giovedì 30 dicembre 2010
Tommy Lee Jones Dark Man in Black
Tommy Lee Jones (San Saba, 15 settembre 1946) m. 1,84 è un attore e regista statunitense.
In una sola parola: sorprendente. All'avvenenza, l'attore e regista Tommy Lee Jones unisce anche una riconosciuta bravura, già dimostrata in ruoli da duro come quello dell'agente federale K a caccia di extra-terrestri ne Men in Black. Scuro e tenebroso, è perfetto per ruoli di poliziotto e in action movie, tanto da essere considerato una piccola polverosa icona trendy. Ma le sue sorprese non sono finite certo nella sua recitazione, infatti, quando si è dedicato alla regia è stato capace di firmare un western politico, a tratti picaresco, ricco di significati, dimostrando la più che ottima conoscenza del solido linguaggio classico alla Hollywood. Una sicurezza con la macchina da presa che è riuscita, fra realismo e allegoria, a rendere la sua direzione artistica limpida e distesa. Coglie all'improvviso lo spettatore dando vita a una piccola folla di personaggi che si alternano fra toni cupi e momenti comici, fra estrema violenza e un dolce abbandono verso la vita. Temutissimo a Hollywood per il suo carattere iracondo e la sua tenacia (che salta fuori soprattutto quando contratta i suoi compensi), è dotato di un umorismo macabro che lo accomuna ad altri grandissimi
registi come John Hudson, Sam Peckinpah e uno dei suoi migliori amici, Clint Eastwood. Cugino del famoso cantante country Boxcar Willie e figlio di una coppia infelice, suo padre era un operaio in una piattaforma petrolifera, mentre la madre era un'ufficiale di polizia, vive un'infanzia difficilissima, assistendo impotente alle sfuriate dei due che poi arriveranno al divorzio. Il football sembra la sua unica via di fuga dalle brutture del mondo, nonché la sua salvezza. Vinta una borsa di studio alla St Mark Scool of Texas nel 1965, si trasferisce velocemente a Dallas, dove comincia anche a recitare, scoprendo la magia del teatro. Il campione si fa attore, ma al mondo non interessa che lui sappia decantare Shakespeare, preferisce vederlo in campo con la palla ovale in mano. Vince una borsa di studio ad Harvard, nel 1969, così si trasferisce nel college più prestigioso d'America, dividendo la sua stanza con il futuro premio Nobel Al Gore. Sempre più interessato al teatro, affina le sue capacità di rappresentazione in alcune produzioni scolastiche, sognando sempre e comunque di giocare come professionista e, magari, di essere ingaggiato dai Dallas Cowboys. Ma il destino ha per lui una brusca sorpresa: a causa della sua costituzione fisica troppo magrolina, verrà scartato alle selezioni per la squadra. Deluso, si butta nello studio con una laurea con lode in letteratura inglese e nel teatro. Una volta uscito dal college, si trasferisce a
Tommy Lee Jones in una scena de The River Rat
New York, dove in pochi giorni, ottiene un primo ruolo a Broadway in "A Patriot for Me". Diventato grande amico dell'attore Gary Busey e del cantante country Willie Nelson, debutta cinematograficamente nel film romantico di Arthur Hiller Love Story (1970) con Ali MacGraw, Ryan O'Neal e Ray Milland, indi recita in Life Study (1973) di Michael Nebbia, Eliza's Horoscope (1975) di Gordon Sheppard e Jackson Country Jail - Eccesso di difesa (1976) di Michael Miller, pur preferendo sempre recitare a teatro ne "Fortune and Men's Eyes" (1969), "Four on a Garden" (1971), "Blue Boys" (1972) e "Ulysses in Nighttown" (1974). Nel contempo, comincia anche a muovere i suoi primi passi televisivi apparendo nella soap opera One Life to Live - Una vita da vivere (1971-1979), ma anche in telefilm come Smash-Up on Interstate 5 (1976) The Amazing Howard Hughes (1977) e serie TV come Barnaby Jones (1975), Baretta, Family - In casa Lawrence, Charlie's Angels (1976) e Rolling Thunder (1977). Nel 1971, sposa l'assistente del suono Kate Lardner, nipote dello sceneggiatore Ring Lardner. Con lei e con i due figli della donna avuti da un precedente matrimonio, si
Tommy Lee Jones accanto a Sissy Spacek nel film La ragazza di Nashville
trasferisce a Los Angeles, dove stringe amicizia con il mitico Robert Duvall che ritroverà sul set di Betsy (1978) diretto da Daniel Petrie con Laurence Olivier, Katharine Ross e Jane Alexander. Nel 1978, recita accanto a Faye Dunaway, Brad Dourif, René Auberjonois e Raùl Julià ne Eyes of Laura Mars - Gli occhi di Laura Mars di Irvin Kershner, poi viene preso in considerazione da John Carpenter come protagonista di "1997: Fuga da New York" (1981), ma la produzione spinge perché si scelga Kurt Russell. Divorzia dalla prima moglie per sposare la fotografa Kimberlea Gayle Cloughley dalla quale avrà ben due figli: l'attore Austin Leonard Jones e Victoria Kafka Jones. Con l'arrivo degli Anni Ottanta, arrivano anche i primi riconoscimenti, come la nomination ai Golden Globe come miglior attore in una commedia accanto a Sissy Spacek per Coal Miner's Daughter - La ragazza di Nashville (1980) di Michael Apted. Gira alcuni film mediocri come Back Roads (1981) di Martin Ritt, Nate and Hayes (1983), The River Rat - Topo di fiume (1984) e The Big Town - Braccio vincente (1987) accanto a Diane Lane e Matt Dillon. Interpreta gli agenti della CIA, prima Sam Quint che lavora per il governo statunitense nel recupero di una musicassetta
Tommy Lee Jones Young
che contiene informazioni vitali in Black Moon Rising - Il giorno della luna nera (1986) di Harley Cokliss accanto a Linda Hamilton e Robert Vaughn e quindi Steve Daley che viene avvicinato, offrendogli la sua collaborazione dalla spia Yuri Nosenko, Kgb - The Secret-L'ultima spia (1986) di Mick Jackson con Ed Lauter. Dopo i film televisivi Rainmaker e The Executioner's Song-L'esecuzione - La ballata della sedia elettrica (1982), Cat on a Hot Tin Roof - La gatta sul tetto che scotta (1985), The Park is Mine (1986) The Secrets - L'ultima spia (1986) Broken Vows (1987) Stanger on My Land e Gotham - I gioielli del fantasma (1988) e la serie Tv Hallmark Hall of Fame (1988) sarà accanto a Melanie Griffith, Sting e Sean Bean in Stormy Monday (1988) un interessante debutto alla regia per Mike Figgis, jazzista in gioventù, che è anche l'autore delle musiche, in un film nero dove contano l'atmosfera e i personaggi più che la vicenda, la regia più che la sconnessa sceneggiatura. Splendida la fotografia di Roger Deakind e un bel quartetto di attori tra cui spicca il nostro Tommy. Con Gene Hackman e Joanna Cassidy in un thriller politico con intrigo di spionaggio internazionale in Uccidete la colomba bianca (1989). Il nuovo decennio, gli porta altre candidatura, come quella di miglior attore non protagonista per la miniserie TV Lonesome Dove - La colomba solitaria (1989), nella quale ha recitato con l'amico Duvall oltre che a Danny Glover, Diane Lane,
Tommy Lee Jones in una scena del film Apache-Pioggia di fuoco
Anjelica Huston, Chris Cooper, Robert Urich e Frederic Forrest, ma solo dopo il war movie diretto da David Greene e basato sul collaudo di un nuovo elicottero da combattimento, di nome Fire Birds - Apache-Pioggia di fuoco (1990) con Nicolas Cage e Sean Young, e soprattutto l'incontro con un altro grande amico molto rilevante nella sua carriera, il regista Oliver Stone, sembra che la carriera di Jones abbia la svolta decisiva verso la popolarità mondiale. Stone infatti lo dirigerà ne JFK - Un caso ancora aperto (1991) pellicola contraria alla conclusione cui nel 1964 arrivò la Commissione Warren (Lee Harvey Oswald esecutore unico) la cui tesi è insostenibile come sostiene Stone, basandosi sul libro "Il complotto che uccise Kennedy", arrivando a implicare le responsabilità, almeno indirette, del governo e della CIA. Kennedy fu eliminato perché voleva sganciare gli Stati Uniti dalla guerra del Vietnam con gravi danni alle industrie nazionali che dall'economia di guerra traevano immensi benefici. Con un cast di 124 attori tra cui Kevin Bacon, Jack Lemmon, Kevin Costner, Donald Sutherland, Sissy Spacek, Gary Oldman, Joe Pesci, Tomas Milian e Walter Matthau, Jones ha avuto il merito di guadagnarsi una candidatura all'Oscar e al BAFTA come miglior attore non protagonista. Stone, entusiasta della caratterizzazione di Jones, lo imporrà poi ne Heaven & Earth - Tra cielo e terra (1993) e lo scandaloso e iper-violento tratto da un soggetto di Quentin Tarantino Assassini nati - Natural Born Killers (1994) con Juliette Lewis, Woody Harrelson, Robert Downey Jr e Tom Sizemore. Nel 1992 è accanto a Steven Seagal, Gary Busey e Colm Meaney nella pellicola d'evasione realizzata con buona professionalità da Andrew Davis Under Siege - Trappola in alto mare. In seguito al dramma familiare House of Cards - La voce del silenzio (1993), con Kathleen Turner, riesce finalmente a stringere nelle sue mani un Oscar (quello come miglior attore non protagonista
Tommy Lee Jones in un fotogramma de Il fuggitivo
soffiatoio via ad eccellenti interpretazioni come quella di Ralph Fiennes per "Schinler's List", Pete Postlethwaite per "Nel nome del padre", Leonardo DiCaprio per "Buon compleanno, Mr Grape" e John Malkovich per "Nel centro del mirino") grazie al suo ruolo di agente federale astuto e instancabile nella pellicola con The Fugitive - Il fuggitivo (1993). In questo thriller d'inseguimento avvincente e ben costruito gli è accanto Harrison Ford, Tommy Lee Jones emerge caparbio, inflessibile e soprattutto onesto. Una sorta di Humphrey Bogart che agisce legalmente e che merita, pertanto, anche un Golden Globe e l'ennesima nomination al BAFTA. E' accanto a Kathleen Turner nel dramma psico-familiare House of Card - La voce del silenzio (1993) di Michael Lessac, in seguito Blue Sky (1994) girato nel 1990 con la regia di Tony Richardson che l'anno dopo morì per complicazioni di Aids, rimase in magazzino per tre anni e valse a Jessica Lange un Oscar, e il film biopic sulla vita del campione di baseball Ty Cobb (1994) di Ron Shelton, dopo affronterà soprattutto pellicole d'azione, partendo dal ruolo di terrorista esaltato e bombarolo dell'IRA in Blown Away - Follia esplosiva (1994) con Jeff Bridges, il padre Lloyd e Forest Whitaker, ma muoverà il suo primo inedito (almeno per noi) passo nella regia e nella sceneggiatura con il film tv The Good Old Boys (1995) dove dirigerà Frances McDormand, Sam Shepard, Sissy Spacek e Matt Damon in un western texano ad
Tommy Lee Jones è con Will Smith in una scena del film MIB - Men in Black
alto tasso di avventure. Tornato alla recitazione, affianca Susan Sarandon e Antony La Paglia in un film tratto dal romanzo di John Grisham, ennesimo legal-thriller ennesima pellicola retorica e indigeribile ne The Client - Il cliente (1994) di Joel Schumacher e Jim Carrey, Val Kilmer, Nicole Kidman e Drew Barrimore in Batman Forever (1995), ma i film per i quali maggiormente lo si riconosce, anche fra un pubblico più giovane, sono i due capitoli di MIB - Men in Black (1997) e Men in Black II (2002), diretti da Barry Sonnenfeld e con Will Smith al suo fianco. Nelle divertenti pellicole fantascientifiche, Tommy Lee Jones interpreta l'agente K, appartenente a una sezione speciale per il controllo dell'immigrazione aliena sulla Terra, che fra repellenze e situazioni buffe, si trova a scontrarsi prima contro un vermone gigante e poi contro una sexy aliena, dimostrando che nella carriera di Jones nulla è preso sul serio. Nello stesso anno interpreta il pessimo e frastornante film catastrofico Volcano - Vulcano-Los Angeles 1997 (1997) di Mike Jackson con Don
Tommy Lee Jones accanto a Gardner, Sutherland e Eaststwood in Space Cowboy
Cheadle e Keith David. Presta la voce al maggiore Chip Hazard nel film fantastico d'azione Small Soldiers (1998) e ritorna nei panni dell'agente federale Samuel Gerard, antagonista di Harrison Ford in Il fuggitivo (1993), con la sua squadra all'inseguimento di un detenuto-innocente di colore (Wesley Snipes) in U.S. Marshals - Caccia senza tregua (1998) di Stuart Baird con Robert Downey Jr, Joe Pantoliano e Irène Jacob, e nel thriller d'azione convenzionale, Doble Jeopardy - Colpevole d'innocenza (1999) di Bruce Beresford con AShley Judd e Bruce Greenwood, incentrato su un cavillo del sistema legislativo americano: non si può essere processati due volte per lo stesso reato.Nel Duemila, recita ne Rules of Engagement - Regole d'onore (2000) con Samuel L. Jackson, Ben Kingsley, Guy Pearce, Anne Archer e Bruce Greenwood; pellicola criticata per i forti connotati antiarabi e islamofobici e descritto come film spudoratamente razzista che propone gli arabi come dei cattivi da cartoni animati e in Space Cowboys (2000) di e con Clint Eastwood, Donald Sutherland, James Gardner, nel quale film il settantenne regista-produttore C. Eastwood pilota ammirevolmente un altro film con l'abituale "understatement", mescolando con
Tommy Lee Jones in una scena tratta dal film The Missing
sapiente leggerezza i toni, dall'umoristico al drammatico. A ridosso di una breve relazione con la modella Lisa Taylor, sposa l'operatrice di camera Dawn Jones nel 2001, e nel 2003 è protagonista di The Missing di Ron Howard con Cate Blanchett, Aaron Eckart e Val Kilmer. Ron Howard si lascia tentare dal western o, meglio , da quel filone del genere che vede come protagonisti dei bianchi integrati nelle comunità dei nativi. Lo fa con Tommy Lee Jones sempre più istrionico e una filosofia di fondo: chi ha scelto la diversità può essere compreso solo se aiuta a combattere i diversi come lui che sono "cattivi". Di The Hunted - La preda con Benicio del Toro e Connie Nielsen, con l’impostazione del racconto è che manichea, ma serve al regista per dimostrare che la presa di coscienza (da parte di chi ha subìto o ha partecipato ad una guerra)
Tommy Lee Jones è il regista de Le tre sepolture con il fotografo Chris Menges
necessariamente porta alla perdita di lucidità e di equilibrio, alla pazzia, appunto. Dopo una pellicola non troppo entusiasmante Man of the House - L'uomo di casa (2005) di Stephen Herek con Anne Aecher, torna regista (ma questa volta anche protagonista) della pellicola drammatica The Tree Burials of Melquiades Estrada - Le tre sepolture (2006) con Barry Pepper. Indossati i panni del cowboy urbano Pete che, scoperto il brutale omicidio del suo migliore amico messicano, decide di farsi giustizia da solo, offre al mondo intero una grande e positiva sorpresa dirigendo una sorta di western alla Peckinpach e vincendo la Palma d'Oro come miglior attore al Festival di Cannes. Comincia proprio qui la carriera di qualità di Jones che passa dall'ultima regia di Robert Altman nella storia di una piccola stazione radio del Minnesota A Prairie Home Companion - Radio America (2006) con Woody Harrelson, Kevin Kline, Virginia Madsen, John C. Reilly e Meryl Streep a In the Valley of Elah - Nella valle di Elah (2007) dove l'antimilitarismo di Paul Haggis tocca le corde dell'attualità più scottante e non può che suscitare l'applauso delle platee di ogni latitudine, con Susan
Tommy Lee Jones nella scena finale del film No Country for Old Men
Sarandon, Charlize Theron e James Franco, fino ad approdare al film dei fratelli Coen che riescono ancora a fare un cinema di qualità, spettacolare ma al contempo profondamente morale con No Country for Old Men - Non è un paese per vecchi (2007) con la magistrale interpretazione di Javier Bardem e di Josh Brolin, Woody Harrelson e Kelly MacDonald e a Bertrand Tavernier in In the Electric Mist - L'occhio del ciclone (2008) con Mary Steenburger, John Goodman e un grande Tommy Lee Jones in una detection tra presente e passato. Partecipa nello stesso anno in un film documentario di una particolare match di football fra le squadra dell'università di Harvard e quella di Yale Harvard Beats Yale 29-29 e nel 2010 in The Company Men di John Wells con Ben Affleck, Kevin Costner e Chris Cooper che è un viaggio purtroppo familiare intrapreso nella recessione economica di oggi: quella che metterà alla prova l'amicizia, lealtà e i legami familiari.
Tommy Lee Jones è con Charlize Theron in una scena de In the Valley of Elan
In post-production per Tommy Lee Jones vi sono per il 2011 Capitan America: The First Avenger di Joe Johnston nei panni del col. Chester Phillips con accanto Samuel L. Jackson, Chris Evans, Hugo Weaving e Stanley Tucci dove finalmente il primo e più noto supereroe dei fumetti trova finalmente un suo film e per il 2012 per completare la trilogia di Barry Sonnenfeld si inizierà a breve il primo ciak de Men in Black III, scritto da Ethan Coen con Will Smith, Josh Brolin, Alec Baldwin e Rip Torn.
Più che come caratterista di duri, ci piace ricordarlo per la sua opera prima cinematografica e quindi anche come un possibile nipote di John Wayne, un cowboy dell'ultima generazione che staziona a cavallo sopra le rimpiante pietre miliari della settima arte e che, con grinta e versatilità, guarda a Hollywood come a una sudicia e pietrosa vallata.
tratto da Mymovies e Wikipedia
rivisitato da frabel
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento