sabato 4 settembre 2010

Sylvester Stallone

Sylvester Gardenzio Stallone (New York, 6 luglio 1946) è un attore, sceneggiatore e regista statunitense di origine italiana, principalmente conosciuto per l’interpretazione dei due celebri personaggi Rocky (1976) e Rambo (1982), entrambi protagonisti di due lunghe saghe cinematografiche.
Soprannominato Sly, Stallone ha legato la sua fama all'interpretazione di personaggi che riescono "a prendersi la rivincita su una società spesso chiusa e corrotta, superando avversità e ingiustizie grazie alla propria forza di volontà e fisica". La sua carriera, costellata di film d'azione con qualche incursione nella commedia, lo vede anche come sceneggiatore e talvolta regista. Considerato insieme ad Arnold Schwarzenegger un'icona dei film di azione degli anni ottanta e novanta, il sito AskMen.com l'ha posizionato al 3º posto nella classifica delle più grandi action stars del cinema, mentre nell'ottobre del 1997 la rivista Empire posiziona Stallone al 92º posto della lista delle "più grandi star del cinema di tutti i tempi". Nel corso del 2003 la famosa American Film Institute (AFI) lo inserisce al 7º posto della classifica dei "più grandi eroi del cinema".

Stallone nasce in un istituto di carità di Hell's Kitchen, un quartiere di Manhattan, a New York. Durante il parto la rescissione di un nervo facciale dovuta all'uso del forcipe, gli causò una lieve paralisi del lato sinistro del volto e gli rese il timbro vocale più basso del normale; durante l'adolescenza Stallone soffrì anche di rachitismo, causandogli molti problemi fisici.
Suo padre, Frank Stallone (1919), è un barbiere d'origine italiana, figlio di un emigrato pugliese originario di Gioia del Colle (Puglia). La madre Jacqueline Labofish (1921, di origine ucraina e francese) è ballerina, trapezista in spettacoli circensi e astrologa. Il 30 luglio del 1950 nasce il secondogenito Frank Jr., futuro attore e musicista.
Nel 1951 la famiglia Stallone si trasferisce nel Maryland e in seguito i genitori si separano: la madre, con problemi di alcolismo, se ne va di casa e i figli rimangono a vivere col padre, un uomo molto severo negli insegnamenti.
Compiuti i quindici anni, Stallone lascia il padre e si trasferisce a Filadelfia dalla madre, che viveva col secondo coniuge e la sorellastra Toni Ann.
Il periodo scolastico per Stallone fu difficile: deriso da molti, fu eletto come "la persona favorita per finire sulla sedia elettrica" e a quindici anni è già stato espulso da 14 scuole. Dopo una breve esperienza in una scuola privata svizzera assieme al fratello Frank, ottiene una borsa di studio per meriti sportivi alla Devereux

Manor High School (la madre gestiva una palestra, che Stallone frequentava, praticando contemporaneamente anche il football a scuola). Lo sport lo stava aiutando a superare i problemi fisici avuti nell'infanzia, e la borsa di studio gli dette la possibilità di iscriversi alla University of Miami, scegliendo la facoltà di Arte Drammatica. Una volta iscritto si trasferì in Florida e per mantenersi con numerosi lavori, come il pulitore di gabbie negli zoo, la maschera al cinema e il buttafuori nei locali: nel 1969 decide di abbandonare il suo corso di studio.
Dopo aver intrapreso la carriera di attore, il 28 dicembre 1974 sposa l'attrice Sasha Czack, sua collega ai tempi del Baronet: da questo matrimonio la coppia ha due figli, Seargeoh "Seth", nato con una forma di autismo, e il secondogenito Sage Stallone.
Nel giugno del 1985 conosce la modella e attrice danese Brigitte Nielsen, in quel periodo a New York per promuovere il film Yado con Arnold Schwarzenegger. Il 15 dicembre dell'85 Stallone e la Nielsen si sposano nell'abitazione del produttore Irwin Winkler: ma dopo molti scandali, presunti flirt e un'infinità di gossip arriva

il divorzio il 13 luglio del 1987.
In seguito, dopo alcuni flirt con le modelle Naomi Campbell, Angie Everhart, Janice Dickinson, Susan Anton, Tamara Beckwith, Mary Hart e Andrea Wieser, le attrici Jami Gertz e Joyce Ingalls, Stallone si risposa il 17 maggio 1997 con Jennifer Flavin, conosciuta anni prima sul set di Rocky V. Da questo matrimonio nascono tre figlie: Sistine Rose, Sophie Rose e Scarlet Rose.
Dedito alla beneficenza, l'attore ha partecipato a raccolte fondi per varie iniziative in tutto l'arco della sua carriera.
Torna a New York nel 1969 e inizia a partecipare a piccole produzioni off-Broadway: scrive delle sceneggiature e copioni sotto nomi fittizi. Ottiene la sua prima apparizione cinematografica con il film porno-soft The Party at Kitty and Stud's, per il quale venne pagato con un compenso di 200 dollari. Il film è stato in seguito rieditato, dopo il successo di Rocky, come The italian stallion. Sempre nel 1970 ottiene il suo primo ruolo da protagonista in una pellicola cinematografica, recitando nel film Rebel - Fuga senza scampo, interpretando un giovane leader studentesco che si unisce ad un gruppo di terroristi che organizza un attentato.
Nel 1971 è nella pellicola Una squillo per l'ispettore Klute, di Alan J. Pakula e l'anno dopo partecipa ad un provino per recitare nel film di Francis Ford Coppola, Il padrino, ma non viene scritturato. Nello stesso anno venne prima diretto in una piccola parte da Woody Allen nel film Il dittatore dello stato libero di Bananas, in seguito ottiene un ruolo minore in un'opera teatrale erotica off-Broadway di nome Score. Dopo 5 anni di permanenza a New York, nel 1974 si trasferisce a Los Angeles.

Nel 1975 partecipa ad altre produzioni: recita come comparsa in Prigioniero della seconda strada, nel ruolo di un borseggiatore, e una in Quella sporca ultima notte, dove è la guardia del corpo del gangster Al Capone. Richard Fleischer lo inserisce nel cast di Mandingo, ma poi la scena dove appare Stallone viene eliminata; interpreta anche il ruolo del detective Rick Daly in un episodio della serie Kojak. Dopo un provino per il film Guerre Stellari di George Lucas, dove avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Ian Solo, partecipa alla pellicola Anno 2000: La corsa della morte.
Il 1976 è l'anno di svolta della sua carriera: con l'uscita di Rocky diventa nel giro di pochi mesi uno degli attori più celebri al mondo, creando ed interpretando un'icona del cinema.
Nel 1978 rifiuta la parte del protagonista nel film Tornando a casa, interpretato poi da Jon Voight e premiato con l'Oscar. Accetta di interpretare il ruolo di un giovane attivista del sindacato dei camionisti, che si trova successivamente costretto ad allearsi con la mafia; F.I.S.T., in coppia con Rod Steiger, con il quale si ritroverà ne Lo specialista. Nello stesso anno l'attore decide di proporsi anche come regista: debutta dietro la macchina da presa con Taverna Paradiso, recitando anche una parte: la pellicola tratta la storia di tre fratelli che vivono tra la povertà di una New York degli anni '40. La trama è un adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto dallo stesso Stallone.

Sempre nel 1978 passa dietro la macchina da presa del primo seguito dedicato al pugile italo-americano Rocky Balboa: Rocky II. Girato sempre a Filadelfia con un basso budget, Stallone ripropone il cast del primo film: il film ottiene buone critiche tanto da eguagliare quasi la pellicola originale. Uscito nelle sale americane nel 1979, la pellicola ottenne un incasso globale di poco pìù di 200 milioni di dollari, e ricevette un premio come miglior film agli American Movie Awards; nel 1980 ottiene il premio per la miglior fotografia al People's Choice Awards.
Nel 1980 veste i panni del detective Deke DaSilva nel poliziesco metropolitano I falchi della notte, diretto da Bruce Malmuth. Successivamente viene diretto da John Huston nel film Fuga per la vittoria (liberamente ispirata alla partita della morte tenutasi a Kiev il 9 agosto del 1942) in un altro ruolo sportivo e di azione: nel film Stallone è il portiere della squadra di calcio dei prigionieri.
Nel 1982 torna sul ring con Rocky III (firmando anche regia e sceneggiatura) e quindi interpreta John Rambo nella film Rambo (First Blood), che dà all'attore statunitense la possibilità di staccarsi momentaneamente dalla figura del pugile italoamericano.
Nel 1983, reduce dal successo dei due film precedenti, dirige Staying Alive, sequel de La febbre del sabato sera, con John Travolta nei panni di Tony Manero. Stallone è regista, sceneggiatore e produttore. Nel 1984 debutta nella commedia interpretando un eccentrico tassista nel film Nick lo scatenato, accanto alla cantante e attrice Dolly Parton, per la regia di Bob Clark.

Nel 1985 fu l'anno di Rocky IV: ambientato durante gli anni della guerra fredda, ha come soggetto la rivalità tra Rocky, il pugile italo-americano che rappresenta gli USA, e Ivan Drago (Dolph Lundgren), il pugile russo che rappresenta l'Unione Sovietica.
Il film venne girato durante gli anni dell'escalation statunitense di pressioni militari e finanziarie contro l'Unione Sovietica, nazione che l'allora presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan definì con l'espressione Impero del Male,. Il film detiene il record per quanto riguarda il maggior incasso nella storia del cinema per un film sportivo: questo quarto capitolo della saga pugilistica incassò più di 300 milioni di dollari in tutto il mondo. Nella stessa stagione uscì il primo sequel dedicato al reduce John Rambo: Rambo II: la vendetta di George Pan Cosmatos. Girato in pieno periodo reaganiano, il film si colloca in una fase in cui l'industria del cinema americano si imbatte in dibattiti socio-psico-politici, accuse di fascismo e interpretazioni storiche, secondo cui, come scrive Jean-Michel Valantin nel suo libro Hollywood, il pentagono e Washington, «il personaggio di Stallone può servire per rilanciare la sinergia tra l’apparato di sicurezza nazionale e Hollywood, riconciliati nell’offensiva contro la minaccia comune dell'impero del male sovietico.»

Nel 1986, dopo aver rifiutato di lavorare in due produzioni come Beverly Hills Cop e Die Hard recitò in Cobra, dove è il cupo agente di polizia Marion Cobretti.
Nel 1987 è il camionista Lincoln Hawks in Over the top, sotto la regia di Menahem Golan, mentre nell'anno successivo uscì Rambo III: a differenza del secondo Rambo, il terzo viene accolto con minor entusiasmo e il film stesso fu duramente criticato.
Nel 1989 Stallone ci riprova con il genere poliziesco, recitando nella pellicola Tango & Cash, dove è in coppia con Kurt Russell. L'accoppiata tra i due attori entrambi celebri (Kurt Russell è famoso al grande pubblico per l'interpretazione di Jena Plissken, personaggio principale della pellicola diretta dal regista John Carpenter 1997: fuga da New York), permise al film di avere un ottimo risultato commerciale. Ormai standardizzato in ruoli d'azione, Stallone è di nuovo un italoamericano, Frank Leone, in Sorvegliato speciale.
Il 1990 è l'anno di Rocky V, con il ritorno alla regia di John G. Avildsen, dopo le tre successive pellicole dirette da Stallone. Per la prima volta dall'inizio della serie, il protagonista non sale sul ring, ma decide di allenare un giovane di belle speranze. Stufo dei ruoli eccessivamente d'azione, legati troppo ai suoi storici personaggi, decide di darsi alla commedia. Nel 1991 John Landis lo dirige in Oscar - Un fidanzato per due figlie, assieme a Ornella Muti. Poi è la volta, l'anno seguente, della pellicola Fermati, o mamma spara, di Roger Spottiswoode.


Nel 1992, nonostante la sua carriera subisca ormai più bassi che alti, l'Académie des arts et techniques du cinéma gli rende omaggio assegnandogli il Premio César onorario. Accortosi di non avere lo stesso successo del Sylvester Stallone "action man", decide di tornare al suo genere. Nel 1993 esce il film avventuroso Cliffhanger, dove è un operatore di soccorso, costretto suo malgrado a fare da guida ad alcuni criminali di fama internazionale. Il film, diretto da Renny Harlin e co-sceneggiato da Stallone, riceve tre nomination agli Oscar come miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali, con un buon successo commerciale, incassando 255 milioni di dollari, considerando i 65 spesi per produrlo.
Nella stessa stagione recita nel futuristico Demolition Man di Marco Brambilla e quindi è ne Lo specialista di Luis Llosa: oltre al suo genere ormai consolidato, per la prima volta nella sua carriera (escludendo il film porno The italian stallion) Stallone partecipa a scene "hot" (con l'attrice Sharon Stone).
Nel 1995 viene diretto da Richard Donner nel thriller Assassins, con Antonio Banderas e Julianne Moore: nel film il suo personaggio è un killer professionista, Robert Rath, ormai maturo e forse pentito o comunque stanco del suo mestiere. In seguito interpretò il Giudice Dredd nel fumettistico Dredd - La legge sono io, di Danny Cannon mentre l'anno successivo nel claustrofobico e catastrofico Daylight - Trappola nel tunnel, diretto da Rob Cohen (girato negli studi di Cinecittà a Roma).
Sentendosi ancora una volta troppo legato ai suoi personaggi stereotipati, che negli ultimi tempi non riescono

più a dargli quelle soddisfazioni artistiche che l'attore cerca, decide di tornare alle origini. Nel 1997 è protagonista nel poliziesco Cop Land, pellicola diretta dal regista James Mangold. Stallone, aumentato di 18 kilogrammi di massa grassa per esigenze di copione, interpreta la parte di Freddy Heflin, sceriffo di un distretto di New York. Il suo è un personaggio debole e bistrattato da tutti. L'interpretazione trattenuta e volutamente sotto le righe di Stallone è apprezzata dalla critica e rimane come una tra le più intense della sua ormai lunga carriera.
Dopo l'esperienza avuta con Cop Land, accettato positivamente dalla critica, il nuovo millennio segna il ritorno di Stallone ai cosiddetti blockbuster.
Nel 2000 recitò al fianco di Michael Caine e Mickey Rourke in La vendetta di Carter, remake del Get Carter realizzato nel 1972, dove l'attore inglese, Caine, interpretò la parte del protagonista, Jack Carter: pellicola dedicata alla vendetta, con uno Stallone cupo e deciso, diretto da un regista che ama i videoclip. L'anno seguente, nel 2001, ricollaborò col regista finlandese Renny Harlin in Driven: pellicola co-prodotta e sceneggiata da lui stesso, ambientata nel mondo della Formula Cart (attuale Champ Car), senza però ottenere lo stesso successo commerciale del precedente Cliffhanger, considerando che ebbe dei costi molto elevati, 94 milioni di dollari a fronte dei poco più di 54 milioni di dollari incassati.
Nello stesso anno recitò in un genere completamente nuovo per lui, il thriller, nel film D-Tox, di Jim Gillespie. L’attore interpretò un agente dell’FBI, Jack Malloy, sconvolto dalla morte della sua fidanzata e di un suo

collega uccisi da un poliziotto maniaco. Mandato in uno sperduto centro di disintossicazione per agenti di polizia, visto che trova nel bere l’unico metodo di rifugio psicologico, si ritrova a dover fronteggiare un assassino che si nasconde tra i pazienti della clinica.
Nel 2002 fu tra i protagonisti della commedia Vendicando Angelo - Avenging Angelo, film diretto da
 Martin Burke, dove recitò accanto a Madeleine Stowe, Anthony Quinn e l’attore italiano Raoul Bova. Per l'attore di origini messicane Anthony Quinn fu la sua ultima apparizione cinematografica: morì poco prima del rilascio della pellicola per una crisi respiratoria causata da un cancro alla gola.Nel 2003 recitò nella pellicola Shade - Carta vincente, diretto da Damian Nieman. La trama di questo film gira attorno al gioco d'azzardo e sulle pesanti somme di denaro scommese nell mondo del poker: tra imbrogli, truffe e abilità del mondo delle carte: nel cast assieme a Stallone troviamo Melanie Griffith, Gabriel Byrne e Thandie Newton.
All'inizio del 2000 a Stallone viene conferito il premio di Razzie Award come peggior attore del XX secolo,

essendo stato negli anni l'attore maschile (divide questi "meriti" con Madonna per quello che riguarda le attrici) ad averne ricevuti di più. Dopo qualche anno di silenzio cinematografico, tranne qualche piccola partecipazione come un cameo in Taxxi 3 e una piccola parte in Missione 3D - Game Over del regista Robert Rodriguez, Stallone decise di investire nella televisione acquistando i diritti del reality The Contender, in onda nel 2005 su NBC, per poi condurlo assieme all'ex pugile Sugar Ray Leonard.
Non senza difficoltà legate dal fatto che le case di produzione non credono più nelle sue capacità, e neanche che quei personaggi possano ancora interessare al pubblico ormai di un'altra generazione, decise di rimettersi in gioco, riutilizzando proprio quelle icone che tanto l'hanno reso famoso: Rocky e Rambo.
Nel 2006 co-scrisse, diresse e naturalmente interpretò Rocky Balboa, la sesta e definitiva pellicola della celebre saga dedicata allo "Stallone italiano". Nel 1990 dopo aver interpretato per la quinta volta la parte di Rocky, Stallone chiuse alla possibilità di fare negli anni a venire un ulteriore sequel. Quella pellicola fu scritta e girata come episodio finale della saga, ma poi con il passare degli anni si rese conto che Rocky V non solo l'aveva estremamente deluso, ma il finale stesso (tra l'altro lo script originale prevedeva la morte del protagonista) non poteva essere quello definitivo. Nel cast, per la prima volta dopo le precedenti cinque pellicole, non compare Talia Shire, l'attrice che ha interpretato Adriana, la storica compagna del protagonista.

Il 16 febbraio 2007 Stallone, in Australia per promuovere Rocky Balboa, fu fermato dai funzionari doganali all'aeroporto di Sydney. L'attore fu trovato in possesso di grandi quantità di anabolizzanti: 4 fiale di testosterone e 48 di Somatotropina, noto anche col nome GH (Growth Hormone), cioè Ormone della Crescita. I rappresentanti della legge australiana non esitarono ad indagare sull'attore statunitense. Incriminato con l'accusa di importazione illegale di sostanze proibite, finì sotto processo dove Stallone riconobbe la sua colpevolezza per uso di sostanze dopanti, sostenendo che sono composti da lui utilizzati durante la sua oltre trentennale carriera di attore.
A poco più di un anno di distanza dal ritrovamento delle fiale di steroidi anabolizzanti, Sylvester Stallone, impegnato a promuovere il suo ultimo Rambo, uscì allo scoperto difendendo l'uso da parte sua di queste sostanze: « L'ormone delle crescita non è niente. Chiunque lo chiami steroide è assolutamente male informato. Chiunque abbia superato i quarant'anni, se è saggio, dovrebbe informarsi sul suo uso perché è realmente in grado di migliorare la qualità della vita. Ascoltate le mie parole: tra dieci anni l'ormone della crescita sarà un medicinale da banco. »

Il 22 febbraio 2008 è uscito nelle sale italiane il quarto capitolo della saga dell'ex Berretto verde, John Rambo, da lui co-scritto, diretto e interpretato. Nel quarto capitolo della fortunata serie, ambientato in Birmania, sono evidenziati i soprusi svolti dal regime militare Birmano nei confronti di un gruppo etnico locale, i Cariani.
Intervistato negli anni novanta più volte sulla possibilità di un nuovo capitolo sull'ex soldato, Stallone si disse scettico per una continuazione della saga di Rambo. Il motivo per cui il quarto Rambo è stato invece realizzato, secondo alcune fonti, riguarda proprio il fatto che Stallone in questi ultimi anni abbia subito un notevole calo di popolarità e che egli, per recuperarla, abbia deciso di fare di nuovo leva, oltre che a Rocky, anche sull'altro personaggio che gli diede in passato grande popolarità, a costo di dover essere lui stesso ad impegnarsi per la co-sceneggiatura e la regia. Il progetto, pensato a partire dal 2002, prese vita nel 2007: le riprese della pellicola iniziarono ufficialmente il 23 febbraio e terminarono il 10 giugno dello stesso anno; furono effettuate in Messico, Thailandia e Stati Uniti.
Con un budget di 82 milioni di dollari[41], nel 2009 a Rio de Janeiro in Brasile Stallone iniziò le riprese di I mercenari - The Expendables, in cui riveste il triplice ruolo di regista, co-sceneggiatore e attore.
Stallone interpreta il ruolo di Barney Ross, a capo di una gang internazionale di mercenari arruolati per rovesciare un dittatore del Sud America, il generale Garza. Al film partecipano attori noti al pubblico, come

Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Mickey Rourke e Eric Roberts. Inoltre ci saranno alcuni cameo come gli amici Arnold Schwarzenegger e Bruce Willis. Durante le riprese della pellicola, in una scena di combattimento con l'attore ed ex wrestler Steve Austin, Stallone ha avuto un incidente che gli è costato la rottura di una delle sette vertebre cervicali. Trasportato urgentemente in ospedale, gli è stata inserita una piastra metallica al collo. Questa pellicola segnerà l'ultima interpretazione dell'attrice Brittany Murphy, morta a Los Angeles il 20 dicembre 2009, causa un arresto cardiaco.
Nel corso della sua carriera Stallone rifiutò molti progetti, molti dei quali di personaggi noti come, oltre a quelli già menzionati:
Stallone nel 2009Superman - personaggio della serie omonima di film interpretato poi da Christopher Reeve.
Jack T. Colton - personaggio del film All'inseguimento della pietra verde di Robert Zemeckis, interpretato poi da Michael Douglas. Stallone rifiutò questo ruolo per la concomitanza delle riprese di Nick lo scatenato.
Dixie Dwyer - personaggio del film Cotton Club interpretato poi da Richard Gere.
Julian Kay - protagonista del film American Gigolò, parte data poi a Richard Gere.
Zack Mayo - protagonista del film Ufficiale e gentiluomo, parte poi andata a Richard Gere.
Edward Lewis - protagonista del film Pretty Woman, interpretato poi da Richard Gere.
Capitano John Book - personaggio del film Witness - Il testimone, interpretato poi da Harrison Ford.
Colonnello Terry L. Childers - personaggio del film Regole d'onore interpretato poi da Samuel L. Jackson.
Avrebbe dovuto recitare col suo amico Arnold Schwarzenegger nel film Face/Off - Due facce di un assassino, ruoli poi andati a John Travolta e Nicolas Cage.
Frank Sullivan - personaggio del film Frequency - Il futuro è in ascolto interpretato poi da Dennis Quaid.
Danny Roman - personaggio del film Il negoziatore interpretato poi da Samuel L. Jackson.
Mr. Freeze/Victor Fries - personaggi del film Batman & Robin, interpretati poi da Arnold Schwarzenegger
Agente Ecks - personaggio del film Ballistic interpretato poi da Antonio Banderas.
T-800 - protagonista del film Terminator, interpretato poi da Arnold Schwarzenegger.
Nick Curran - personaggio del film Basic Instinct, ruolo rifiutato andato poi a Michael Douglas.
Arthur Bach - protagonista del film Arturo, interpretato poi da Dudley Moore.[71]
Bellocq - personaggio del film Pretty Baby, andato poi a Keith Carradine.
Quentin Tarantino gli offrì un ruolo in tre suoi film: Bastardi senza gloria, Pulp Fiction e Grindhouse - A prova di morte, ma Stallone rifiutò per impegni già presi per altre pellicole. Nel film Grindhouse - A prova di morte avrebbe dovuto interpretare Stuntman Mike, ruolo dato poi a Kurt Russell. Nel film Pulp Fiction avrebbe dovuto interpretare Butch Coolidge, ruolo dato poi a Bruce Willis. Mentre per Bastardi senza gloria il ruolo offerto a Stallone non è mai stato reso noto.
Di  film Sylvester Stallone ne ha girati tanti e i più importanti sono stati citati nella biografia.

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