film è un flop commerciale, ma con il tempo viene in parte rivalutato. L'attore Johnny Depp parla di "cinema perfetto" ed il programma "Entourage" della rete HBO lo loda. Rourke afferma che è il suo film preferito, e sia la Hannah che Roberts lo hanno menzionato come un punto alto delle loro rispettive carriere.




A metà degli anni ottanta, Rourke si aggiudica dei ruoli di primo piano, diventando una stella di prima grandezza. La sua prova assieme a Kim Basinger nel cult movie e controverso 9 1/2 Weeks - 9 settimane e 1/2 diretto da Adryan Lyne, acclamato dal pubblico, e che presenta una sessualità patinata, lievemente trasgressiva sulle note della mitica "You Can Leave Your Hat On" cantata da Joe Cocker, gli dà lo scettro del "sex simbol" mondiale.
Sarà Martin Tallon, un terrorista irlandese dell'IRA (Irish Republican Army) in crisi e in fuga nel film di Mike Hodges A Prayer for the Dying - Una preghiera per morire con Bob Hoskins, Alan Bates e l'emergente Liam Neeson.




Nel 1985 viene richiamato per la seconda volta da Michael Cimino per il film Year of the Dragon - L'anno del dragone, con la sceneggiatura di Oliver Stone, interpretando magistralmente un pluridecorato e ostinato capitano di polizia di New York Stanley White, un reduce dal Vietnam, che indaga sulla mala cinese a Chinatown. Bignami di cinema d'autore.
Successivamente la critica lo elogia per il suo lavoro nel film Barfly diretto da Barbet Schroeder con Faye Dunaway e Pruitt Taylor Vince, dove interpreta calandosi nel personaggio con istrionismo ben temprato il ruolo dello scrittore alcolizzato Henry Chinaski creato da Charles Bukowski (che si può riconoscere tra gli avventori del bar). Barfly in gergo, significa "mosca da bar", alcolista, beone (tema ripreso da Steve Buscemi nel 1996). L'attore americano otterrà una nomination all'Independent Spirit Award come miglior attore protagonista del film.




Per parte della critica la sua migliore interpretazione è nel film di Alan Parker Angel Heart - Ascensore per l'inferno del 1987, liberamente tratto dal romanzo "Falling Angel" di William Hjortsberg del 1978, con Robert De Niro, Charlotte Rampling e Pruitt Taylor Vince, nel quale fecero molto discutere, soprattutto l'opinione pubblica americana, le scene di sesso con l'attrice Lisa Bonet, interprete della celeberrima serie tv per famiglie I Robinson. Mickey Rourke con le sue cicatrici, l'aria trascurata, la sigaretta sempre accesa, lascia di sè una traccia splendente e maledetta, sorniona e sfatta nel film è Harold Angel uno scalcinato investigatore privato nella New York del 1955. Impossibile da dimenticare nel film, e nell'immaginario del cinema. Ad alcune critiche negli Stati Uniti, per questo e per altri ruoli sordidi, ribelli o dalla morale ambigua, fa da contraltare una buona considerazione della critica europea.




La carriera d'attore di Rourke viene a questo punto messa in ombra dalla sua vita privata e le sue scelte di carriera apparentemente eccentriche. Registi come Alan Parker trovano difficile lavorare con Rourke. Parker disse che «lavorare con Mickey è un incubo. È davvero pericoloso sul set perché non sai mai quello che sta per fare».
Durante questo periodo si vocifera un suo abuso di droghe, viene fotografato spessissimo con una compagnia che include membri di gang di motociclisti e la star dell' hip-hop Tupac Shakur. Si dice che abbia avuto contatti sociali con individui legati all'associazione criminale di John Gotti. Mentre Rourke rifiuta ruoli in film di alto livello, recita in pellicole sofcore come Wild Orchid -Orchidea selvaggia. Durante la produzione di questo film Rourke cominciò una relazione con la sua coprotagonista Carré Otis che avrebbe in seguito sposato per poi divorziare nel 1998 dopo una tormentata relazione. Voci che una scena d'amore in cui recitarono per il film non fosse simulata si sono mantenute fino ad oggi, benché entrambi gli attori abbiano negato il fatto.




Voci da parte dei media su un suo sempre più abitudinario uso di droghe aumentano dopo il ricovero della Otis per una overdose di eroina. In questo periodo Rourke si esibisce anche con David Bowie nell'album "Never Let Me Down", e scrive la sua prima sceneggiatura per Homeboy (1988) con Christopher Walken e Debra Feuer, una triste e malinconica storia sul pugilato che lo vede tra i protagonisti. Film su misura per Mickey Rourke che l'ha ideato, finanziato e diretto col tramite dell'ex operatore neozelandese Michael Seresin. E' arty, cioè artistico nelle velleità più che nei risultati. E' chiamato, l'anno dopo, per interpretare la vita di San Francesco d'Assisi, raccontata in un Medio Evo di fango, sangue e sporcizia, dall'inquieta cattolica Liliana Cavani nel film intitolato, appunto, Francesco. Mickey Rourke è un San Francesco che quando si interroga, con uno strazio che sfiora la disperazione, sul silenzio di Dio che sarebbe piaciuto a Rossellini che preferiva mostrare anzichè dimostrare. In seguito nel film Johnny Handsome - Johnny il bello di Walter Hill con Ellen Barkin, Lance Henriksen e due futuri Oscar Morgan Freeman e Forest Whitaker un'intensa interpretazione di Rourke, poche altre volte così misurato. Struggenti le musiche blues di Ry Cooper.




Sarà anche un evaso che prende in ostaggio (Mimi Rogers) che le farà passare Desperate Hours - Ore disperate, un remake del film omonimo di William Wyler con Humphrey Bogart, terzo film con Michael Cimino; nel cast Antony Hopkins con David Morse e Elias Koteas.
Nel 1991 è Harley Davidson in Harley Davidson & Marlboro Man - Harley Davidson and the Marlboro Man, di Simon Wincer che ha come coprotagonista la star della serie tv Miami Vice Don Johnson, più Tom Sizemore, Daniel Baldwin e Vanessa Williams. Un successo prevedibile al botteghino americano e niente di più.
Una controversia sul credo politico di Rourke si è sviluppata anche quando ha dichiarato di aver donato parte del suo salario per il film del 1989 Francesco, al PIRA. In seguito tornò indietro su questa dichiarazione.




Nel 1991, decise che "doveva tornare a boxare" perché sentiva che "era sulla via dell'autodistruzione... e che non sentiva rispetto di se stesso come attore". Quando Rourke divenne un pugile professionista, vinse tutti gli incontri con avversari più e più volte giudicati di minor livello (o ottenne un pareggio). Non riesce tuttavia a raggiungere una caratura sportiva di livello nazionale e il suo ritorno alla boxe viene considerato ben presto un fenomeno pubblicitario per ravvivare la sua immagine spenta di attore. Subisce poi numerosi infortuni, come il naso rotto, denti spezzati, costole incrinate, lingua tagliata, e la compressione dello zigomo, fantasmi di una sfortunata carriera giovanile.
Per la sua entrata sul ring usava "Sweet Child O' Mine" dei Guns N'Roses, Rourke è presente nei ringraziamenti dell' ultimo album del gruppo Chinese Democracy. Infatti Axl Rose ha concesso la licenza gratuita sull' utilizzo di "Sweet Child O' Mine" nel film del 2008 The Wrestler per la sua amicizia con l'attore.




Nel 1992 Rourke è Gorman Lennox un vilain perfetto che si spaccia per agente CIA in White Sands - Tracce nella sabbia, con Willem Dafoe, Mary Elisabeth Mastrantonio e Samuel L.  Jackson. Scritto da Daniel Pyne, fotografato benissimo da Peter Menzies Jr., diretto con corretto mestiere dal neozelandese Roger Donaldson, è un film che all'inizio intriga e alla fine un po' delude, ma durante il percorso tiene alta la soglia dell'attenzione.
Un Rourke caduto in basso si ripresenta con due western improponibili e fraudolenti come The Last Outlaw - L'ultimo fuorilegge (1993) di Geoff Murphy con Steve Buscemi e Keith David, nei panni di un ex ufficiale sudista, Mickey, guida una banda di feroci fuorilegge in un sanguinolento e sadico western, prodotto per la TV, che ha indotto i distributori italiani a tagliarlo nei punti più feroci, portandone la durata a 84 minuti (90), e in un modello, quello vecchio, della coppia in fuga e della gioventù perduta, votata all'autodistruzione F.T.W. - Fuck the World di Michael Karbelnikoff.




Seguono il drammatico Fall Time di Paul Warner  nel quale Mickey Rourke, nella parte di un rapinatore, si riscatta, in parte, dalle ultime pessime prestazioni. Tre giovani decidono di pianificare un finto rapimento, ma tutto va storto, perché una rapina in banca reale era già previsto da altri due ragazzi. E' Butch Stein in Bullet di Julien Temple. In quest'ultimo firmata la sceneggiatura con lo pseudonimo di sir Eddie Cooke, Rourke percorre il suo calvario sotto il segno di un "maledettismo" disperato con molti eccessi sensazionali e qualche notazione di dolorosa sincerità. Nel ruolo del fratello di Rourke un emergente Adrien Brody.
Nel 1995 Rourke si ripresenta in pubblico alla premiere di un film hollywoodiano visibilmente imbolsito nei tratti somatici e nel resto del corpo. Reso quasi irriconoscibile da terribili interventi di chirurgia plastica, l'attore aumenta però ancora di più la sua figura di personaggio sofferente, tosto e cattivo; figura che comincia a fargli avere piccoli ruoli adatti alla sua immagine di uomo rude e deturpato.




Un ormai sfiatato Mickey Rourke nel ruolo di uno psichiatra, "ma mi facci il piacere...", in coppia a Carré Otis, in un noir per gli amanti del trash Exit in Red - Uscita di sicurezza (1996) di Yurek Bogayevicz, e gira in Francia l'anno successivo, una stentata imitazione, a livello di serie Z, del film di Lyne 9 1/2 Weeks  ovvero  Another 9 1/2 Weeks - La conclusione di Anne Goursaud, film nel quale la Basinger non ha voluto esserne coinvolta sostituita da Angie Everhart.
Nel 1997 ancora un ruolo di malvagio e imprendibile per Rourke, cacciato dal Double Team - Gioco di squadra diretto dal, debuttante nel cinema statunitense, regista cinese originario di Hong Kong Tsui Hark, con  Jean-Claude Van Damme e Dennis Rodman (famoso e bizzarro cestista NBA, prima con i Detroit Pistons, i Chicago Bulls e i Los Angeles Lakers) film d'avventura le cui scene dello scontro finale sono state girate nell'anfiteatro di Arles in Francia.
Un inedito Rourke tenuto a briglia corta da Francis Ford Coppola in The Rainmaker - L'uomo della pioggia tratto dal libro omonimo di John Grisham con Matt Damon, Danny De Vito e Jon Voight.




Tra il 1998 e il 2003 Rourke interpreta o partecipa in una serie di film di seconda scelta come Buffalo '66, pellicola di ispirazione semi-autobiografica diretto e interpretato da Vincent Gallo, nel ruolo di Bookie, un allibratore con Ben Gazzara, Anjelica Huston e Rosanna Arquette, nel film TV Thicker Than Blood è Padre Frank Larkin, l'action di alto tasso trash Point Blank - A costo della vita in coppia con un'altro duro Danny Trejo, è un poliziotto corrotto nel cast del thriller Thursday - Giovedì scritto e diretto da Skip Woods e per l'ennesima volta propina il ruolo del duro nello stucchevole film tv del regista Dennis C. Lewiston Shergar , in coppia con Michael Wincott nel crime Cousin Joey di Sante D'Orazio, è un killer in un episodio della serie tv Out in Fifty di Bojesse Christopher e nel crime che si ispira vagamente sulla storia del killer belga Freddy Horion Shades di Erick Van Looy. The Follow è il terzo episodio di "The Hire", un progetto web articolato in cinque cortometraggi prodotti da David Fincher e sponsorizzati dalla BMW, le cui auto figurano in ogni corto. In The Follow Mickey Rourke è un facoltoso e famoso uomo d'affari  geloso della moglie della quale sospetta il tradimento con l'elusivo autista assunto interpretato da Clive Owen. Nel film The Last Outlaw Rourke è un fuorilegge di nome Graff che dopo una rapina finita in un bagno di sangue e il seguente tradimento da parte dei suoi compagni di banda, passa dalla parte della legge e va alla ricerca dei suoi vecchi compagni per ucciderli uno a uno e Thicker Than Blood film TV diretto da Richard Pearce con




Rourke nei panni di un preside di un liceo che cerca di aiutare un ragazzo proveniente da una famiglia povera e travagliata dei bassifondi di New York. Mickey Rourke coinvolge Juliette Lewis in un disegno criminale in Picture Claire - Sola nella trappola è un thriller diretto da Bruce McDonald. Nel mediocre Spun del 2002 diretto da Jonas Akerlund, Rourke è "il Cuoco" un leggendario spacciatore, creatore di una droga molto ambita. Nel film, che ha ottenuto 2 Nomination al Golden Trailer Awards, è palese l'intenzione di voler rendere omaggio al film grottesco Pink Flamingons del regista statunitense John Waters, che viene citato in innumerevoli scene, e la storia quasi onirica di Masked and Anonymons su Bob Dylan c'è la tentazione mai sopita di fornire massime sul senso della vita ma ciò che resta del film, oltre a un curioso ma produttivo senso di straniamento, sono le canzoni, la colonna sonora che è di quelle che si ricordano. Basta leggere il cast per rendersi conto di come la chiamata di Bob Dylan (anche sceneggiatore del film) abbiano risposto tutti, da Jeff Bridges, Penelope Cruz, John Goodman, Jessica Lange, Angela Bassett, Val Kilmer, Ed Harris, Chris Penn, Bruce Dern, Chrisian Slater, Fred Ward, Luke Wilson, Steve Bauer, Susan Tyrrell e naturalmente Mickey Rourke. Appare anche in film importanti come Animal Factory (2000) tratto dall'omonimo romanzo noir di Edward Bunker diretto e recitato da Steve Buscemi con Willem Dafoe, Edward Furlong, Danny Trejo e Seymour Cassel, girato interamente nella prigione di San Quentin, negli USA,




Accanto al suo amico Sylvester Stallone in Get Carter - La vendetta di Carter (2000) un classico action-movie diretto da Stephen Kay. Il film è il remake di Carter del 1971, con Michael Caine nei panni del protagonista, presente anche in questa pellicola in una breve apparizione. Rourke è Cyrus, una vecchia conoscenza di Carter implicato in un giro di pornografia. E' nel cast del bel poliziesco, terzo lungometraggio di Sean Penn The Pledge - La promessa (2001) con Jack Nicholson, Sam Shepard, Vanessa Redgrave e Helen Mirren. E' presente nel ruolo di Billy Chambers con il cagnetto che porta con se nel film che ha siulla targhetta del collare il nome "Moco", nome del cattivo di El Mariachi, film che fece epoca per i risultati ottenuti nonostante il low budget, nel thriller-action-movie (ora con tanti mezzi a disposizione), un vero luna park di sparatorie, inseguimenti, di Robert Rodriguez, che è è anche il regista di Once Upon a Time in Mexico (2003), terzo capitolo della trilogia dei Mariachi con un cast di gran lusso composto da Antonio Banderas, Johnny Depp, Salma Hayek, Willem Dafoe, Eva Mendez, Danny Trejo e Enrique Iglesias (figlio del cantante Julio). Mickey Rourke compare (cameo) anche in un film di fantascienza con torme di scarafaggi mutanti nati da un esperimento di manipolazione genetica They Crawl - Invasion diretto da John Allardice e presta la voce a Jericho nel videogame Driv3r (2004), a Terrence Higgins in True Crime: New York City (2005) e a Dick Marcinko in Rogue Warrior (2009).




Tony Scott lo chiama con Christopher Walken accanto a Denzel Washington, Dakota Fanning e Giancarlo Giannini in Man on Fire - Il fuoco della vendetta (2004) un film concitato e nervoso che esprime energia e valori in modo semplice. Mickey è Jordan Kalfus, l'avvocato di Ramos capo della banda, la "hermandad", conosciuto come "la voce" che negozia con i sequestratori della bambina e con Creasy, la guardia del corpo della bimba. Vengeance movies o revenge movies, sono film in cui il protagonista, per vendicare un torto fatto nei propri confronti o verso persone a lui care, intraprende una strada di morte fino ad arrivare al mandante e al nocciolo della questione. Nel 2005 Tony Scott lo rivuole ancora accanto all'amico Christopher Walken, Jacqueline Bisset ed Edgar Ramirez, nella vera storia di Domino Harvey  (Keira Knightley) che invece di seguire la orme del padre, attore (Laurence Harvey), e della madre, modella, spende parte della sua breve vita a cacciare criminali in compagnia di Ed Moseby (Rourke) come una vera bounty-killer.





Rourke torna a far parlare di sè con le partecipazioni a film di successo come Sin City (2005) di Robert Rodriguez, Frank Miller e Quentin Tarantino (special guest director) con Bruce Willis, Jessica Alba, Clive Owen, Rutger Hauer, Elijah Wood, Rosario Dawson, Benicio Del Toro, Michael Madsen e (Mickey nella parte di un energumeno chiamato Marv). Tratta dall'omonimo fumetto dello stesso Miller, una serie dell'editore indipendente Dark Horse Comics, la pellicola è divisa in tre episodi, che raccontano tre storie dell'opera originale di Miller. Il film ha avuto un buon incasso internazionale.  Un sublime Mickey Rourke in Stormbreaker (2006) di Geoffrey Sax, con Ewan McGregor e Alex Pettyfer; film avventuroso di produzione statunitense, britannico e tedesco con Rourke che ha la figura di Darrius Sayle, miliardario informatico e filantropo dal passato oscuro. Difetti e ingenuità a parte, il film resta comunque un valido e più che discreto intrattenimento per tutti e particolarmente indirizzato a un pubblico di under 18.
Rourke è poi nel nutrito cast composto da Billy Bob Thornton, Kim Basinger e Winona Ryder nel ruolo di Peter in The Informers - Vite oltre il limite (2008) di Gregor Jordan, tratto dalla raccolta di brevi racconti "Acqua dal sole" di Bret Easton Ellis, in un film che tratta sette storie che raccontano l'intrecciarsi dei destini di personaggi ambigui e sopra le righe, come rockstar, criminali e detective nella Los Angeles del 1983.




Il definitivo ritorno alla ribalta avvenne con la sua performance nel film The Wrestler, pellicola che si aggiudicò il Leone d'oro alla 65a Mostra del Cinema di Venezia anche e soprattutto grazie alla sua interpretazione. Il personaggio di The Ram (interpretato da un Mickey Rourke in stato di grazia) rappresenta l'essenza stessa del fallimento, ma il regista statunitense Darren Aronofsky (in)segue da vicino il wrestler, riprendendolo spesso di spalle in quello che appare un moto di deferenza come se non volesse mostrare il declino dell'eroe. Anche per questo il ritiro della statuetta non avvenne da parte del regista, bensì Wim Wenders, presidente della giuria, chiamò sul palco lo stesso Mickey Rourke.
Grazie a questa interpretazione a gennaio del 2009 si aggiudicò il suo primo Golden Globe e il prestigioso Indipendent Spirit Award. Durante il discorso di ringraziamento per quest'ultimo premio, Rourke chiama in causa i registi e produttori presenti in sala, rimproverandoli di non aver dato al suo amico Eric Roberts, visibilmente commosso, una seconda chance che, al contrario, lui ha ricevuto. Roberts e Rourke avevano lavorato insieme ne Il Papa del Greenwich Village e il primo, dopo altre buone apparizioni al cinema, si era lentamente dileguato nell'inferno dei film di serie B e in guai con la giustizia. Pochi giorni dopo venne ufficializzata anche la sua candidatura al premio Oscar al miglior attore protagonista sempre per il medesimo ruolo di Robin "Randy The Ram Robinson" Ramzinski, statuetta che però andò a Sean Penn per Milk. Il ballottaggio tra i due attori si ripropose anche agli IOMA 2009 con esito, questa volta, inverso.




Quello nuovo è un grande Mickey Rourke che in Killshot (2009) su tutto e su tutti si erge con la sua stazza mastodontica nel ruolo dell'assassino professionista Armand Degas, meglio noto come "The Blackbird - Falco nero", che segue da sempre i suoi metodi e le sue regole. La regia è di John Madden e gli altri cointerpreti sono Diane Lane, Rosario Dawson e Thomas Jane.
Si parla di una sua possibile futura presenza nel mondo del Wrestling, nella WWE. Da segnalare la sua presenza a Wrestlemania XXV tra il pubblico; al termine del combattimento che vedeva impegnate alcune leggende WWE, Mickey Rourke viene sfidato da Chris Jericho, sul ring e dopo pochi secondi Rourke riesce a mettere al tappeto Y2J, festeggiando in seguito col "Nature Boy" Ric Flair. Uno dei wrestler con il quale Rourke ha fraternizzato di più durante il tour con la WWE è stato Ric Flair. Inoltre, dopo l'esperienza come wrestler nel film The Wrestler, Rourke ha iniziato a fare il wrestler in qualche federazione minore in poche occasioni. Una delle cause di questa scelta è stata la recente rottura del braccio.




Nel 2010 è stato impegnato nel film blockbuster di grande successo di pubblico (di critica meno) diretto dall'amico e collega Sylvester Stallone, The Expendables - I mercenari, dove interpreta il ruolo di un mercenario non più in attività. Mickey Rourke partecipa alla fanfara solo per esprimere la sua identità di guerriero risorto e il suo talento da Actor's Studio. Nel cast figurano l'immortalità degli eroi del cinema fra umorismo ruvido e violenza concitata a cominciare dallo stesso Sly, Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Eric Roberts (amico fraterno di Rourke nonchè fratello di Julia), Randy Couture e Steve Austin (ex campioni di Wrestling), Terry Crews (ex campione NFL), Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis e Gary Daniels (ex campione WKBA).




La nuova carriera di Mickey Rourke procede spedita come un treno in corsa. Dopo la sua commovente e splendida prova nel magnifico The Wrestler di Darren Aronofsky (per il quale ha vinto il Golden Globe, ma avrebbe senz'altro meritato anche l'Oscar), l'attore americano è impegnato in tutta una serie di nuovi progetti, che si accavallano uno sull'altro senza soluzione di continuità.
Rientra nel cast nella parte di Jefferson dell'intenso thriller dove predomina il mondo clandestino del gioco "vero" della roulette russa e governato dal potere e dalla violenza di 13 (è il numero dei giocatori che puntano un revolver alla testa degli altri e sparano) di Géla Babluani con Sam Riley, Ray Winstone, Jason Statham e Ben Gazzara. La pellicola, che ha vinto nel 2006 il Gran Premio della Giuria sl Sundance Film Festival e due premi al Festival di Venezia è il remake in chiave hollywoodiana del film di produzione francese 13 Tzameti (2005) scritto e diretto, come opera prima del regista georgiano. 




Fa parte anche in quello di Iron Man 2 diretto da  Jon Favreau e scritto da Justin Theroux con Robert Downey Jr., Don Cheadle, Scarlett Johansson, Gwynett Paltrow, Samuel L. Jackson e Paul Bettany, nel ruolo Ivan Vanko, perfetto tanto quanto lo era Jeff Bridges, un attentatore con un'armatura che funziona come un reattore Arc. Il film è chiaramente il sequel di Iron Man del 2008 ed è basato sul personaggio dei fumetti della Marvel Comics Iron Man, creato da Stan Lee, Jack Kirby, Larry Lieber e Don Heck.
Nel dramma-sentimentale Passion Play (2010) diretto e sceneggiato da Mitch Glazen è Nate Poole, un musicista jazz a tempo perso, e decisamente sfortunato. Acchiappato mentre cerca di scassinare un'auto, è portato nel deserto dove il suo aggressore gli punta una pistola alla testa. Game over? Non proprio. Inciampando in un circo itinerante tra le vaste distese del deserto Sud occidentale, Nate si ritrova attratto dalla bellezza esotica di Lilly (Megan Fox)... Nel cast anche il grande Bill Murray.





E' con tutto il cast al completo nel film-documentario TV "Behind the Scenes" Inferno: The Making of "The Expendables" scritto e diretto da John Herzfeld.
Mickey Rourke da il volto a uno scontro tra Titani nel film tratto da un'idea (promossa da 300 e qui replicata fedelmente) che risulta stupefacente e capace di andare oltre il modello originale per inventiva, gusto grafico e audacia del regista indiano Tarsen Singh Dhandwar Immortals 3D con Rourke nel ruolo di Re Iperione. La pellicola è un duro film d'azione realizzato con lo stile di un quadro del rinascimento, e il regista Tarsem Singh l'ha definita “Caravaggio che incontra Fight Club”. Un bastardo che rimane fedele a sua madre, nonostante il fatto che aspiri ad aderire alla ricerca di un re che lotti contro i demoni dell'antica Grecia, in seguito scopre che è lui il figlio del re ed è destinato a diventare il più grande eroe del suo paese mentre conduce vittorioso la guerra contro i Titani da lungo tempo imprigionati che sperano di usare i demoni per ripristinare il loro potere.
E' ancora un malvagio di nome Maxwell che ha ucciso tutta la cerchia del suo vecchio partner, il corriere Elvis (Jeffrey Dean Morgan) e che verrà poi alla fine ucciso dallo stesso, nel noir The Courier del regista nazareno Hany Abu-Assad.




In coppia con Kim Basinger Mickey Rourke partecipa al thriller di produzione nigeriana Black Gold: Struggle for the Niger Delta (2011) del regista del luogo Jeta Amata. Thriller dal tema politico-sociale riguardante la corruzione dilagamte e la disfunzione politica che affligge Paesi ricchi di petrolio come la Nigeria
Nel 2013 un film cucito su misura per la tipologia di personaggi che sono soliti interpretare, il duo Mickey Rourke e Danny Trejo, cinema trash, con ambientazione western Dead in Tombstone, film direct-to-video diretto da Roel Reine. Il film girato completamente a Bucarest, in Romania a basso costo e viene distribuito negli Stati Uniti in modalità Home video senza peraltro non uscire in Italia.
In Java Heat film del 2013 diretto da Conor Allyn Rourke è Malik uno strano ladro che utilizza atti di terrorismo a rapimenti per acquisire opere d'arte, gioielli e anche persone.
Presta la voce al documentario Generation Iron del 2013 scritto e diretto da Vlad Ydin, con protagonisti svariati culturisti analizzando il moderno bodybuilding tramite le interviste ai culturisti più conosciuti di oggi e del passato.




Nel secondo viaggio noir nella città del peccato Sin City: A Dame to kill For in 3D, tra femme fatale irresistibili e vendette che attendono di essere consumate Mickey Rourke nel ruolo di Marv uomo possente e forzuto che si prodiga a liberare Ava dalle angherie del marito e dall'enorme guardia del corpo. La pellicola del 2014 diretta da Frank Miller e Robert Rodriguez è il sequel/prequel del film Sin City del 2005 è un adattamento cinematografico del graphic novel "Una donna per cui uccidere" e del racconto "Un sabato notte come tanti" di Frank Miller. Qualche cambiamento forzato nel cast rispetto al precedente, Jos Brolin per Clive Owen, Jamie Chung per Devon Aoki.
Con un nutrito cast di attori co-protagonisti Mickey Rourke è accompagnato dall'amico Erik Robert e Michael Madsen, che come Mickey anche loro da un po' di tempo li si vede quasi solo nei b-movie come questo action-movie Skin Traffik del 2015 diretto dal regista britannico Ara Palaya che tratta di un killer, Bradley (Gary Daniels, che traumatizzato da una morte sbagliata si ritira in isolamento fino a che incontra...
Ashby, un killer della CIA in pensione, interpretato da Rourke, che ha solo pochi mesi di vita che vuole espiare i propri peccati prima di morire poichè affetto da un tumore al cervello in un'american comedy-drama scritto e diretto da Tony McNamara.




Rourke è il colonnello Aj Redding, un veterano della prima guerra mondiale al fianco di Dolph Lundgren nell'action war diretto da Ryan Little che racconta di un gruppo di soldati alleati, detti War Pig, durante i sanguinosi anni della seconda guerra mondiale, viene assegnata una missione rischiosa: devono infiltrarsi in un covo nazista per recuperare una potente arma di distruzione di massa.
Blunt Force Trauma è un film d'azione colombiano del 2015 diretto da Ken Sanzel con protagonista Mickey Rourke nei panni del guerriero moderno Zorringer, campione nei duelli con scontri a fuoco clandestini indossando giubbotti antiproiettili in un mondo in cui la violenza è all'ordine del giorno. Distribuito come home video le riprese del film sono state fatte a Bogotà in Colombia.
E' il professore Clarence Peterson che cerca di distruggere una cellula terroristica che ha ucciso il figlio scatenando un virus "robot" a un costo inimmaginabile nello sci-fi Swap del 2016 di Timothy Woodward Jr..




La faccia da schiaffi l’aveva anche quando era considerato un sex symbol. Ma ora, a 64 anni (è nato il 16 settembre 1952), devastato dalla chirurgia plastica e dai pugni presi sul ring, il volto devastato di Mickey Rourke ha un’espressione inquietante più che da adorabile vecchio farabutto. E “devastato” è la parola che meglio lo ha definito per gran parte di una vita passata sulle montagne russe, che dagli allori della fama planetaria lo ha precipitato nella polvere delle sconfitte, per poi rinascere artisticamente a più di 50 anni. Certo, le botte Rourke non le ha mai scansate. Anzi, da ragazzo le cercava nel quartiere afro-americano di Liberty City, a Miami, dov’è cresciuto. Risse e scazzottate che lo portano a 16 anni a varcare le porte della famosa palestra per pugili della Quinta Strada di Miami Beach, dove insegue il sogno di diventare un boxeur professionista. Ma complici un paio di traumi cranici e un’infanzia segnata dall’abbandono del padre, il carattere del giovane Rourke è già ingestibile.




Da anni Mickey Rourke è nell'occhio del ciclone per il suo viso deturpato dagli innumerevoli interventi di chirurgia plastica a cui si è sottoposto. L'indimenticabile protagonista di 9 settimane e 1/2 si è sempre giustificato con i giornalisti affermando che l'unico scopo per il quale sia ricorso ai bisturi nel tempo è stato quello di "ricomporre il suo viso dai segni della boxe". L'attore, come tutti sapranno, ha iniziato la sua carriera come pugile, diventando poi, dalla seconda metà degli anni Ottanta, un vero sex symbol internazionale grazie ad alcuni ruoli da protagonista sul grande schermo e ritornando sul ring negli anni Novanta. Mickey Rourke a 60 anni fugge dai paparazzi – Il suo volto mostra oggi, i segni più che visibili della chirurgia plastica correttiva, fortuna che il suo talento indiscusso abbia fatto in modo che la carriera di attore non si sia mai arrestata. Negli ultimi tredici anni ha girato più di 20 pellicole, ha ricevuto diverse nomination come migliore attore ai Premi Oscar e Golden Globes e ha vinto un Leone D'Oro nel 2009 per la sua interpretazione in The Wrestler, segno che la bravura non ha nulla in comune con l'aspetto fisico. A chiunque gli abbia chiesto spiegazioni in merito alla trasformazione fisica, sotto gli occhi di tutti, ha sempre dato la stessa risposta.
Rourke è irriconoscibile dopo i continui interventi di chirurgia plastica.
Purtroppo ai paparazzi americani si sa, è difficile sfuggire e Mickey è stato immortalato a Beverly Hills pochissimo tempo fa mentre usciva dalla sua auto: i capelli (parrucchino) sono diventati di un colore rosso davvero particolare e nonostante il fisico sia ineccepibile, dell'attore che ha fatto innamorare migliaia di donne negli anni Ottanta non resta che un vago ricordo. "Irriconoscibile", questo è l'aggettivo più adatto per descrivere l'ultimo scatto di un divo che non ha assolutamente perso il suo talento, ma il fascino purtroppo sì.














di frabel










mercoledì 31 maggio 2017

Richard Gere Vintage Glamour










Occhi piccoli e penetranti, aria strafottente, sexy e seducente, Richard Gere è nato a Filadelfia in Pennsylvania nel 1949, secondo di cinque figli da genitori d'origine anglo-irlandesi: il padre, Homer George Gere (1922-1999), era un agente d'assicurazioni per la Nationwide Insurance Company e la madre, Doris Ann Tiffany (1924-2016), era una casalinga. Gere ha tre sorelle e un fratello. Il suo bisnonno paterno aveva in precedenza cambiato l'ortografia del cognome da "Geer" a "Gere" per motivi sconosciuti. I suoi genitori erano entrambi discendenti della Mayflower.
Studente brillante nonchè appassionato boy scout, il giovanotto al liceo pratica numerosi sport e eccelle in ginnastica, facendosi notare anche per le attitudini in ambito musicale. Suona il pianoforte, la chitarra, il basso ed è, inoltre, un abile trombettista: è lui a comporre i brani per gli spettacoli scolastici. Diplomatosi al North Syracuse Central High School nel 1967, il ragazzo ottiene la borsa di studio in ginnastica che gli garantisce l'ingresso all'Amherst University del Massachusetts, dove vorrebbe specializzarsi in filosofia.






Esempio tipico della middle-class americana, animato da forte curiosità e da una volontà di ricerca si iscrive alla facoltà di filosofia dell'Università del Massachusetts, ma dopo poco tempo la abbandona per dedicarsi esclusivamente al teatro. Con il tempo la recitazione diventa un'attività a tempo pieno e Richard ha modo di sbarcare il lunario con piccole compagnie che, per quanto povere e malmesse, gli danno la preziosa opportunità di sperimentarsi al massimo e di imparare utili lezioni.
Dopo aver interpretato piccoli ruoli sui palcoscenici locali, decide di seguire la sua passione per la musica, e si unisce a una comunità di musicisti rock, nel Vermont. Dopo un po' si accorge di aver sbagliato strada, e fa ritorno a New York, intenzionato a diventare attore.






Riesce ad avere un ruolo in un'opera rock che non ottiene, però un grande successo. Al termine delle rappresentazioni, lascia gli States e si reca nella capitale britannica dove recita in teatro il ruolo di Danny nel musical "Grease". Al ritorno negli Stati Uniti, forte dell'esperienza acquisita, riesce a farsi assegnare la stessa parte nello spettacolo che si sta allestendo a Broadway. Quando le repliche finiscono, decide che quello è il momento adatto per passare al cinema, e nel '75 viene scritturato da Milton Katselas per un ruolo nel film Report to the Commissioner - Rapporto al capo della polizia, che non ha, però, un grosso successo, ma gli serve come trampolino di lancio, infatti immediatamente dopo gli viene offerto il ruolo di un soldato in Baby Blue Marine per la regia di John D. Hancock.
E' magistrale nel delineare il ritratto del giovane cinico e violento, che uccide la repressa e insoddisfatta insegnante per sordomuti (la bravissima Diane Keaton, particolarmente elogiata dalla critica per la sua interpretazione), frequentatrice di "single bar", nel drammatico e cupo Looking for Mr. Goodbar - In cerca di Mr. Goodbar, liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Judith Rossner.






Successivamente nel ruolo di un operaio, ricercato per un omicidio, nell'intenso Days of Heaven - I giorni del cielo di Terence Malick con Brooke Adams e Sam Shepard, premio alla regia al Festival di  Cannes 1979, e quello di un ragazzo italo-americano, che preoccupa il padre (Tony Lo Bianco) perchè non vuol fare l'elettricista e non si comporta da duro con le donne, nell'anticonformista Bloodbrothers - Una strada chiamata domani e, infine quello di un sergente americano bello e sfacciato, innamorato di una bella inglesina (Lisa Eichhom), prima del "D-Day" nel bellico Yankees diretto da John Schlesinger (vincitore del premio Oscar nel 1970 per la direzione di Midnight Cowboy - Un uomo da marciapiede).






Tutto questo prima del successo e della popolarità (1980), che arriva a 30 anni, nei panni dell'elegante gigolo accusato di un omicidio non commesso, nel raffinato American Gigolo scritto e diretto da Paul Schrader. Con questo ruolo Gere, diviene il simbolo sexy-erotico di milioni di donne e impone lo "stile Armani" in tutto il mondo, e il suo modo di guardare, muoversi, camminare, viene imitato ovunque. Record d'incassi il film guadagnò complessivamente quasi 30 milioni di dollari contro un budget di soli 5 milioni di dollari. Nel successivo film (1982), il drammatico An Officer and a Gentleman - Ufficiale e gentiluomo diretto da Taylor Hackford, è l'italo-americano Zack Mayo, un giovane allievo che, resistendo alle angherie dell'istruttore (Louis Gossett Jr vincitore del Premio Oscar 1983 come miglior attore non protagonista), diventa ufficiale e conquista il cuore di una giovane operaia (Debra Winger). Il film fu un enorme successo al botteghino, tanto da incassare circa 300 milioni di dollari.






Nel drammatico Breathless - All'ultimo respiro (1983) di Jim McBride, rifacimento de A' bout de souffle, film francese del 1960 di Jean-Luc Godard, considerato il film manifesto della Nouvelle Vague, Gere è un ladro di automobili, omicida che coinvolge nelle sue peripezie, un'inconsapevole studentessa (Valérie Kaprisky). Film che ha ricevuto pareri contrastanti da parte della critica ma che però è stato citato da Quentin Tarantino tra i suoi film preferiti.
Nel thriller The Honorary Consul - Il Console onorario, diretto da John Mackenzie e tratto dal romanzo omonimo di Graham Greene, è un medico in servizio al confine tra Argentina e Paraguay, coinvolto nel rapimento, da parte dei ribelli, del Console onorario inglese (Michael Caine).






Questi ruoli accrescono enormemente la sua popolarità, e lo fanno divenire l'oscuro oggetto del desiderio delle sue tantissime ammiratrici, per la sfrontatezza e la naturalezza con cui si mostra svestito, e per le roventi scene di sesso con le sue partner. Ma l'attore rifiuta il ruolo di ragazzo-oggetto e, in seguito ad una crisi spirituale, che lo rende più maturo e consapevole, abbraccia la religione buddista e comincia a promuovere la causa tibetana, contro l'invasione da parte della Cina del piccolo paese himalayano.
Intanto altri titoli accrescono la sua popolarità, come lo sfavillante e drammatico Cotton club nel 1984, incentrato su un famoso club di New York del 1930, diretto dal grande Francis Ford Coppola, che si basa sull'omonimo libro fotografico di James Haskin, nel quale può soddisfare il suo amore per il jazz e per la musica in generale (Gere suona davvero gli assolo di tromba). Nonostante gli incassi insoddisfacenti il film venne benevolmente accolto dalla critica, che elogiò in particolare lo sceneggiatore-regista.






Come anche il biblico King David nel 1985 diretto dal regista australiano Bruce Beresford, kolossal sulla vita del pastore destinato a diventre Re di Israele dopo aver ucciso il gigante Golia. Film costoso e ambizioso, ma di scarso effetto anche a causa di Richard Gere, poco credibile nei panni del personaggio biblico e definito come "più adatto ai film contemporanei". Il film girato interamente nelle città italiane di Matera, Craco, Campo Imperiale, nella valle di Lanaitto presso Oliena in Sardegna, nel territorio comunale di Orgosolo, Urzei ed anche presso il maestoso castello mediovale di Burgos si rivelò anche un flop al botteghino. Oppure il drammatico film-denuncia Power del 1986 diretto dal famoso Sidney Lumet con la bella e brava Julie Christie e il "maestro" Gene Hackman. Il film fu un flop al botteghino e ricevette pareri contrastanti da parte della critica che però non condannò completamente la sceneggiatura di David Himmelstein.






Il poliziesco No Mercy - Nessuna pietà, diretto da Richard Pearce, con Kim Basinger che con Richard Gere, entrambi all'epoca sex-simbol cinematografici sulla cresta dell'onda, e la loro recitazione impegnata facilitò il successo del film, non meno intrigante ambientazione nelle paludi e i bassifondi della Louisiana. Nonostante questo però, il film ha ricevuto recensioni negative da parte della critica. Infine, il road-movie Miles from Home - Gli irriducibili, film del 1988 diretto dal regista e ottimo attore caratterista Gary Sinise e scritto da Chris Gerlmo con Penelope Ann Miller, John Malkovich e Brian Dennehy. La pellicola ha ricevuto una nomination per il regista al Festival di Cannes del 1988.
Ma sono gli anni 90 a consacrarlo nella storia del cinema con la commedia rosa di Gary Marshall Pretty Woman, con Julia Roberts, rivisitazione moderna del mito di Cenerentola e di Pigmalione, grosso successo ai botteghini con un incasso di ben 455 milioni di dollari. La pellicola è considerata da molti critici come uno dei più grandi successi del proprio genere in particolare grazie in particolare all'interptretazione di Julia Roberts nel ruolo della giovane prostituta che le valse una nomination all'Oscar come miglior attrice e il premio Golden Globe come miglior attrice in un film commedia o musicale.





Il successo e gli applausi continuano anche con il noir Internal Affairs - Affari sporchi, accanto ad un altro sexy-simbol, Andy Garcia, nel quale è un convincente poliziotto corrotto e psicopatico, che colpisce il suo integerrimo collega che indaga su di lui, nel suo punto debole: la moglie (Nancy Travis). Il film fece buoni incassi al botteghino e ricevette anche pareri positivi dalla critica.
In Hachigatsu no kyoshikyoku - Rapsodia in agosto (1991) di Akira Kurosawa Gere è il parente americano di un'anziana giapponese (Kane vetusta hibakusha sopravvissuta alla bomba atomica), alla quale non riesce ad alleviare il dolore per la perdita dei suoi cari nell'esplosione della bomba atomica di Nagasaki. Il film presentato fuori concorso al 44° Festival di Cannes ricevette pareri piuttosto contrastanti da parte della critica.






Nel successivo noir Final Analysis - Analisi finale (1992) diretto da Phil Joanou il protagonista di American Gigolo è un seducente psicanalista di successo che viene sedotto dalla sorella (Kim Basinger) di una sua paziente (Uma Thurman). Il film non fu un grande successo al botteghuino e non riuscì a superare l'elevato budget di 33 milioni di dollari. L'anno seguente è poi un fascinoso depresso (soffre di psicosi maniaco depressiva) nella deludente commedia Mr. Jones diretto da Mike Figgis. Nel cast Lena Olin, Anne Bancroft (sprecata), Detroy Lindo e Bill Pullmann.
Nel melodramma Sommersby diretto da Jon Amiei accanto a Jodie Foster è un reduce della guerra civile che torna a casa completamente trasformato, rispetto a come era prima di partire. Il film è un remake del film francese del 1982 Le retour de Martin Guerre. E' invece un brillante architetto indeciso tra la moglie e l'amante, nel deludente Intersection - Trappola d'amore (1994) di Mark Rydell, tratto dal romanzo di Paul Guimard e remake del francese L'amante di Claude Sautet. Nonostante la presenza di Richard Gere e Sharon Stone il film ha ricevuto recensioni negative da parte della critica ed è risultato un vero flop al botteghino






Indossa, poco convinto i panni dell'eroico Lancillotto nel deludente film d'avventura First Knight - Il primo cavaliere del 1995 diretto da Jerry Zucker che si ispira alle vicende dei Cavalieri della Tavola Rotonda e ai personaggi di re Artù (Sean Connery), Ginevra (Julia Ormond) e Lancillotto (Richard Gere). Film di buon successo commerciale. Torna splendido protagonista, nel ruolo di un avvocato nel thriller Primal Fear - Schegge di paura 1996, diretto da Gregory Hoblit nel quale difende un chierichetto, interpretato dal giovane e bravissimo emergente Edward Norton, accusato dell'omicidio dell'arcivescovo di Chicago. La sceneggiatura stesa per il film è liberamente basata sul romanzo giallo di William Diehl "Primal Fear". L'eccelsa recitazione di Edward Norton in questo film gli valse la candidatura ai premi Oscar 1997 come miglior attore non protagonista e un Golden Globe nella stessa categoria.
Gli ultimi lavori altro non sono che conferme della raggiunta maturità artistica, oltre che personale, lasciando intatta però, la sua carica di fascino e di sensualità, accentuata, se possibile, dai capelli precocemente ingrigiti.






Ne sono esempi, l'avvincente Red Corner- L'angolo rosso-Colpevole fino a prova contraria del 1997 prodotto e diretto da Jon Avnet. Gere è un supermanager che si trova a Pechino per stipulare un importante contratto e una notte viene trovato dalla polizia in una camera d'albergo con una prostituta morta. Grazie all'interessamento di un altissimo ufficiale e una avvocatessa che non può non innamorarsi del sex simbol americano, ne verrà fuori.  il thriller mozzafiato The jackal diretto da Michael Caton-Jones, liberamente tratto dal romanzo "Il giorno dello sciacallo" di Frederick Forsyth. La pellicola , che vede come protagonisti oltre a Gere nella parte di un ex-terrorista dell'IRA, l'unico che possa riconoscere l'infallibile killer professionista e trasformista denominato Jackal (Bruce Willis) ingaggiato dalla mafia russa per uccidere il direttore dell'FBI, o almeno così credono gli agenti Carter Preston (Sidney Poitier), dell'FBI, e Valentina Koslova (Diane Venora), dell'MVD.






Nel 1999 si riforma la coppia di successo planetario di Pretty Woman, Gere-Roberts, nella commedia Runaway Bride - Se scappi ti sposo di Garry Marshall , film a lungo in testa alle classifiche della stagione 99/2000.  Il film è stato un enorme successo al botteghino. La pellicola ha incassato in tutto il mondo un totale di 309.457.509 dollari contro i 463.406.268 di Pretty Woman ma nonostante il grande successo commerciale, il film ha ricevuto pareri contrastanti da parte della critica. In generale la maggior parte ha criticato la coppia dei due attori protagonisti definendoli "meno convincenti" rispetto all'antecedente Pretty Woman.
Il nuovo millennio lo vede protagonista, più che mai sulla cresta dell'onda in coppia a Winona Ryder, del romantico e patinato Autumn in New York diretto dalla bellissima, ex-attrice cinese naturalizzata statunitense, Joan Chene. Il film sulla falsariga di Love Story, racconta del maturo Will Keane, che si innamora, forse per la prima volta, della giovane e sensibile Charlotte, una donna figlia di una sua vecchia fiamma, che scopre di essere gravemente malata di neuroblastoma al cuore. Il film ottenne molte critiche negative e incassò "soltanto" 90,7 milioni di dollari a fronte di un budget di 65.






Richard Gere è ancora protagonista della commedia agro-dolce Il dottor T & le donne diretto dal mostro sacro Robert Altman. I ruoli da protagonista sono ricoperti da Richard Gere nella parte de ginecolo Dr. Sullivan Travis ("Dr. T"), da Helen Hunt, Farrah Fawcett, Laura Dern, Shelley Long, Tara Reid, Kate Hudson e Liv Tyler nei ruoli delle varie "donne" che sono parte della sua vita quotidiana. Il film fu un buon successo al botteghino e ricevette, inoltre recensioni contrastanti da parte della critica. Richard Gere per il film ha ricevuto una nomination al miglior attore in un film commedia o musicale al Satellite Awards del 2001.
Nei suoi ultimi lavori dell'anno 2002 è un giornalista alle prese con eventi paranormali, nell'inquietante The Mothman Prophecies - Voci dall'ombra diretto da Mark Pellington. tratto dall'omonimo romanzo scritto da John Keel nel 1975 e ispirato a fatti accaduti nel 1967 e basati sulla leggenda dell'"uomo falena"; Gere è un marito tradito (si invecchia) dalla seducente Diane Lane (che è stata nominata agli Oscar e al Golden Globe) con l'affascinante libraio (Olivier Martinez) nel melodramma sexy di Adrian Lyne Unfaithful - L'amore infedele, remake di un classico di Claude Chabrol, Stéphane, una moglie infedele riscritto da Alvin Sargent e William Broyles Jr.






E' un cinico avvocato nello sfavillante musical Chicago del regista e coreografo statunitense Rob Marshall; film musicale ambientato nella Chicago degli anni venti, che ha vinto sei Oscar, tra cui quello per il miglior film. Il cast è impreziosito da Renée Zellweger , Catherine Zeta-Jones, John C. Reilly, Queen Latifah, Lucy Liu e Christine Baranski. Il numero di tip-tap di Richard Gere nel finale del film è da antologia. Il film è tratto dal musical "Chicago" di Kander e Ebb, che a loro volta si erano ispirati allo spettacolo teatrale scritto da Maurine Dallas Watkins, "Chicago" basato sulla storia di due killer dell'età del jazz, Beulah Annan e Belva Gaertner. La pellicola di Rob Marshall gli farà vincere un Golden Globe. Diretto da Peter Chelson vedremo ancora Gere, avvocato insodisfatto e annoiato del suo tran tran, ballare in Shall We Dance? (2004) accanto a una dolce Jennifer Lopez in una commedia leggera ed effervescente a passo di danza. Film ispirato alla pellicola giapponese del 1966 Shall We Dance? Vuoi ballare? Nel cast Susan Sarandon e Stanley Tucci.






L'anno successivo gira con Juliette Binoche il film drammatico Bee Season - Parole d'amore di Scott McGehee e David Siegel, una pellicola incentrata sui drammi di una famiglia borghese basato sull'omonimo romanzo di Myla Goldberg. Un anno più tardi, realizza una delle maggiori truffe editoriali in The Hoax - L'imbroglio diretto da Lasse hallstroem. La vicenda si basa sul caso della falsa biografia di Howard Hughes, scritta da Clifford Irving. Il film ha avuto uno scarso successo al botteghino ma non per Richard Gere che ebbe una nomination al Satellite Awards e al London Critics Circle Film Awards come miglior attore.
The Flock - Identikit di un delitto è un film del 2007, primo film in lingua inglese del regista di Infernal Affair Andrew Lau che accompagna l'introverso Gere e la combattuta Danes sul confine tra il bene e il male, tra legalità e violenza, nella squallida desolazione. Rigirato in parte da Niels Mueller, il film ha avuto molti problemi di produzione e distribuzione. Lau abbandonò il film in fase di montaggio, a causa di dissidi con la produzione, il film fu altamente rimaneggiato e distribuito, contro il parere di Richard Gere che non apprezzò la nuova versione considerandola troppo morbosa. Tempo dopo l'attore riuscì a sue spese a rimontare il film riportandolo il più possibile al punto di vista voluta da Lau. Per questi motivi esistono due versioni del film, entrambe uscite in DVD, una per il mercato europeo e l'altra per il mercato americano.






Sempre nello stesso anno è il protagonista del drammatico The Hunting Party, diretto da Richard Shepard. ispirato ad un articolo scritto nel 2000 da Scott Anderson, racconta di tre giornalisti (Richard Gere, Terrence Howard e Jesse Eisenberg) sulle tracce di un criminale di guerra bosniaco chiamato "la volpe". Il personaggio de "la volpe" è ricalcato sul criminale di guerra, latitante per molti anni, e arrestato nel 2008, Radovan Karadzic. Il film è stato presentato alla 64a Mostra del Cinema di Venezia.
Nel film biografio sulla vita di Bob Dylan I'm Not There sceneggiato e diretto da Todd Haynes e Oren Moverman Richard Gere è Billy the Kid; il film racconta le vicende di sei personaggi, ognuno dei quali rappresenta un aspetto diverso della vita e della musica di Bob Dylan: il Poeta-Arthur Rimbaud (Ben Whishaw), il Profeta-Jack Rollins (Christian Bale), il fuorilegge Billy McCarty (Richard Gere), il falso Woody Guthrie (Marcus Carl Franklin), la martire del rock and roll Jude Quinn (Cate Blanchett) e la stella elettrica Robbie Clark (Heath Ledger). Il film è stato presentato alla 64a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia dove ha vinto numerosi premi.






Nel 2008, Gere entra Come un uragano, titolo originale Nights in Romanthe, nella monotona quotidianità della neo separata Diane Lane. Il film drammatico diretto da George C. Wolfe è un adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Nicholas Sparks. La pellicola, uscita nelle sale cinematografiche italiane nel dicembre 2008, segna la terza collaborazione tra Richard Gere e Diane Lane, dopo The Cotton Club e Unfaithful-L'amore infedele. Il film ha avuto un buon incasso totalizzando globalmente ben 84.400.000 dollari.
Successivamente, diventa l'inseparabile padrone di un cucciolo di razza Akita, nel melodramma canino Hachi: A Dog's Tale - Hachiko-Il tuo migliore amico, diretto dal regista svedese  Lasse Hallstroem. Film melassoso e commovente basato sulla storia del cane giapponese Hachiko e sul film nipponico del 1987 Hachiko Monogatari. Nel cast è presente la bravissima Joan Allen.
E', inoltre, il consorte dell'aviatrice Amelia Earhart (Hilary Swank premio Hollywood Film Festival come migliore attrice) nel drammatico biopic Amelia diretto dalla regista indiana, che vive e lavora  a New York, Mira Nair. Il cast comprende anche Ewan McGregor, Virginia Madsen, Mia Wasikowska e Christopher Eccleston.






Richard Gere, come il vino... più invecchia e "più migliora". E' un poliziotto disilluso in attesa della pensione in Brooklyn's Finest (2009) di Antoine Fuqua, già diretto in King Arthur. Eddie (Richard Gere) con Tango (Don Cheadle) poliziotto infiltrato e restio a fare arrestare una banda di spacciatori e il giovane Sal (Ethan Hawke) che decide di dare l'assalto ad una fabbrica di crack per sistemare la famiglia, nel giro di pochi giorni, nella stessa notte, i tre poliziotti incontrano il loro destino a pochi decine di metri l'uno dall'altro.
Il film che riunisce il regista e la stella di Pretty Womane Se scappi ti sposo, nella commedia romantica State of the Union (2010), che si basa sul pezzo che ha vinto il premio Pulitzer di Howard Lindsay e Russell Crouse. Il film è un remake di State of the Union, un film del 1948 diretto da Frank Capra.






Nel 2012 affianca Topher Grace e Martin Sheen nel thriller The Double, diretto dal regista e sceneggiatore Michael Brandt. Il film è una spy story con Paul Shepherdson (Gere), un agente in pensione che viene richiamato in servizio in seguito all'uccisione di un senatore che aveva rapporti con la russia, plot che però scopre troppo presto le sue carte. C'è un elemento che trasforma il film in una spece di sensore, una Hollywood che torna a guardare all'Est come a un non solo potenziale nemico e Richard Gere, che già nel 1997 con L'angolo rosso-Colpevole fino a prova contraria, rispondendo ancora una volta all'appello, aveva segnalato la non democraticità della nuova Cina.






Inoltre lo stesso anno è protagonista del film indipendente di Nicholas Jarecki Arbitrage - La frode. La pellicola è un buon thriller finanziario e noir classico che come da un po' accade al cinema svela le ombre del capitalismo e dei valori di questi anni. Ottimo il cast con, oltre a Richard Gere, Susan Sarandon, Tim Roth e Britt Marling. L'anno successivo Gere, in un cast stellare, partecipa a un film corale diretto da vari registi Movie 43 - Comic Movie composto da 16 cortometraggi che suddividono il film a episodi. Questa commedia si regge su un'idea centrale, realizzare una pellicola composta da una serie di divertenti sketch sul modello degli anni '70. Il numeroso cast è composto da noti attori di Hollywood tra cui Halle Berry, Gerard Butler, Dennis Quaid, Julianne Moore,  Richard Gere, Hugh Jackman, Liev Schreiber, Uma Thurman, Emma Stone, Naomi Watts, Kate Winslet e molti altri. Richard Gere partecipa all'episodio IBabe diretto da Steven Brill. E' considerato da vari critici uno dei film più brutti di sempre.






Dal 2012 è cresciuto il suo interesse per il cinema indipendente, aderendo a diversi progetti, come nel ruolo di un senzatetto di New York ne Time Out of Mind - Gli invisibili del 2014, un ruolo quello di Gere primario che aiuta il regista Oren Moverman a concludere, con questo film, la sua trilogia dedicata alla critica sociale dell'America post 11 settembre. Richard Gere è un vagabondo in giro per le strade di New york, che tenta di ripristinare il rapporto con la figlia che è stato marginale per anni. Il film è stato presentato al Toronto International Film di e al Festival dei Giffoni per essere distribuito due anni dopo in modo limitato da Lucky Red.
Nel 2015 è co-protagonista del film The Second Best Exotic Marigold Hotel - Ritorno al Marigold Hotel ambientato in India e narra la storia di Sonny e del suo sogno imprenditoriale di espandere il suo albergo. Il film diretto dal cineasta britannico John Madden è il sequel di Marigold Hotel .






Inoltre è protagonista di un'altro film indipendente The Benefactor - Franny scritto e diretto da Andrew Renzi dove interpreta la parte di un seduttore filantropo che si immischia nella vita di una coppia appena sposata (Theo James e Dakota Fanning), nel tentativo di rivivere il suo passato. In seguito Gere nella parte di Norman, un umile operatore che conosce e solidarizza con Eshel (Lior Ashkenazi), un giovane politico, in un momento buio della sua vita nel film del 2016 Norman: The Moderate Rise and Tragic Fall of a New York Fixer (precedentemente noto con il titolo Oppenheimer Strategies) è un film scritto e diretto dal regista israeliano Joseph Cedar. Nel cast anche steve Buscemi. Il film è stato presentato al Telluride Film Festival  e al Toronto International Film Festival.
L'anno successivo veste i panni di un famoso politico in carriera  e già in campagna elettorale che si ritroverà a gestire una questione delicata (un crimine di adolescenti) durante una cena con il fratello e le rispettive mogli, che potrebbe cambiare il futuro dei ragazzi, ma anche quello suo in The Dinner, nuovamente con il regista Oren Moverman, con cui Gere aveva già lavorato nel film Gli Invisibili.
The Dinner è un dramma diretto e adattato cinematograficamente del romanzo "Het Diner" di Heramn Koch, pubblicato nel 2009. La pellicola è stata presentata al Festival Internazionale del cinema di Berlino con una candidatura per l'orso d'oro.






Sempre più forte diventa anche il suo impegno umanitario con l’istituzione di una fondazione che porta il suo nome e che segue progetti in campo sanitario, educativo e di sostegno per gli esuli. Incappa anche in qualche gaffe clamorosa come quando in India scatenò le proteste e rischiò una condanna in carcere per aver baciato l’attrice Shilpa Shetty durante una manifestazione di sensibilizzazione contro la diffusione dell’AIDS.
Cresciuto con un'educazione metodista, il divo si converte al buddismo in seguito ad un viaggio in Nepal nel 1973. Intraprende così un lungo cammino spirituale per tutta l'Asia, incontrando persino Sua Santità il Dalai Lama, suo amico personale. Usando la sua celebrità per promuovere la causa in Tibet e chiedere l'indipendenza e maggior libertà per il popolo tibetano, istituisce"La Casa Tibetana" a New York e la "Fondazione Gere". Come se non bastasse, è in prima fila nella lotta per i diritti civili, sostiene le principali campagne ecologiste e la lotta contro l'Aids, fino alla recente presa di posizione contro le Olimpiadi di Pechino.






Tra le sue prede di giovane playboy compaiono l'ex presidente della Columbia Pictures, Dawn Steel, l'attrice Penelope Milford, la pittrice Sylvia Martins-Niarchos, la fashion designer Diane von Furstenberg, nonchè le modelle Tina Chow, Laura Bailey ed Elizabeth Nottoli.
Gere si è sposato due volte: la prima nel 1991 con la modella Cindy Crawford, dalla quale ha divorziato nel 1995; la seconda nel 2002 con l'attrice Carey Lowell, da cui ha avuto un figlio, Homer James Jigme. Attualmente è fidanzato con Alejandra Silva.
Nel 1978 viaggia con la pittrice brasiliana Sylvia Martins in Nepal, dove incontra molti monaci tibetani e seguaci del Dalai Lama. Gere incontra proprio il 14º Dalai Lama in India, dove diventa un tibetano buddista praticante nonché un attivo sostenitore della figura politica del Dalai Lama stesso. Inoltre Gere visita regolarmente Dharamsala, la sede del governo tibetano in esilio.






Gere, educato a frequentare la chiesa metodista, si avvicina al buddismo quando era poco più che ventenne. Dopo aver studiato Buddismo Zen con Kyozan Joshu Sasaki per cinque o sei anni.
Richard è anche un sostenitore dei diritti umani in Tibet; è infatti un cofondatore della Tibet House, il creatore della Fondazione Gere ed il presidente del Consiglio di Amministrazione per l'International Campaign for Tibet. Poiché sostiene fermamente il Movimento per l'indipendenza del Tibet, gli è stato vietato definitivamente l'ingresso nella Repubblica popolare cinese. All'attore è stato inoltre proibito [da chi?] di essere il presentatore degli Academy Award poiché, nel 1993, denunciò pubblicamente in veste di presentatore il governo cinese. Nel settembre del 2007, Gere ha chiesto il boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino del 2008 per mettere pressione alla Cina nel riconoscere al Tibet l'indipendenza.






Gere sostiene attivamente da molti anni Survival International, l'organizzazione che difende i diritti umani dei popoli indigeni di tutto il mondo. Ha contribuito inoltre alla scrittura del libro "We Are One: A Celebration of Tribal Peoples", uscito nell'ottobre del 2009. Richard Gere combatte anche la perdita di terreno degli Jummas e richiama l'attenzione del mondo sul crimine contro la loro cultura di pace e sul rapporto con la natura. I guadagni della vendita di questo libro vanno tutti all'organizzazione per i diritti indigeni, Survival International.
Gere è anche in prima linea per cause civili come la lotta all'AIDS. Attualmente fa parte del Consiglio di Amministrazione del Healing the Divide, un'organizzazione che sostiene le iniziative globali per promuovere la pace, la giustizia e la comprensione. Ha contribuito a stabilire l'AIDS Care Home, una struttura residenziale in India per donne e bambini affetti da AIDS. Nel 1999 inoltre, ha creato la Gere Foundation India Trust per supportare una varietà di programmi umanitari in India.






Il 15 aprile del 2007, Gere apparve in un raduno per l'AIDS a Jaipur, in India. Nel corso di una conferenza stampa per promuovere l'uso del preservativo tra i camionisti, ha abbracciato in diretta televisiva la superstar di Bollywood Shilpa Shetty, baciandola più volte sulla guancia. Come conseguenza di quel gesto, un tribunale locale ordinò l'arresto di Gere e Shetty, poiché violavano la legge sulla "pubblica oscenità". Gere, fuggito in fretta dal paese, disse che la polemica si fosse creata a causa di un piccolo partito politico che adottava una linea severa. Nonostante l'accaduto però, Gere è stato ritenuto libero di entrare nel paese.
Il 12 giugno 2016 è protagonista al Taormina Film Fest della serata inaugurale Gli Invisibili dedicata alle Persone Senza Dimora. Nel corso della serata viene lanciata la campagna (della fio.PSD) "#HomelessZero" della quale Richard Gere è testimonial con il video "#HomelessZero"
Nel 1995 è stato Presidente della Giuria al 19° Festival cinematografico di Mosca.
Il 17 maggio 2012, il presidente albanese Bamir Topi, assegnò a Richard Gere la "Medaglia della Gratitudine". il 16 febbraio dello stesso anno, Richard Gere venne fotografato e appeso nella George Eastman House, il museo fotografico più antico del mondo per il suo grande contributo all'arte del cinema.






Nel 2010, a proposito della guerra in Iraq, Gere dichiarò il suo disappunto in una conferenza stampa tenutasi alla fine del 34° Festival cinematografico di Cairo dicendo: "Sono molto dispiaciuto per quello che gli Stati Uniti hanno fatto in Iraq. Questa guerra è stata una tragedia per tutti. Spero che il popolo iracheno possa ricostruire il proprio paese".
Durante uno dei suoi viaggi di ricerca spirituale buddista, nel Tibet, ha realizzato un libro di fotografie, "Pilgrim" in cui si denunciano le torture subite dai monaci per mano degli occupanti cinesi. Nel 1993, nel corso della serata per la consegna degli Oscar, approfittando di una platea di un miliardo di telespettatori, ha lanciato una campagna in favore del Tibet, risultato: non è stato più invitato alla cerimonia.






La rivista "People" lo ha eletto, nel 1999, uomo più sexy del mondo, e nel 1991 lo aveva inserito nella lista delle 50 persone più belle del mondo. Non altrettanto generosi sono stati i critici di Hollywood, anche se nel 2003, l'attore ha vinto un Golden Globe della stampa estera di Los Angeles per il film Chicago, come miglior attore di commedia-musical.
I ruoli da lui sostenuti in American gigolo e Ufficiale gentiluomo erano stati offerti a John Travolta, che per sua fortuna, sono stati ambedue rifiutati perchè ritenuti moralmente discutibili.
Ultrasessantenne, con una invidiabile carriera alle spalle, il fascino e la sensualità di Gere non sembrano esaurirsi così come la sua capacità di regalare emozioni agli spettatori.
Molto amante della musica, Gere è un ottimo pianista e compositore.











di frabel