sabato 9 ottobre 2010

Ho visto cose che voi umani



Ho visto cose che voi umani... è un modo di dire derivato da una battuta di Blade Runner, film di fantascienza del 1982 diretto da Ridley Scott e ispirato al romanzo Il cacciatore di androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?) di Philip K. Dick.
Nel film è l'incipit del celebre monologo di Rutger Hauer, nei panni del replicante Roy Batty, il quale prima di morire afferma:

http://www.youtube.com/watch?v=9UVhl8t3Tu8
« I've seen things you people wouldn't believe.Attack ships on fire off the shoulder of Orion.
I watched c-beams glitter in the dark near the Tannhäuser Gate.
All those ... moments will be lost in time,
like tears ... in rain.
Time to die. »

« Io ne ho... viste cose che voi umani non potreste immaginarvi...
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione...
E ho visto i raggi B... balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser....

E tutti quei... momenti andranno... perduti nel tempo...
Come... lacrime... nella pioggia...
È tempo... di morire.... »
Si dice che in origine il breve monologo non fosse previsto dalla sceneggiatura: sarebbe stato Rutger Hauer a improvvisare la battuta. In realtà l'attore modificò il testo scritto dallo sceneggiatore David Webb People, aggiungendo la frase sulle "lacrime nella pioggia".
Il monologo fa riferimento al passato al replicante, durante la sua militanza nei corpi militari speciali extramondo. Tuttavia le sue parole risultano oscure, poiché il film non fornisce alcun elemento per capire cosa possano essere i "bastioni di Orione", i "raggi B" o le "porte di Tannhäuser", pertanto si possono solo azzardare delle ipotesi su quale sia la loro natura. L'incapacità dello spettatore di visualizzare correttamente le scene descritte dal replicante (il quale suppone che nemmeno la fantasia degli uomini sarebbe sufficiente) sottolinea come anche i ricordi di un replicante, per quanto pochi, abbiano lo stesso valore di quelli di un essere umano.


La frase, subito entrata nella storia del cinema, ha modificato i criteri che venivano usati in fantascienza (sia cinematografica che letteraria) per distinguere fra umani e androidi, spostando la distinzione dal semplice piano fisico a quello cognitivo.
Nel linguaggio comune, la frase è stata oggetto di innumerevoli citazioni e parodie. Viene usata principalmente come iperbole, col significato di "ho visto cose a cui è difficile credere", il più delle volte riferito ad episodi che vanno oltre i limiti del buon senso o del buon gusto (ad esempio per un monologo satirico e/o comico)
La frase viene spesso citata in una forma sbagliata, alterandola in "Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare". Sebbene non ne venga modificato il senso, è comunque un esempio di falsa memoria collettiva, paragonabile alla celeberrima frase "Suonala ancora, Sam" che durante il film Casablanca non viene mai recitata in quel modo (e soprattutto non viene citata da Humphrey Bogard).

L'espressione non è comunque riportata nel romanzo.
Doppiato in italiano da Sandro Iovino.


da Wikipedia

Nessun commento:

Posta un commento