martedì 24 agosto 2010

Cult movie - Il corvo

Il corvo è un film del 1994 diretto da Alex Proyas, tratto dall'omonimo fumetto di James O'Barr. Il film segna l'ultima e più famosa interpretazione cinematografica di Brandon Lee, morto accidentalmente a causa di un colpo di pistola mentre stava effettuando le riprese del film.
Proyas continuò il film con trucchi digitali aumentando il budget di 7 milioni di dollari a 15, ma alla fine il film si rivelò un grande successo, incassando in tutto il mondo la somma complessiva di circa 170 milioni, oltre a rendere Brandon Lee un vero e proprio culto per numerosi ragazzi. A questo film la stessa casa di produzione ha dato vita ad altri tre film: Il corvo - City of Angel (unico film a collegarsi al primo), Il corvo 3 - Salvation e Il corvo - Preghiera maledetta, che però non hanno mai raggiunto il successo del primo capitolo.
La trama.
Eric Draven e Shelly Webster sono due giovani innamorati in procinto di sposarsi. Ma la notte prima delle nozze, la terribile Devil's Night (la Notte Del Diavolo), così chiamata a causa della puntuale esplosione di violenze in città, quattro balordi chiamati T-Bird, Skank, Funboy e Tin Tin irrompono nel loro appartamento e a turno violentano Shelly dopo averla picchiata. Nel frattempo rientra in casa Eric che viene accoltellato e lanciato dalla finestra, dopo che due dei quattro gli sparano una pallottola nel petto. Shelly morirà, dopo 30 ore di sofferenze, in ospedale.
Un'antica credenza dice che quando qualcuno muore, un corvo porta la sua anima nella terra dei morti. Ma quando la morte è particolarmente triste o dolorosa, il corvo fa resuscitare l'anima per poter regolare i conti. Un anno dopo la sua morte, un corvo si posa sulla tomba di Eric ed il giovane resuscita. Grazie al corvo l'antica leggenda diventa realtà ed Eric può preparare la vendetta contro coloro che hanno portato tanto dolore nella sua vita da farlo tornare dal regno dei morti. Reso invulnerabile dalla sua nuova natura ultraterrena, Eric si aggira silenzioso e rapido nei vicoli della città.


Il corvo è il tramite tra il regno dei vivi e quello dei morti, i suoi occhi sono gli occhi di Eric, che in questo modo può avere una veduta aerea dal punto in cui il corvo si trova. Ritroverà, in questo modo, Sarah, la giovanissima amica che sente molto la loro mancanza, e sarà aiutato da un coscienzioso agente di polizia, Albrecht, che era rimasto al fianco di Shelly in quelle 30 ore di sofferenza e che gli mostrerà la sua interminabile, straziante agonia. Così il giovane scova uno ad uno i quattro balordi di cui si vendicherà.
Tornato nella sua abitazione, Eric vive gli istanti della sua morte e della violenza a Shelly; quindi si trucca come Pierrot, si veste di nero ed inizia a vendicarsi uccidendo il primo teppista, Tin Tin. Poi si reca da Gideon, titolare di un banco dei pegni, per recuperare l'anello di fidanzamento. Eric commissiona a Gideon di mettere all'erta i suoi aguzzini e, dopo una provocazione del negoziante, fa esplodere la sua attività e se ne va per continuare la sua vendetta.







































Eric, che frattanto ha liberato Darla (la madre di Sarah) dalla prostituzione e dalla schiavitù della droga, elimina Funboy, il secondo carnefice. La stessa sorte toccherà a T-Bird, il capo dei balordi, eliminato davanti agli occhi Skank, ultimo obiettivo del protagonista. Skank viene sorvegliato dagli uomini di Top Dollar, poiché potesse fornire informazioni importanti sul conto di Eric. Draven giunge nel covo dell'organizzazione, chiedendo a Top Dollar di lasciargli solamente Skank per concludere la sua vendetta ma, davanti al suo rifiuto, lo provoca e il boss ordina ai suoi uomini di freddarlo.
A questo punto, Eric stermina tutti i criminali del boss, il quale riesce a scappare con Myca, amante nonché sorella carnale, e Grange, suo fidato subalterno. Compiuto il massacro, Eric acciuffa Skank e, dopo un breve scambio di battute, lo uccide; la sua vendetta sembra terminata e Draven può ricongiungersi con la sua amata Shelly. Recandosi al cimitero, incontra Sarah dandole il suo estremo saluto ma la ragazzina, tornando a casa, viene rapita da Grange per ordine di Top Dollar, costringendo Eric a ritardare il suo ritorno nell'aldilà. Lo scontro con Top Dollar è molto difficile, perché Myca scopre che la forza di Eric risiede nel corvo.
Infatti, ferito il corvo, il protagonista perde la sua invulnerabilità ma, con l'aiuto di Albrecht, fa si che i tre vengano sgominati e Eric alla fine riuscirà a eliminare anche il capo della banda. Prima di rientrare nel regno dei morti, Eric fa provare al boss tutta l'agonia che Shelly aveva provato nelle 30 ore trascorse in ospedale prima di morire. Completata la sua opera, Draven torna a ricongiungersi alla sua amata, per sempre. Il film inizia e finisce con i pensieri personali di Sarah sulla vita, sulla morte e sull'amore.


L'attore protagonista morì il 31 marzo 1993 a Wilmington (Carolina del Nord), quando mancavano tre giorni alla fine delle riprese del film, ucciso da una pistola che doveva essere caricata a salve. Lee aveva completato quasi tutte le battute e lo staff decise di lasciare alla fine le scene dei flashback di Eric e Shelly, in modo che l'attore completasse il film senza il make up.
La tragedia nacque per una disattenzione dello staff, che non controllò la pistola che lo uccise. Per motivi di tempo, non avendo colpi a salve, alcuni membri della troupe comprarono proiettili veri e ne rimossero la polvere da sparo all'interno, ricongiungendo il proiettile alla capsula a percussione. La pistola venne usata in precedenti riprese ma all'interno della canna rimase bloccato un proiettile per via di una carica debole. Il difetto passò inosservato e l'arma venne poi ricaricata con proiettili a salve per poi essere usata per girare la scena fatale. Per via della breve distanza e della canna ostruita, una carica a salve fu sufficientemente forte da far partire il proiettile bloccato che colpì Brandon all'addome.
La scena fatale è quella in cui all'appena resuscitato Eric, tornato nella sua abitazione e turbato dai ricordi di quella tragedia, ritornano alla mente le dinamiche della sua morte. In quel momento l'arma che lo uccise era in mano a Michael Massee (Funboy) il quale, inconsapevole del suo malfunzionamento, lo colpì ferendolo gravemente. Dopo l'incidente, Brandon fu ricoverato urgentemente al "New Hanover Regional Medical Center" di Wilmington, dove morì dopo una vana operazione di circa 12 ore.
Con la morte di Lee, concludere il film fu più arduo del previsto, non solo perché alcune parti del deceduto attore dovevano essere completate ma anche perché alcuni interpreti non parteciparono alla sua ultimazione. Sofia Shinas (Shelly), che assistette al dramma, si rifiutò di proseguire e tornò nella sua abitazione a Los Angeles. Anche Ernie Hudson (Albrecht) abbandonò per motivi familiari, a causa della morte di suo cognato. A due mesi dal decesso dell'attore la troupe, anche per volere della fidanzata di Brandon, Eliza Hutton, decise di completare il film e i restanti attori continuarono a parteciparvi, compreso Michael Massee, che però cadrà in depressione, per un certo periodo, a causa della tragedia.


Dopo il terribile incidente, la produzione cinematografica statunitense, stabilì che nelle sparatorie, le armi non venissero più puntate direttamente verso gli individui, ma con un'angolazione di 30°.
Grazie all'aggiunta di tagli di altre scene e dei montaggi digitali, Il corvo poté essere ultimato, con l'aggiunta di un costo di 8 milioni di dollari, in totale 15 milioni di dollari vennero spesi per creare il film. Inoltre, in molte parti della pellicola, il ruolo di "Eric Draven" venne affidato a Chad Stahelski e Jeff Cadiente, stuntman e grandi amici di Brandon. La scena della morte di Brandon non fu inserita (si dice sia stata distrutta o sequestrata dalla polizia) e quella presente nel film è stata rifatta da una controfigura. Alla sua uscita, Il corvo fu un enorme successo di pubblico e critica, incassando circa $50,693,129 negli Stati Uniti e $94,000,000 al livello mondiale incluso $11,774,332 nel suo fine-settimana di apertura. Totalmente arrivato ad incassare 170 milioni di dollari. Il film è stato posizionato al ventiquattresimo posto nella classifica dei più visti negli Stati Uniti, nel 1994.

Nel 1995 il film si aggiudica il MTV Movie Award per la miglior colonna sonora e il premio per "il miglior attore" a Brandon Lee. Inoltre tale successo, conferma anche le nominations per il Saturn Award per miglior film e Brandon Lee per il miglior attore, ma anche varie per il genere horror-drammatico.
La pellicola è stata completata grazie alle controfigure e un parziale riutilizzo del "girato" unito a tecniche di computer grafica. Le scene realizzate dopo l'incidente accaduto a Lee sono le seguenti:
Eric torna per la prima volta nel suo appartamento. Una sequenza in cui Brandon Lee avanza in un vicolo, durante la pioggia, è stata rielaborata per mostrarlo invece mentre entra dalla porta; sono state aggiunte gocce d'acqua provenienti dall'alto (imputabili ad una tubatura perforata) per giustificare il fatto che l'attore fosse bagnato. Tutta la restante scena in cui Eric viene disturbato dal ricordo del suo assassinio e dello stupro di Shelly (compresa la scena in cui Massee uccise Lee nella realtà) è stata interamente rifatta da uno dei suoi stuntman.
La scena del trucco. L'attore è una controfigura e il volto di Brandon, visibile riflesso nello specchio rotto, è stato aggiunto in seguito, adeguatamente alterato.
Le due parti quando Draven suona la chitarra sul tetto della sua abitazione.
La scena dove il protagonista prepara la condanna a morte di T-Bird (David Patrick Kelly), riempiendo la sua auto di esplosivi. Draven, interpretato da una controfigura, non parla e non viene mostrato in volto e i brevi istanti in cui si nota il suo viso in primo piano fanno parte di una scena tagliata quando Brandon era ancora vivo.
Quando Sarah (Rochelle Davis) visita l'appartamento, il viso di Eric non viene mai inquadrato perché si tratta di una controfigura.
Dopo aver ucciso Skank (Angel David), Eric scappa sui tetti per sfuggire dalla polizia e viene aiutato dal poliziotto Albrecht (Ernie Hudson). Il tutto venne girato da uno stuntman.


La scena in cui Eric viene scagliato dalla finestra non è stata filmata (come erroneamente si crede) con l'aiuto della controfigura. Un video tratto dal DVD in versione Collectors Edition (ma presente anche sul noto sito YouTube), nel quale son presenti vari spezzoni del dietro le quinte del film, mostra un set nel quale Lee è attaccato ad un elastico, con le gambe e le braccia protese verso il basso, e la scena viene girata da una telecamera piazzata sotto di lui. Lee si sposta con l'elastico dal basso verso l'alto ma la scena verrà poi modificata col computer in modo da sembrare una caduta.
Rispetto al fumetto, l'adattamento cinematografico ha subito alcune modifiche: ad esempio, nel fumetto Eric è invulnerabile; invece nel finale del film egli perde i poteri. Secondo il copione questo accade perché a quel punto la sua vendetta è ormai compiuta, e ciò gli viene rivelato da uno spirito guida, chiamato Skull Cowboy (interpretato da Michael Berryman), che lo avverte sul sagrato della chiesa dove avverrà lo scontro finale con Top Dollar (Michael Wincott). Eric, tuttavia, decide di non abbandonare Sarah e rifiuta il consiglio di Skull Cowboy che sparisce dopo un abbagliante luce. La scena si conclude con Eric che si appresta ad entrare in chiesa. In fase di montaggio, però, le scene con questo inquietante personaggio furono eliminate e la produzione decise di dare maggior risalto alla simbiosi tra l'uomo ed il corvo, evidenziando la nuova vulnerabilità di Eric nel momento in cui l'uccello viene ferito.


La scena in cui Eric risorge doveva essere più lunga e avrebbe visto la presenza di Skull Cowboy (già accennato sopra): Eric, dopo essere caduto a terra, si rialza e vede nell'ombra una figura nera, con un mantello e un cappello. La scena finisce quando Skull Cowboy lascia volare il corvo che viene seguito da Eric. In questa sequenza si può ben intuire come Skull Cowboy abbia la precedenza sulla figura del corvo.
La scena della morte di Funboy doveva essere più lunga: dopo il combattimento, Eric lo trascina fuori dalla doccia gli incide un corvo sul petto con una siringa.
La scena in casa di Albrecht doveva essere più breve; la parte finale, in cui Eric ricorda Shelly con affetto ("... ma credimi, niente è insignificante.") non era presente nel copione ed è stata improvvisata dai due attori.
La versione italiana del DVD è stata inspiegabilmente realizzata in 4:3, e nonostante siano successivamente uscite diverse edizioni (cofanetti, collector edition) non è mai stata pubblicata una versione in 16:9.
Inizialmente Brandon Lee voleva che il film fossegirato in bianco e nero per rifarsi all'omonimo fumetto e usare il colore solamente nelle scene di Flashback, ma i produttori non furono d'accordo.
Su eMule è stata trovata una scena tagliata del film. Inizia quando T-bird e gli altri scappano con l'auto dopo aver piazzato una bomba alla sala giochi, e Eric ha preso gli stivali dal secchio dell'immondizia. Eric si avvicina al muro della salagiochi prima che esploda e c'è il manifesto degli Hangman Joke (il suo gruppo): lo tocca ed ha il suo primo flashback, dove si rivede mentre suona in un locale con il suo gruppo. Il locale esplode e lui cade a terra, con la faccia sporca di nero.
Il capo della banda T-Bird, durante l'aggressione, dileggia un brano che legge su un libro di Shelly, e lo ricorda nel momento in cui riconosce Eric nel corvo che sta per ucciderlo: il brano è tratto dal quarto libro di Paradiso Perduto di John Milton.
Quando Eric entra nel Gideon's Pawnshop, cita alcuni versi da Il corvo e altre poesie di Edgar Allan Poe: "[...]suddenly there came a tapping,/As of some one gently rapping, rapping at my chamber door.[...]" (nella versione italiana all'improvviso sentii un rumore, come se qualcuno stesse bussando gentilmente alla porta del mio negozio). Questa citazione è resa in modo particolarmente evidente nella versione del film in lingua originale, grazie anche alle parole che Eric pronuncia poco dopo la citazione, riprendendola.
"Non può piovere per sempre" è sicuramente la frase simbolo de "Il corvo". La citazione più importante e più famosa è presente tra l'altro nel testo di una canzone di Eric Draven. Durante una scena del film la piccola Sarah riconosce Eric proprio da questa frase nonostante il trucco e i tentativi di quest'ultimo di nascondersi.
Il casting per il film rivela molte curiosità interessanti, sia per quanto riguarda i protagonisti che per piccole apparizioni. La regia del film fu proposta inizialmente a Dario Argento, che però rifiutò[5]. Cameron Diaz rifiutò il ruolo di Shelly perché non le piaceva la sceneggiatura. Per la parte di Eric inizialmente doveva essere destinata a River Phoenix e poi a Christian Slater, entrambi declinarono. Eric Mabius, che fu il protagonista de Il corvo 3 - Salvation, fece l'audizione per il ruolo di Funboy.
Sebbene un animale non possa essere considerato un attore, c'è da aggiungere che uno dei corvi usati nel film, di nome Magic, è stato poi usato anche in tutti e tre i seguiti.

Nel film fanno due camei l'attore David J. Schow (uno dei primi uomini ad essere uccisi nello scontro a fuoco durante la riunione delle gang: lo vediamo cadere e poi sparire sotto il tavolo) e James O'Barr (l'uomo che ruba una TV dopo che il negozio di Gideon salta in aria ed è in fiamme).
Per interpretare Eric, Brandon perse 7 kg.
Nel film, Eric è il cantante e chitarrista della band degli Hangman's Joke. Un gruppo gothic metal con questo nome esiste davvero e si è formato nel 1995, in Svizzera.
Il cognome di Eric nel film è Draven, che in inglese foneticamente suona come "The Raven". La frase "the raven" tradotta significa "il corvino" o "il corvo".
La colonna sonora del film vanta partecipazioni di famosi artisti, sia in interpretazioni originali sia in cover di altre band. La particolare atmosfera del film è stata ben sottolineata da brani punk e gothic e l'album ha avuto un buon riscontro di vendite. Si noti che il brano d'apertura, Burn dei Cure, può essere considerato una chiusura del cerchio perché, come riferito dallo stesso James O'Barr, il gruppo inglese con la sua musica lo ispirò nella creazione della storia. Non è invece presente alcun brano dei Bauhaus il cui cantante Peter Murphy fu la base per O'Barr nell'ideare le fattezze di Eric.
Il film ha avuto diversi sequel, diretti da vari registi: Il corvo (1994),  Il corvo - City Of Angels (1996),  Il corvo - Salvation (2000),  Il corvo - Preghiera maledetta (2005).
Esiste anche una serie tv americana nata nel 1998 e formata da una sola stagione televisiva composta da 22 episodi ispirata al film, sempre dal titolo Il corvo (The Crow: Stairway to Heaven).
Secondo quanto riporta Variety sarebbe in programma un nuovo film della saga. Questo nuovo capitolo, più che un remake, dovrebbe essere un nuovo adattamento cinematografico dei fumetti di James O'Barr. Non è ancora ufficiale, ma alla regia dovrebbe esserci Stephen Norrington. La Relativity Media è in trattative con il produttore Ed Pressman, il quale dovrebbe farsi carico del finanziamento della pellicola, come ha già fatto con l'originale del 1994. “Dove il film di Alex Proyas era gloriosamente gotico e stilizzato, il nuovo adattamento sarà realistico, spigoloso e misterioso, con uno stile quasi documentaristico” dice il regista. Al momento non sono disponibili ulteriori informazioni sul progetto.

Il corvo - The Crow. Un film del 1994 di Alex Proyas, con Brandon Lee, Ernie Hudson, Michael Wincott, Rochelle Davis, Sofia Shinas, Angel David, Bai Ling, David Patrick Kelly, Michael Massee, Jon Polito, Marco Rodriguez, Anna Levine, Laurence Mason, Tony Todd e Billy Raymond.

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