domenica 2 gennaio 2011

Ed Harris un uomo per tutte le stagioni












Edward Allen Harris (Tenafly, 28 novembre 1950) m 1,75, è un attore, regista e produttore cinematografico statunitense.
Da ragazzo era un appassionato di sport, oggi è uno degli attori più provocatori e ossessivi che riescano perfettamente a immergersi sia nella realtà degli Studios che in quella del circuito "indie". Controverso è controverso. Passa con tranquillità da filmoni di fantascienza, tutti amore e lacrime, alle pellicole indipendenti amorali, omofobe, misogine ma, oneste e virtuose. Quando recita, non ci presenta personaggi in bianco e nero, ma in grigio. Più che dalle azioni, i suoi ruoli sembrano esprimere "reazioni" e battersi in drammi umani che poi porteranno le sue parole e i suoi gesti a essere più luminosi e palpitanti. Il segreto? Ed Harris quando recita crea dei personaggi che sono datti della sua stessa carne. Sono umani e inquieti. Raramente si è visto qualcuno della sua stoffa, qualcuno che nell'uomo di carta e battute ci mette l'anima, l'ambiguità morale e la carica sessuale che è innata in tutti noi.








Nato nel New Jersey, figlio di un'agente di viaggi e di un corista del Fred Waring Chorus, nonché impiegato nella libreria dell'Art Institute of Chicago, dopo aver studiato al Tenafly High School, comincia ad appassionarsi all'atletica che poi lo porterà a iscriversi alla Columbia University nel 1969, dove avrà un futuro sportivo. Due anni più tardi, la sua famiglia si trasferisce in Oklahoma e lui li segue, dopo aver scoperto la sua passione per la recitazione in alcuni spettacoli teatrali universitari. Si iscrive al corso di recitazione della University of Oklahoma e dopo un buon numero di successi in spettacoli locali si sposta a Los Angeles (California) per iscriversi al California Institute of the Arts. Dotato di grande intensità, mostra il suo talento sui palcoscenici off-Broadway, nei lavori di Sam Shepard. New York si innamora letteralmente di lui quando recita una parte appositamente scritta per lui da Shepard in "Fool for Love" (1983), che gli fa vincere alcuni premi come miglior attore, poi sarà la stessa Broadway a elogiarlo con una nomination ai Tony Award per "Precious Sons" (1986) di George Firth.





                                        Ed Harris accanto a Tom Savini nel film Knightriders

 


Dopo essere apparso in alcuni spot commerciali sul National Geographic Channel e nel telefilm Gibbsville (1976), è nelle serie TV Del Vecchio nell'episodio Cancelled Contract (1977) e nel film TV The Amazing Howard Hughes (1977) con Tommy Lee Jones. Nel 1978 partecipa nell'episodio Deadly Convoy della seie TV David Cassidy-Man Untercover, esordisce come attore cinematografico nel film dello scrittore di fantascienza Michael Crichton Coma profondo (1978), accanto a Michael Douglas, Geneviène Bujold, Ripp Torn, Richard Widmark e Tom Selleck. In seguito, ancora piccole parti: nell'episodio Kill the Messenger della serie TV Agenzia Rockford (1978) con James Garner, nell'episodio Scool of Terror della serie TV Barnaby Jones (1979) e America the Beautiful della serie TV Paris (1980), e nei telefilm The Seekers (1979) e The Aliens Are Coming (1980); nella serie TV Lou Grant negli episodi Hit (1979), Hazard (1980) e Survival (1981). E' con Charles Bronson in Bordeline - L'uomo del confine (1980) di Jerrold Freedman sul tema dell'immigrazione clandestina, affrontato da diversi film del cinema indipendente USA, diventa qui il pretesto per un poliziesco qualsiasi, affidato all'azione violenta e ai buoni sentimenti. Entra nel cast del film di George A. Romero Knightriders - I cavalieri (1981) con Gary Lahti e Tom Savini. Primo film del regista fuori dai territori dell'horror è una riedizione moderna del mito di Re Artù, in bilico tra azione e figli dei fiori. Cameo di Stephen King. Anche se l'esito del film non è soddisfacente, Romero lo inserisce ugualmente anche nel cast del film horror Creepshow (1982) con Leslie Nielsen, Hal Hobrook e Ted Danson. Film che nasce dalla collaborazione tra Romero e l'astro nascente Stephen King tratta 4 storie horror raccontate con ironia e macabro senso dell'humor, oltre a molti effetti speciali che prende spunto dallo spirito dei fumetti dell'orrore degli anni '50 della Entertaining Comics di Bill Gaines.





                                        Ed Harris è l'avventuriero Walker - Una storia vera



Per tutti gli Anni Ottanta, continua ad alternare il piccolo al grande schermo, passando così da CHiPs (1981), Hart to Hart - Cuore e batticuore nell'episodio Hart of Darkness e nella serie TV Cassie & Co. episodio Love Come Back (1982)  a Dream On! (1981) di Ed Harker, una sorta di racconto-collage con l'azione del film che segue un gruppo di giovani attori che lottano per sopravvivere a Los Angeles e appendere ai loro pricipi artistici.
The Right Stuff - Uomini veri (1983) di Philiph Kaufman con Sam Shepard, Scott Glenn, Dennis Quaid, Fred Ward e Barbara Hershey. Basata su un libro di Tom Wolfe, sceneggiato dal regista dopo aver rinunciato a un primo script di William Goldman, è la storia dei piloti di guerra che dal 1947 divennero i collaudatori dei nuovi jet e in seguito per essere i primi esploratori USA dello spazio nel programma astronautico Mercury della NASA. Tempo di swing (1984) di Jonathan Demme, con Kurt Russell, Goldie Hawn (anche produttrice) e Christine Lahti (nominata all'Oscar come migliore attrice non protagonista). È sul set del film Places in the Heart - Le stagioni del cuore (1984) di Robert Benton, regista, soggettista e sceneggiatore, con Sally Field, Danny Glover, John Malkovich, Terry O'Quinn, dove conosce colei che diverrà sua moglie, l'attrice Amy Madigan, sposata di fronte al giudice di pace di Waxahachie (Texas) e dalla quale avrà una figlia: Lily Dolores Harris. Il film autobiografico di Benton, che è anche soggettista e sceneggiatore, si avvale della mirabile fotografia di N. Almendros e di 2 Oscar: a Field e alla sceneggiatura di Benton.
Recita in A Flash of Green (1984) di Victor Nunez, e nel 1985 accanto a Max von Sidow e Horst Buchholz in Code Name Emerald di Jonathan Sanger, nel film biografico della famosa cantante country anni '50 Patsy Cline Sweet Dream di Karel Reisz con Jessica Lange e John Goodman, e nel dramma all'insegna del più meticoloso realismo sociologico Alamo Bay di Louis Malle, dove recita con la moglie.
Nel 1987 recita nel telefilm poliziesco tratto da un romanzo dello scrittore-avvocato Philip M. Margolin The Last Innocent Man - L'ultima difesa di Roger Spottiswoode accanto a David Suchet e interpreta la figura di Walker di Alex Cox, film biografico sull'avventuriero William Walker in Nicaragua nel 1855.





                                              Intensa espressione di Ed Harris nel film The Abyss


 

Stringe un fortunato sodalizio artistico con la regista Agnieszka Holland che lo vuole come protagonista, accanto a Christopher Lambert, nel ruolo di Stefan, capitano della polizia politica polacca, personaggio alla Dostoevskij di complessa abiezione e maniacale accanimento verso un prete che Harris rende molto bene, del film To Kill a Priest - Un prete da uccidere (1988). The Abyss (1989), il film più costoso di James Cameron,  straordinaria avventura a 7500 metri di profondità, riuscitissimo e avvincente, è il suo secondo film da protagonista accanto a Mary Elisabeth Mastrantonio e Michael Biehn, poi accanto a Robert De Niro in Jacknite (1989) diretto da David Jones in ancora una storia di reduci dal Vietnam ma in chiave intimista alla cui origine c'è Strange Snow, testo teatrale di Stephen Metcalfe che l'ha anche adattato. E' un film d'attori: Robert De Niro di straordinaria qualità mimetica e gestuale, Harris intenso attore che lavora sull'implosione, Kathy Baker, vivente di quel che diceva Artand "l'arte dell'attore è atletica dell'anima".





                            Tris d'assi: Sean Penn, Gary Oldman ed Ed Harris per State of Grace



E' in compagnia di Sean Penn, Gary Oldman, John Turturro e Robin Wright in State of Grace - Stato di grazia (1990) opera scritta da Dennis McIntyre, commediografo "off" (morto tragicamente dopo le riprese), inquietante e travolgente è un gangster film con ambizioni tragiche che mescola una parossistica violenza con una messinscena stilizzata sulla scia del cinema di Coppola, Scorsese, De Palma e una suggestiva descrizione ambientale. Verrà diretto da Stephen Gyllenhaal ne Paris Trout - Il cuore nero di Paris Trout  (1991) con Dennis Hopper e Barbara Hershey; tratto da un romanzo di Pete Dexter anche autore della sceneggiatura, storia che ha fatto impallidire (eufemismo) l'America per un apartheid impossibile da superare. Accanto a Jack Lemmon e Al Pacino in Glengarry Glen Ross - Americani (1992) di James Foley, da una commedia (1982) di D. Mamet, premio Pulitzer, un bell'esempio di teatro in scatola (o di cinema di parola) con un'eccellente squadra di attori (ne fanno parte anche Alec Baldwin, Jonathan Price e Alan Arkin) e una regia funzionale anche nel dare ritmo implacabile a un testo che fa pensare a una jam-session jazzistica, e dividerà ilset de The Firm - Il socio (1993) di Sydney Pollack con Tom Cruise, Gene Hackman, Jeanne Tripplehorn, Hal Holbrook, Holly Hunter, Gary Busey, Tobin Bell e David Strathairn, tratto dal romanzo (1991) di John Grisham, sceneggiato da David Rabe, Robert Towne e David Rayfiel, vecchio collaboratore di S. Pollack, può essere letto anche come una parabola sul passaggio dalla vita giovanile a quella adulta, e la storia di un amore messo a repentaglio dagli schemi del mondo.





                                                 Ed Harris e Benicio Del Toro in China Moon



Interpreta lo sceriffo Pangbron nel horror-movie per bonari tratto dal romanzo di Stephen King Needful Things - Cose preziose (1993) di Fraser Clarke Heston (figlio di Charlton) con Max von Sydow. L'anno successivo è nel cast della commedia mediocre Milk Money - Lezioni d'anatomia  di Richard Beniamin con Melanie Griffith, Malcolm McDowell e Philip Bosco, e accanto a Madeleine Stowe e a un giovanissimo Benicio Del Toro in China Moon - Luna di sangue di John Bailey. Il detective Kyle Bodine (Ed Harris) si innamora perdutamente di Rachel Munro (Madeleine Stowe), sposata con un uomo violento che le rovina la vita. E' l'"effetto luna cinese" che rende imprevedibili le azioni degli uomini, che imporrà a Bodine di fare una scelta estrema: ucciderà il marito e occulterà il cadavere, ma... Lamar Dickey (Benicio Del Toro), il partner di Kyle, mostrerà il suo talento insolito nella ricerca degli indizi...





                                                  Ed Harris in una scena del film Apollo 13

 


Nominato all'Oscar come miglior attore non protagonista per Apollo 13 (1995) di Ron Howard, dove cerca disperatamente di salvare l'astronauta Tom Hanks dalla morte nello spazio, dal libro "Lost Moon" (1992) di Jim Lovell e Jeffrey Kluger. L'11-4-1970, lanciata dal razzo Saturno V, la navicella Apollo 13 con tre astronauti americani a bordo si dirige verso la Luna, ma un guasto tecnico costringe i tecnici della NASA a Houston a improvvisare un piano d'emergenza per fare rientrare Jim Lovell (Tom Hawks), Fred Haise (Bill Paxton) e Jack Swigert ((Kevin Bacon). La miscela dell'avventura reale con l'immaginario della SF innesca un corto circuito di memorie, di film e di storia in cadenze di thriller spaziale, impregnato di orgoglio yankee (“Non abbiamo mai perso un americano nello spazio, non cominceremo adesso.”) 2 Oscar per il montaggio e per il sonoro. Partecipa a una puntata del telefilm Frasier (1995) e accanto a Sean Connery, Laurence Fishburne e Hope Lange nell'improbabile e sconclusionato thriller Just Cause - La giusta causa di Arne Glimchered, ed è uno degli attori principali de Gli intrighi del potere - Nixon (1995) di Oliver Stone, accanto a Anthony Hopkins, James Wood, Larry Hagman e Paul Sorvino.





                                  Ed Harris e David Morse in una inquadratura del film The Rock 



L'anno successivo è in The Rock, ambientato sull'isola di Alcatraz – chiamata “the rock” – sbarca, al comando di una compagnia di Marines mercenari, un generale (Harris) che sequestra i turisti in visita e installa una batteria di missili. Li lancerà su San Francisco se non gli saranno versati venti milioni di dollari da destinare alle famiglie dei soldati americani morti sui campi dell'onore. Per neutralizzarlo mandano un biochimico dell'FBI (Nicolas Cage) e un agente segreto britannico (Sean Connery) in prigione da trent'anni, l'unico detenuto che sia mai evaso da Alcatraz. È un filmone d'azione di catastrofici effetti speciali, in linea con quell'estetica dello spreco e dello sconquasso visivo che domina nel cinema hollywoodiano, diretto dal trentenne M. Bay, regista pubblicitario che si avvale nel cast anche di Michael Biehn, David Morse e John McGinley. Accanto alla moglie Amy Madigan nel western TV, con una notevole fotografia d'atmosfera, da loro prodotto Riders of the Purple Sage - Il cavaliere della vendetta diretto da Charles Haid e nell'accurato, corretto e scontato film giallo, nonostante le finezze nella descrizione dei rapporti familiari de La prossima vittima - Eye for an Eye di John Schlesinger con Sally Field, Kiefer Sutherland, Beverly D'Angelo, Joe Mantegna e Keith David.





                                 Ed Harris coprotagonista con Jim Carrey de The Truman Show



Ritorna accanto di Gene Hackman, oltre che Laura Linney e Scott Glenn, quando Clint Eastwood lo sceglie per una parte nel thriller politico Absolute Power - Potere assoluto (1997). Da una cabina-armadio, attraverso uno specchio-spia, Luther Whitney (Eastwood), professionista del furto, assiste al fattaccio e fugge. Comincia la caccia al ladro. Scritto dal sagace William Goldman sulla base di un romanzo di David Baldacci, è “film politico, film familiare, film sul vedere non essendo visti, film sul potersi di nuovo dare a vedere, film epifanico, film minore persino troppo perfetto”. A Whitney, che disegna in un museo, una donna chiede: «Lavora con le mani, vero?». Anche C. Eastwood è un regista inserito nella tradizione artigianale del cinema, abituato a fare film come si fa un mestiere: con le mani e con gli occhi. Poi diventa il "padre" di Truman Burbank (interpretato da un Jim Carrey in stato di grazia) in The Truman Show (1998) di Peter Weir. Il ruolo del produttore e regista demiurgo di un uomo la cui vita è inconsapevolmente anche un reality show gli farà ottenere non solo una candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista, ma anche un Golden Globe nella stessa categoria. Nel cast anche Laura Linney e Natascha McElhone.





                                                Ed Harris in una inquadratura del film Stepmon




Ex marito di una Susan Sarandon malata di cancro e nuovo compagno di una Julia Roberts che si prenderà cura dei suoi figli in Stepmon - Nemicheamiche (1998), film drammatico sul rapporto tra madre naturale e matrigna con tanto di morte per tumore che risolve più di una questione. Il regista Chris Columbus, un esperto di plot vincenti, gioca tutto sulla bravura delle due interpreti. Che sanno come cavarsela. Quando poi ci si può avvalere di uno dei più grandi attori non protagonisti di Hollywood (Ed Harris) il gioco è fatto.
Collabora ancora una volta per Agnieszka Holland ne The Third Miracle - Il terzo miracolo  (1999) con Anne Heche e Armin Mueller-Stahl. Dopo Stigmate di Rupert Waiwright, film gnostico contro la Chiesa, la Holland accantona ogni effetto speciale, rinuncia ad esorcismi ed a scene di possessione, per penetrare nel profondo dell'animo di un prete, interpretato da Harris) e restituirci il suo umano dramma interiore. Il film della Holland non manca di sollevare interrogativi inquietanti, inducendoci a riflettere sul concetto di santità e sul dogma della castità.





                                             Ed Harris in una inquadratura del film Pollock



Poi decide di passare lui stesso dietro la regia e dopo aver studiato pittura recita e dirige Pollock (2000), per il quale verrà candidato dall'Academy come miglior attore protagonista. L'artista alcolizzato che non riesce ad avere il giusto riconoscimento per la sua opera è già di per sé un cliché cinematografico perfetto. È indubbio però che ciò che ha raggiunto Ed Harris dirigendo e interpretando questo film è l'attenzione dello spettatore, e sicuramente molti di quelli che lo hanno visto hanno voluto saperne di più su Jackson Pollock, uno dei più grandi artisti del ventesimo secolo. Marcia Gay Harden ha vinto il premio Oscar come migliore attrice non protagonista.





                                       Ed Harris in una inquadratura del film Enemy at the Gates
     


Dopo Enemy at the Gates - Il nemico alle porte (2000) di Jean-Jacques Annaud, nella Stalingrado stretta nella morsa nazista e ogni metro di terreno viene conteso armi in pugno. Il tiratore scelto Vassili Zaitsev (Jude Law) abbatte uno dopo l'altro i tedeschi. Il commissario politico Danilov (Joseph  Fiennes) fa di lui un potente mezzo di propaganda. È l'eroe sovietico per eccellenza che non sbaglia un colpo. Un maggiore tedesco, König (Ed Harris), decide di sfidarlo sul suo stesso terreno: la precisione nella mira. I due si inseguono a lungo fino a che il tiratore russo l'avrà vinta. Seguono nello stesso anno il film drammatico Walking the Dead di Keith Gordon con Billy Crudup, Jennifer Connelly e Hal Holbrook e il film TV The Prime Gig di Gregory Masher con Vince Vaughn, Julia Ormond, Stephen Tobolowsky e George Wendt.




                                      Ed Harris accanto a Russell Crowe in A Beautiful Mind



 Nel 2001 in A Beautiful Mind (2001) di Ron Howard, che lavora con abilità sulle allucinazioni del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr e su Harris che interpreta un oscuro personaggio del governo, l'"eminenza grigia" William Parcher, che lo assolda per una missione top secret, con Russell Crowe, Jennifer Connelly, Paul Bettany e Christopher Plummer.
E' nel cast del drammatico Buffalo Soldier di Gregor Jordan con Joaquin Phoenix, Scott Glenn e Anna Paquin e presta la voce nella versione originale a Henry Sturbuck vecchio nel film di Danny Glover Just a Dream (2002) ambientato negli Stati Uniti del 1960, Henry è un adolescente il cui sogno è quello di andare ad Hollywood e diventare una star del cinema e un giorno, nella cittadina rurale in cui abita il ragazzo arriva una troupe cinematografica che deve girare un film.





                                          L'espressione sofferente di Ed Harris in The Hours



Riceve l'ennesima nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista per The Hours (2002) diretto da Stephen Daldry dal libro di Michael Cunningham, emergentissimo autore americano già insignito di Pulizter. Storia di tre donne legate dal romanzo “Mrs Dalloway” scritto da Virginia Woolf e letto dalle altre due con risultati devastanti. Prima storia: della stessa Woolf (Nicole Kidman, deturpata per assomigliare all’originale), fine anni venti, Inghilterra, quando la scrittrice non riesce ormai più a controllare il suo mortale esaurimento (infatti si annegherà riempiendosi le tasche di sassi). La seconda è quella di Laura Brown (Julianne Moore) a Los Angeles 1949, che ha, fra le altre angosce, un marito dolciastro e convenzionale che le fa odiare la vita e il figlio: li abbandonerà per trovare se stessa. Infine ecco Clarissa Vaughan (Meryl Streep), editor newyorkese ai giorni nostri, che sostiene un poeta morente di AIDS (che poi è il figlio abbandonato da Laura). Tutte le donne sono rigorosamente lesbiche e gli uomini rigorosamente gay. Nel cast anche Jeff Daniels, Miranda Richarsson e John C. Reilly.





                                            Ed Harris in una scena del film The Human Stain


 

Poi affiancherà ancora una volta la Kidman e Hopkins ne The Human Stain - La macchia umana (2003) diretto da Robert Benton, e con Gary Sinise e Abbe Lane. Un film, quindi, che riflette sui temi dell'intolleranza, ma anche sul problema dell'identità e sull'indipendenza, la brutalità della società contemporanea, sul pregiudizio. Tutto questo attraverso la storia del protagonista che porta all'estremo l'ideale del self-made americano ( e che riguarda, ormai, l'ideale dell'Occidente in generale) con un chiaro riferimento all'impianto della tragedia greca classica caratterizzata dalla lotta dell'individuo nei confronti della comunità in cui vive per la propria libertà di essere ciò che vuole essere e del prezzo che questa lotta comporta.
Un preciso e duro attacco alla "correttezza" politica e all'ipocrisia americana.
E' nel cast del drammatico Mi chiamo Radio (2003) di Michael Tollin con Cuba Gooding jr e nella commedia Masked and Anonymous (2003) di Larry Charles con Bob Dylan, Jeff Bridges, Penelope Cruz, John Goodman, Jessica Lange, Luke Wilson, Angela Bassett, Steven Bauer, Val Kilmer, Chris Penn, Mickey Rourke e Christian Slater.




                    Ed Harris accanto a Paul Newman in una scena della miniserie TV Empire Falls



Nel 2005 interpreta Empire Falls - Le cascate del cuore, miniserie TV, dicvisa in due parti e diretta da Fred Schepisi, adattamento televisivo del romanzo premio Pulitzer di Richard Russo "Il declino dell'impero Whiting" con Philip Seymour Hoffman, Helen Hunt, Paul Newman, Robin Whright Penn, Aidan Quinn, Joanne Woodward, DEnnis Farina, William Fichtner e Theresa Russell ed è nel cast della commedia di Adam Rapp Winter Passing con Zooey Deschanel e Will Ferrell.





                                Ed Harris è con Viggo Mortensen in una scena de A History of Violence



Emerge però nel film di David Cronenberg A History of Violence (2005), dove, grande come sempre, darà del filo da torcere, per istrionismo, a Viggo Mortensen e William Hurt.Tratto da un fumetto di John Wagner il film di Cronenberg torna sui territori cari al regista: l'identità, la possibile schizofrenia, il rapporto tra realtà e apparenza. Anche lo stile narrativo gioca su questi elementi, tanto che il film potrebbe essere oggetto di una doppia recensione. Se lo si prende per come appare si tratta di un thriller molto stereotipato con buone dosi di esagerazione narrativa e di umorismo spesso involontario. Se invece lo si legge a partire dalla prima inquadratura che sembra un quadro di Hopper allora le cose cambiano. Si pensa al Cronenberg raffinato intellettuale che opera una rilettura sui generi per svelarne la fragilità e l'ambiguità.





                                         Ed Harris nei panni di Copying Beethowen



In Copying Beetowen - Io e Beethowen (2006), firmato dalla polacca Agnieszka Holland, che già si era dedicata a tracciare biografie di artisti eccellenti come quelle di Rimbaud e Verlaine in Poeti dall'inferno, parla degli ultimi anni della vita di Beethoven, fino alla sua solitaria e prematura morte avvenuta nel 1827. Un film artificioso e spesso artefatto in cui, per trasportare su grande schermo la maestosità della musica beethoveniana, si è scelto un registro stilistico altrettanto pomposo e sovrabbondante, a discapito di una semplicità e di una naturalezza che forse avrebbero potuto regalare alla pellicola una maggior spontaneità. Con una fotografia pastosa e eccessivamente satura, con colori che sempre virano verso un bianco azzurro quasi surreale e impressionista, la pellicola non riesce ad emozionare e a coinvolgere, salvo quando la musica di per sé, nella sua magnificenza d’essenza, riesce a fare da sola tutto il lavoro. Uno sguardo palesemente compiaciuto ma mai partecipato, un linguaggio calligrafico e bizantino rendono il film sì un omaggio alla genialità di Beethoven, ma in maniera spesso sterile e quasi superficiale. Ed Harris, irriconoscibile senza occhiali e con capelli lunghi, interpreta il grande compositore stando quasi sempre sopra le righe e Diane Kruger nel ruolo della discepola adulante.





                                    Ed Harris con John Ashton e Amy Ryan in Gone, Baby, Gone



E' poi nel cast de Two Tickets to Paradise (2006) scritto, diretto e interpretato da D.B. Sweeney con John C. McGiuley e Paul Hipp.
Poi reciterà nel film di Ben Affleck Gone, Baby, Gone  (2007) di Ben Affleck, che al suo debutto dietro la macchina da presa fa subito centro con un film di genere che va oltre il genere per affrontare delicati temi legati al rapporto tra adulti e bambini. L'unica pecca del film è il titolo che, somigliando a quello di una canzone che potrebbe essere dei Bee Gees così come dei Platters, rischia di avere un contenuto diverso da quello che invece possiede. D'altronde si tratta del titolo originale di un romanzo scritto da Dennis Lehane che è colui che ha scritto "Mystic River". Onore a Ben Affleck che si è per di più assunto l'onere di offrire un ruolo importante al meno noto fratello Casey affiancandogli dei comprimari come Morgan Freeman,
ichelle Monaghan, Amy Ryan, John Ashton ed Ed Harris che possono mettere in difficoltà anche attori molto più rodati di lui.





                                  Ed Harris e Samuel L. Jackson in una inquadratura de Cleaner



Recita accanto a Samuel L. Jackson nel thriller Cleaner (2007) di Renny Harlin film che evade da tutti i cliché dei thriller metropolitani dell’era contemporanea, e ha dalla sua la presenza nel cast di nomi oltre al già citato Jackson e ad Harris, Eva Mendes, Luis Guzman e Robert Forster, ed è questa una delle principali ragioni che ci spingono a chiederci per quale motivo questo interessante mistery-movie non sia uscito nelle nostre sale.





                                                               La locandina del film



Nello stesso anno lo vediamo nel blockbuster National Treasure: Book of Secrets - Il mistero delle pagine perdute di Jon Turteltaub, sequel del primo National Treasure - Il mistero dei Templari del 2004 di grande appeal, con una trama un po' strampalata ma autoironico, capace di raggiungere l'obiettivo di intrattenere con due di avventure vecchio stile. Nel cast oltre ad Harris figurano Nicolas Cage, john Voight, Harvey Keitel e Diane Kruger. Nel 2008 torna alla regia e contemporaneamente al ruolo da protagonista nella rivisitazione del genere western Appaloosa (2008) con Viggo Mortensen, Renée Zellweger, Jeremy Irons e Lance Henriksen.Ispirato dal romanzo omonimo di Robert B. Parker, Appaloosa è l'avventura di due eroi che proteggono la comunità dai fuorilegge e dalle pulsioni disgregatrici che sorgono al suo interno.Ed Harris, rughe autentiche e anima romantica, infarcisce Appaloosa di rinvii sotterranei, metafilmici o espliciti del western-spaghetti, sia pure filtrati attraverso Eastwood, Costner e Walter Hill. Seminando omaggi ai registi che ama, Sergio Leone in primis, il regista tiene strette le redini e gioca con la scala dei campi e dei piani: dai campi lunghissimi al campo medio, dalla figura intera al primo piano, richiamando l'attenzione dello spettatore sul mondo fisico intorno ai personaggi o concentrandolo sulla psiche del personaggio evocato nel quadro. Cole e Hitch, sistemati “di quinta” a chiudere un lato dell'inquadratura e a permettere al nostro sguardo di scivolare in profondità verso la magnificenza degli spazi selvaggi, sono cavalieri solitari che entrano in città, la pacificano, la educano alla legalità e poi l'abbandonano.
E' nel cast del film drammatico e parzialmente autobiografico Touching Home (2008) di Logan Miller.





                    Ed Harris accanto a Saoirse Ronan in una inquadratura del film The Way Back 



Interpreta un padre criminale nel drammatico Once Fallen (2010) di Ash Adams con Brian Presley, Amy Madigan, Peter Weller e Taraji P. Henson.
The Way Back (2010) di Peter Weir con Colin Farrell, Jim Sturgess, Mark Strong, Saoirse Ronan e Gustaf Skarsgård. Basato sul romanzo The Long Walk di Slavomir Rawicz, il film racconta della fuga da un campo di lavoro (gulag) siberiano nel 1940. Sette coraggiosi prigionieri internazionali scoprono il vero significato dell'amicizia mentre la loro avventura li conduce attraverso migliaia di chilometri di terreno ostile, diretti verso l'India e la loro libertà.
Sono terminate le riprese del dramma familiare That's What I Am diretto da Michael Pavone con la coppia anche nella vita Ed Harris e Amy Madigan, Randy Orton e Chase Ellison. Ed Harris interpreterà un insegnante d'inglese che lotta per l'inserimento di un bambino disadattato nella sua scuola, e del film What's Wrong With Virginia di Dustin Lance Black con Ed Harris, che ha rilevato Liam Neeson, nel ruolo dello sceriffo Dick Tipton accanto a Jennifer Connelly, Emma Roberts e Amy Madigan.





                               Ed Harris e Sam Worthington in una scena del film Man on a Ledge



Inizieranno in aprile le riprese del cupo thriller a sfondo religioso Salvation Boulevard di George Ratliff con un cast composto oltre cha da Ed Harris anche da Jennifer Connelly, Marisa Tomei, Pierce Brosnan, Greg Kinnear e Isabelle Fuhrman. Pellicola indipendente ispirata all'omonimo best seller di Larry Beinhart.
E' in progetto la realizzazione entro quest'anno del thriller The Gift Horse di Mark David con la partecipazione accanto a Ed Harris di Hillary Duff, John Goodman e David Zayas.
Sarà in produzione per il 2012 il film Man on a Ledge che tratta di un ex poliziotto diventato un truffatore che minaccia di uccidersi saltando dal tetto di un hotel di Manhattan. Il NYPD invia una psicologa della polizia (Elizabeth Banks) a parlare con lui. Tuttavia, all'insaputa della polizia giunta sul posto, il tentativo di suicidio è una copertura per il furto – mai effettuato - del più grande diamante del mondo.
La sceneggiatura di Man On a Ledge è stata scritta da Ericj e Jon Hoeber (Red). Si tratta dell'opera prima del documentarista Asger Leth. Nel cast oltre a Ed Harris sono inoltre presenti Sam Worthington, Jamie Bell, ed Anthony Mackie. Le riprese del film si terranno a New York.





                                                 Ed Harris in una scena del film The Firm



Un attore umano, che va contro il luogo comune che più nomination si hanno, più alto è il numero di arie che un interprete si dà. Assolutamente discreto sulla sua vita privata, riesce a essere convincente sia nella parte dei buoni che nella parte dei cattivi. Potrebbe fare anche la parte del Diavolo che potrebbe essere perfetto proprio perché è professionalmente impeccabile.
Ed Harris ha sempre dimostrato grandi doti di versatilità, che gli hanno permesso di interpretare i ruoli più diversi, sia sotto il profilo del singolo personaggio che della pellicola, a volte blockbuster, a volte indipendente. Le esperienze in teatro gli hanno anche conferito quella sensibilità che ne ha fatto un regista attento e particolare, che si è fatto notare soprattutto per quanto riguarda il suo ultimo progetto, nel quale riesce a svecchiare un genere ormai quasi del tutto messo da parte come il western.





                                 Ed Harris in una inquadratura del film The Truman Show



Attore statunitense. Con la sua faccia da «uomo qualunque» pronto di volta in volta ad assumere le caratteristiche salienti del buono o del cattivo, a fondamentale supporto o antagonismo dell’eroe protagonista, raccoglie l’eredità dei grandi caratteristi di scuola hollywoodiana. Lo scopre G.A. Romero che lo dirige nell’horror-fumettistico Creepshow (1982). Seguono parecchi altri ruoli sempre efficaci, da Jacknife (1988) di D. Jones, al fianco di un Robert De Niro  reduce dal Vietnam, all’astronauta di Apollo 13 (1995) di R. Howard, al cinico regista di The Truman Show (1998) di P. Weir. Nel 2001 veste i panni del cecchino nazista in Il nemico alle porte di J.-J. Annaud, nel 2001 quelli dell’agente segreto in A Beautiful Mind di R. Howard e nel 2003 è l’ex marito di N. Kidman, reduce dal Vietnam, in La macchia umana di R. Benton dal romanzo di P. Roth.





                                        Ed Harris e Viggo Mortensen in una scena de Appaloosa


 È un attore che ha vinto numerosi premi e che ha avuto successo anche per il suo lavoro dietro la macchina da presa. Candidato quattro volte agli Academy Award, l’ultima nel 2002 come miglior attore non protagonista per la sua performance nel film drammatico di Stephen Daldry The Hours, che gli ha portato candidature ai Golden Globe, ai BAFTA e agli Screen Actor Guild (SAG) Award nella stessa categoria. Nel 2001, ha ricevuto una candidatura come miglior attore per il suo ritratto dell’artista Jackson Pollock in Pollock, che ha segnato anche il suo esordio nella regia. La coprotagonista del film, Marcia Gay Harden, ha vinto un Oscar come miglior attrice non protagonista. Harris aveva già ricevuto candidature agli Academy Award come miglior attore non protagonista per Apollo 13 di Ron Howard, che gli ha portato anche una candidatura ai Golden Globe e un SAG Award, e per The Truman Shows di Peter Weir, che gli ha fatto vincere un Golden Globe e un National Board of Review Award, oltre a una candidatura ai BAFTA. Nel 2007 Harris ha interpretato con Nicolas Cage il thriller di grande successo Il mistero dei Templari 2 ed è stato nel cast di Gone Baby Gone, l’esordio nella regia dello sceneggiatore/attore Ben Affleck, tratto dal romanzo di Dennis Lehane. Tra i film più recenti di Harris il lavoro di Agnieszka Holland Copyng Beethoven  e il film drammatico di David Cronenberg A History of Violence, che gli ha fatto vincere il National Society of Film Critics Award come miglior attore non protagonista.





                                                    La locandina del film Gone Baby Gone



Nel 2005, Harris ha interpretato con Paul Newman e Joanne Woodward la famosa miniserie di HBO Empire Falls, diretta da Fred Schepisi, che gli ha portato candidature agli Emmy, ai Golden Globe e ai SAG Award come miglior attore per il suo lavoro nel progetto, tratto dal romanzo premio Pulitzer di Richard Russo. Tra i suoi tanti film ricordiamo Winter Passing; Radio; il premio Oscar come miglior film A Beautiful Mind di Ron Howard; Buffalo Soldiers; Nemiche amiche; Il socio di Sydney Pollack; Stato di grazia di Phil Joanou; The Third Miracle e Un prete da uccidere di Agnieszka Holland; Alamo Bay di Louis Malle; Sweet Dreams di Karel Reisz; La macchia umana e Le stagioni del cuore di Robert Benton; e Uomini veri di Philip Kaufman. In televisione Harris è apparso in progetti come The Last Innocent Man, Running Mates, Paris Trout, e Riders of the Purple Sage, che ha portato a lui e alla moglie, Amy Madigan, come produttori esecutivi e protagonisti, il Western Heritage Wrangler Award for Outstanding Television Feature Film. Preparatissimo attore teatrale, Harris ha esordito sulla scena di New York con Fool for Love di Sam Shepard, che nel 1984 gli ha fatto vincere un Obie Award. Nel 1986, per la sua performance in Precious Sons di George Furth, Harris ha vinto un Drama Desk Award. Ricordiamo ancora Taking Sides di Ronald Harwood a Broadway, Prairie Avenue, Scar, A Streetcar Named Desire, The Grapes of Wrath, Sweet Bird of Youth, e Simpatico, che gli ha portato il Lucille Lortel Award. Nel 2006 Harris è tornato sulla scena di New York per interpretare Wrecks di Neil LaBute al Joseph Papp Public Theater, lavoro ripreso poi da Harris all’Everyman Palace Theatre in Irlanda.










tratto da Mymovies, IMDb, Wikipedia e Movieplayer








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