giovedì 18 novembre 2010

Bruce Willis il testoterone








Walter Bruce Willis (Idar-Oberstein, 19 marzo 1955) m 1,82 è un attore, produttore cinematografico e musicista statunitense.
Bruce Willis è l'imperatore del testosterone Made in Usa. Padrone di un genere che ha oscillato fra gli action-movie e la commedia, è in grado di passare da scene con picchi di erotismo leggero a tocchi di comicità esilarante. E dire che la sua carriera iniziò a teatro con drammi serissimi. È un omaggio umano al cinema commerciale di Hollywood, senza ombra di dubbio, ma nonostante questo è considerato uno dei numi tutelari che tutti gli attori con muscoli e mascolinità dovrebbero pregare, Vin Diesel su tutti! Famoso. Anzi, incredibilmente famoso!








Figlio di un meccanico e di una casalinga, fratello del produttore Dave Willis Bruce Willis è nato in una base militare della Germania dell'Ovest, ma cresciuto a Penns Grove, nel New Jersey, dove suo padre aveva trovato lavoro in un cantiere navale. Lì studia, prima di partire per New York per diventare attore, diventando persino presidente del concilio studentesco. Comincia a recitare per sconfiggere la balbuzie, stanco ormai del soprannome affibbiatogli da amici e parenti "Buck Buck", poi si iscrive alla Montclair State University (che lascerà), mettendosi in luce in produzioni teatrali come "La gatta sul tetto che scotta" di Tennessee Williams, facendo sempre più spesso la spola con New York per partecipare ad alcune audizioni off-Broadway. Dopo esseri accasato nel quartiere di Hell's Kitchen, a Manhattan, cerca di seguire il suo sogno di gloria, sbancando il lunario come: autotrasportatore per l'industria Du Pont, barista al Cafè Central di Manhattan, addetto alle pubbliche relazioni per le distillerie Seagram (dalle quali viene licenziato per guida in stato di ebbrezza) e infine come barman al Kamikaze Club di New York City, assieme alla sua ragazza e convivente di allora, l'attrice Linda Fiorentino.








Studia con Stella Adler e per tre anni intensi lavora nei teatri della Grande Mela, poi finalmente riesce a ottenere qualche piccola particina. Appare come comparsa ne Delitti inutili (1980) di Brian G. Hutton che è da considerarsi il suo debutto nel mondo del cinema. Sul set vede Faye Dunaway, ma soprattutto Frank Sinatra e ne rimane estasiato. Due anni più tardi, compare ne Il verdetto (1982) di Sidney Lumet e, dopo essere apparso in alcuni telefilm come Miami Vice e Ai confini della realtà, rimpiazza Ed Harris nello spettacolo off-Broadway di Sam Shepard "Fool For Love" (1984) che lo lancerà dritto dritto a Los Angeles, notato da Robert Butler che lo dirigerà nel telefilm Moonlighting accanto a Cybill Shepherd. Inaspettatamente, il serial gli porterà Golden Globe ed Emmy per l'interpretazione di un detective leggermente sopra le righe.





                  Bruce Willis è anche ottimo musicista che suona con i Loose Goose



Diventato una celebrità, sposa l'attrice Demi Moore in un hotel di Las Vegas. Da lei, avrà 3 figli, tutti attori: Rumer, Scout LaRue e Tallulah Belle Willis. Grande appassionato di rhythm & blues, suona l'armonica nei Loose Goose, e pubblicherà, nel 1987, un album dal titolo "The return of Bruno", dove rivisita illustri canzoni della black music come "Respect Yourself" (che gli frutterà il quinto posto nella classifica americana dei singoli), "Under the Boardwalk" e "Flirtino with disastre", ma anche famosi brani famosi del rock'n'roll come "Young Blood". L'esperienza fu così esaltante che nel 1989, pubblica anche un secondo disco "If It Don't Kill You, It Just Makes You Stronger".





                               Bruce Willis è il poliziotto John McClaine nella tetralogia Die Hard



Stranamente, la figura mascolina di Bruce Willis, all'inizio della sua carriera non si mette in luce per i muscoli e i bicipiti, ma per quella venatura ironica che piace tanto a Blake Edwards che in effetti lo dirigerà per ben due volte: la prima in un film che sviluppa in chiave farsesca il tema dell'alcool per arrivare a una morale edonistica: vivere è lasciarsi vivere ne Appuntamento al buio (1987) con Kim Basinger e la seconda in un film più nostalgico che critico, che è un altro frutto della contaminazione dei generi: giallo, (melo)dramma sociale, commedia Sunset - Intrigo a Hollywood (1988) con James Gardner e Malcolm McDowell. Solo dopo queste due pellicole venne scelto per il ruolo di John McClane nella serie di pellicole Die Hard: Die Hard - Trappola di cristallo (1988) di John McTiernan,  Die Hard 2 - 8 minuti per morire (1990) di Renny Harlin, Die Hard - Duri a morire (1995) Die Hard - Vivere o morire (2007) che lo vedranno protagonista assieme ad attori come Alan Rickman, Bonnie Bedelia, William Atherton, Samuel L. Jackson, Jeremy Irons, Timothy Olyphant e Franco Nero.





                                 Bruce Willis e Damon Wayans nella locandina de The Last Boy Scout 



Dopo aver doppiato il piccolo Mikey di Senti chi parla, passa a pellicole drammatiche, meritandosi una nomination ai Golden Globe come miglior attore non protagonista per Vietnam - Verità da ricercare (1989) di Norman Jewison. Rifiuterà invece il ruolo di Sam Wheat ne Ghost (1990), accanto alla moglie, perché non voleva un ruolo di fantasma nella sua carriera (stranamente però accettò quello de Il sesto senso nel 1999). Diretto poi da Brian De Palma in un film, dove il suo citazionismone non si combina con le forme e i contenuti del racconto (tratto dal romanzo di Tom Wolfe), in un duplice fiasco di critica e di pubblico, ma con uno strepitoso piano-sequenza in apertura, Il falò delle vanità (1990) con Melanie Griffith, Tom Hanks, Morgan Freeman e Saul Rubinek, si darà perfino alla scrittura, sceneggiando il pessimo Hudson Hawk - Il mago del furto (1990) che verrà portato sul grande schermo da Michael Lehmann: la storia di una sorta di Lupin americano che con ironie e fughe spettacolari, ne combina di cotte e di crude. Tornato al genere action con forse il miglior film di Tony Scott ne The Last Boy Scout - L'ultimo boy scout - Missione sopravvivere (1991), con Damon Wayans e  Halle Berry, un omaggio al noir anni '40 e '50 con violenza corretta dall'umorismo a suon di battute spiritose che funziona.





                 Bruce Willis con Meryl Streep e Goldie Hawn in una scena de La morte ti fa bella



Attraverserà la commedia di Robert Benton Billy Bathgate - A scuola di gangster (1991) dal romanzo di Edgard L. Doctorow, un film gangsteristico dagli echi alla Scott Fitzgerald, sceneggiato da Tom Stoppard e fotografato da Nestor Almendros, che punta sulle atmosfere più che sull'azione con Dustin Hoffman, Nicole Kidman, Steve Buscemi e Loren Dean, il curioso giallo a flashback dove contano l'esplorazione dell'universo femminile e il disegno dei personaggi di Alan Rudolph Mortal Thoughts - L'ombra del testimone (1991), accanto alla Moore e Harvey Keitel, e infine la macabra satira hollywoodiana - scritta da Martin Donovan - così compiaciuta del proprio kitsch funereo che si dimentica di essere estremamente divertente con mirabolanti effetti speciali dell'industrial Light & Magic di Lucas, sfarzo di scenografie e una temporalesca colonna sonora Death Becomes her - La morte ti fa bella (1992) di Robert Zemeckis con Meryl Streep, Goldie Hawn, Sidney Pollack e Isabella Rossellini. E' con Whoopi Goldberg, Tim Robbins, Fred Ward e Greta Scacchi nella riflessione corale profondamente altmaniana sul mondo del cinema The Player - I protagonisti (1992) dove Robert Altman vi condensa il suo impietoso ma sorridente giudizio sulla "fabbrica dei sogni", diretta da persone che, incapaci di sognare, hanno soltanto incubi di carriera. Sarà nel mediocre drammatico Striking Distance - Impatto imminente (1993) di Rowdy Herrington e nello scarno thriller Il colore della notte (1994) di Richard Rusch.





                                              Buce Willis e John Travolta sul set di Pulp Fiction
                                 
                                

Gigioneggerà per Rob Reiner ne Genitori cercasi (1994) con Alan Arkin, Elijah Wood e Kathy Bates, ma sarà grandioso, come è magistrale la scena di Butch Coolidge (Willis) e lo storpio (Stephen Hibbert) nel retro del negozio di pegni gestito da Maynar, lo stupratore (Duane Whitaker) nelle mani di un autore dal genio stratosferico come Quentin Tarantino che conferma e si afferma come una realtà del cinema internazionale ne Pulp Fiction con un cast eccezionale che comprende John Travolta, Samuel L. Jackson, Tim Roth, Ving Rhames, Uma Thurman, Hervey Keitel, Christopher Walken, Eric Stoltz, Rosanna Arquette e lo stesso Tarantino e Four Rooms (1995) quattro camere, quattro episodi comico-grotteschi e quattro registi oltre a Tarantino (episodio con Willis L'uomo di Hollywood), Robert Rodriguez, Allison Anders e Alexandre Rokwell con Madonna, Valeria Golino, Tim Roth, Antonio Banderas, Salma Hayek e Quentin Tarantino.





                                     Bruce Willis e Brad Pitt in una scena de Twelve Monkeys




Protagonista con grande energia recitativa insieme all'istroismo schizoide di Brad Pitt del futuristico viaggio allucinante a ritmo accellerato in un universo da incubo, desolati paesaggi metropolitani Twelve Monkeys - L'esercito delle 12 scimmie (1995) di Terry Gilliam con anche Madeleine Stowe e Christopher Plummer, tornerà a Benton con La vita a modo mio (1995), dove si scontrerà con la grandezza di Paul Newman, Jessica Tandy, Philiph Bosco e con l'esuberanza di Melanie Griffith. Nel 1996 il prolifico Bruce Willis è John Smith, uno straniero senza passato in Man Standing - Ancora vivo di Walter Hill con Christopher Walken, tratto dalla sceneggiatura di Akira Kurosawa e Ryuzo Kikoshima de La sfida dei Samurai (1961) è un film radicale ed estremo, immerso nella polvere e nella pioggia, che tende l'astratto, fondato sull'iperbole e su una premeditata inverosimiglianza, e giudicato da molti un prodotto manierisctico in cui Hill esaspera la contaminazione dei generi (western, gangster, "nero", cinema di Hong Kong).





                                          Bruce Willis in una scena de Il quinto elemento



 Luc Besson lo sceglie come eroe del fantascientifico film più costoso nella storia del cinema francese sonoro (90 milioni dichiarati dalla Gaumont che l'ha prodotto) che ha vinto la scommessa al botteghino contro i megaprodotti di Hollywood, nel barocchismo stravagante corretto da una vena ironico-umoristica vicino più alla fantasy che alla fantascienza Il quinto elemento (1997) con Gary Oldman, Ian Holm, Milla Jovovich e Chris Tucker, ma poi tornerà agli action-movie, alcuni mediocri come The Jackal (1997), thriller scontato sulle orme de Il giorno dello sciacallo, di Michael Caton-Jones con Sidney Poitier e Richard Gere, altri, nel 1998, più eccellenti come The Siege - Attacco al potere di Edward Zwick con Annette Bening, Denzel Washington e Tony Shalhoub, film d'azione sul terrorismo, il blockbuster americano campione d'incassi Armageddon - Giudizio finale di Michael Bay con Billy Bob Thorton, Ben Affleck, Liv Tyler, Will Patton e Steve Buscemi, ma anche il thriller fiacco con sparatorie e inseguimenti in macchina Mercury Rising - Codice Mercury di Harold Becker con Alec Baldwin, Peter Stormare e John Carroll Lynch. Sarà anche nel grottesco Breakfast of Champions - La colazione dei campioni di Alan Rudolph in compagnia di Barbara Hershey, Nick Nolte e Albert Finney.





                              Bruce Willis e Haley Joel Osment in una scena de The Sixth Sense



Finito il matrimonio con Demi Moore, Bruce Willis si consolerà fra le braccia di magre modelle come Maria  Bravo Rosado, Rachel Hunter, Eva Jasanovska, ed Emily Sandberg o attrici come Nadia Bjorlin e Brooke Burns, senza farsi mancare qualche pornostar come Alisha Klass. Anche se maturo, si concede qualche scena di nudo, accanto a Michelle Pfeiffer ne Storia di noi due (1999), giusto per non farsi mancare nulla, ma Bruce Willis, oltre che ottimo attore, è anche un sostenitore di nuovi talenti: è lui a raccomandare Michael Clarke Duncan per il ruolo del detenuto John Coffey ne Il miglio verde(1999), oltre che Billy Bob Thorton, Johnny Messner, Nick Chinlund, Cole Hauser e Mattew Perry in altre pellicole.
Rifiutato il ruolo del protagonista ne Ogni maledetta domenica (1999) di Oliver Stone, si rifà accettando quello del suddetto fantasma ne The Sixth Sense - Il Sesto senso (1999) di M. Night Shyamalan. Sicuramente uno dei ruoli più belli della sua lunga carriera. Veramente ispirato e positivamente criticato dal pubblico e dagli addetti ai lavori, Bruce Willis è ottimo nella parte di un famoso psichiatra infantile che sta attraversando un momento di vita difficile e stringe amicizia con un bambino (Haley Joel Osment) che vede spettri. Shyamalan cercherà poi di fare il bis ne Unbreakable - Il predestinato (2000) con Samuel L. Jackson e Robin Wright Penn, come sempre accade il numero due non è all'altezza dell'originale, per il quale Willis rifiuterà il ruolo di Terry Benedict ne Ocean's Eleven. In un film che più che un thriller è un film comico The Whole Nine Yards - FBI: protezione testimoni (2000) di Jonathan Lynn con Rosanna Arquette, Matthew Perry e Michael Clarke Duncan.





                                   Bruce Willis E Monica Bellucci nella locandina de L'ultima alba



Barry Levinson lo chiama a interpretare il personaggio di Joe che con l'amico Terry (Billy Bob Thornton) sono due rapinatori più simpatici che violenti, più ottimisti che organizzati in Bandits (2001) con anche Cate Blanchett, Jon Turtletaub lo dirige in The Kid - Faccia a faccia dove Bruce incontra se stesso bambino. Si piacciono poco. Un'occasione, da parte degli adulti di ragionare sui valori e sul destino di questa civiltà, Antoine Fuqua invece lo fa recitare in action movie scontato e un po' noioso, banale nello svolgimento, senza capo nè coda accanto alla troppo bella per la giungla Monica Bellucci Tears of the Sun - L'ultima alba (2003) con nel cast Tom Skerritt e Nick Cassavetes lo chiama accanto alla sempre verde Sharon Stone per Alpha Dog (2005) una storia (poco credibile) tratta dalla realtà e ispirato alla vicenda di Jesse James Hollywood che sconvolse la California, sono i nuovi registi di Hollywood che se lo contendono nei loro film.
Un altro ruolo da eroe per Bruce Willis in Hart' War - Sotto corte marziale (2002) di Gregory Hoblit con Colin Farrell. Nel sequel The Whole Ten Yard - FBI: protezione testimoni 2 (2004) di Howard Deutch con un valido cast e ottimi professionisti tra i quali spiccano Matthew Perry, Natasha Henstridge e Michael Clarke Duncan al servizio di una storia noiosa e priva di mordente. Con Florent Emlio Siri in Hostage (2005) apparentemente un "action movie" classico che però si focalizza sulle emozioni umane e sui dettagli con un'interpretazione di Bruce Willis, più espressivo del solito, incentrata di conseguenza sulle debolezze del protagonista più che sul solito "machismo".





                                       Bruce Willis e Michael Madsen in una scena de Sin City



Perdutamente innamorato di Jessica Alba in Sin City (2005) di Rodriguez e Frank Miller (che traspone in pellicola il suo fumetto), con Michey Rourke, Clive Owen, Nick Stahl, Rutger Hauer, Elijah Wood, Benicio Del Toro e Jos Hartnett. E' l'ispettore Jack Mosley in 16 Blocks - Solo due ore (2006) di Richard Donner con David Morse, un film che conferma che il cinema americano sa ancora trattenere , un gangster in un movie grottesco e giocoso, un po' tarantiniano Lucky Number Slevin - Slevin -Patto criminale (2006) di Paul McGuigan con Jos Hartnett, Morgan Freeman e Ben Kingsley e Perfect Stranger (2007) di James Foley con Halle Berry, un thriller dal buon ritmo e dalla buona messa in scena, ambientato nel mondo complesso di internet. Per l'alto numero di performances di qualità sostenute, ottiene dalla Francia l'investitura a Ufficiale nell'Ordine delle Arti e delle Lettere.





                      Bruce Willis con Robert De Niro in una scena del film Disastro a Hollywood



Negli ultimi anni 2000 l'attività cinematografica si fa ancora più intensa: nel 2007 lo ritroviamo in un nuovo capitolo della saga Die Hard, nel 2009 nella commedia brillante che diverte il grande pubblico mostrando il "dorato" mondo hollywoodiano Disastro a Hollywood (2008) di Barry Levinson con Robert De Niro, Sean Penn, John Turturro, Katherine Keener e Robin Wrigh Penn, sempre nello stesso anno in Assassination of a High School President di Brett Simon, Pinkville di Oliver Stone e dall'inizio del 2010, anno per lui ricchissimo di progetti, nel trhiller fantascientifico Surrogates - Il mondo dei replicanti di Jonathan Mostov con Radha Mitchell e Cop out - Poliziotti fuori-Due sbirri a piede libero di Kevin Smith accanto a Tracy Morgan. Con Robert Schwentke è un ex agente della Cia in Red con Morgan Freeman e John Dalkovic.





                                                 Bruce Willis in una immagine di Gridhouse



Ricopre anche il ruolo di doppiatore, accanto a Nick Nolte, nel cartone animato digitale La gang del bosco (2006), poi passa all'horror recitando per Robert Rodriguez in Grindhouse - Planet Terror (2007) un action movie in cui gli stilemi del genere sono riassunti con grande maestria. Socio del Planet Hollywood assieme a Stallone e Schwarzenegger, macho operaio, coriaceo e adrenalinico, ci sentiamo di affermare, con sicurezza, che la storia del cinema aveva bisogno di divi come lui, portatori di personaggi eccentrici, ma anche capaci di grandi e tenere dolcezze, soprattutto quando si tratta di recitare con bambini. Disinvolto e imperturbabile, è difficile trovare qualcosa di negativo in lui… anche perché ci spaccherebbe la testa, con molta probabilità!





tratto da Mymovies












rivisitato da frabel

1 commento:

  1. E' uno degli attori che hanno attraversato la mia vita. Ho visto circa metà dei film da lui interpretati, ma solo perché vedevo in lui un uomo con cui ridere. Da Die hard 3 a qualche film degli anni 2000, senza nominare Pulp fiction, ho sempre apprezzato il suo lato più nascosto a tutti.

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