venerdì 15 ottobre 2010

Quentin Tarantino "Il mio cinema si ama o si odia"



 





Quentin Jerome Tarantino (Knoxville, 27 marzo 1963) mt 1,85, è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense di origine italoamericana. Tarantino è particolarmente celebre per la sua cinefilia quasi maniacale; proprio per questa sua grande cultura ottenne il posto di lavoro presso un videonoleggio a Los Angeles, California, il Manhattan Beach Video Archives, cultura orientata in special modo ai film di serie B, all'exploitation e ad altri generi quasi sconosciuti, che certo hanno influenzato pesantemente il suo stile.
Nelle sue opere non si contano le citazioni, gli omaggi e i riferimenti più o meno velati (è un fervente ammiratore, in particolar modo, del cinema italiano, da Sergio Leone all'horror e al poliziesco), come d'altronde ammise lui stesso citando un famoso aforisma di Igor Stravinskij, in risposta ad accuse di plagio:"I grandi artisti non copiano, rubano".
Con il film Pulp Fiction vince la Palma d'oro al Festival di Cannes e conquista sette nomination agli Oscar, ottenendo la statuetta per la miglior sceneggiatura insieme a Roger Avary, ex-collega al videonoleggio, con il quale firma le sue prime sceneggiature.
Dotato di uno stile da molti considerato eccessivo e violento, è al tempo stesso celebre per alcune caratteristiche dei suoi film (da una larga fetta di pubblico considerati veri e propri cult, talvolta definiti tali prima ancora di uscire nelle sale), in particolare per i dialoghi, spesso al limite del delirante.
A settembre 2010 è presidente della Giuria internazionale del Concorso della 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.








Quentin Tarantino nasce a Knoxville, Tennessee, il 27 marzo del 1963. La madre ebrea, Connie McHugh, è un'infermiera di 16 anni, di origini per metà irlandesi e per metà Cherokee; il padre, Tony Tarantino, che Quentin non ha mai conosciuto perché la madre si separa da lui mentre è ancora incinta, è un italoamericano di ventuno anni, attore con la passione per i western, pilota di aerei e cintura nera di karate. Due anni dopo la nascita del figlio, Connie sposa il musicista Curt Zastoupil, padre adottivo con il quale il giovane Quentin stringe un forte legame.
Fra l'altro, sarà proprio con il padre adottivo che Tarantino andrà a vedere al cinema, l'unico film che lo ha fatto spaventare in vita sua: Bambi. All'età di 6 anni, dopo avere visto questo cartone animato, il regista ha affermato di aver pianto per ore e ore.
Nel 1971, la famiglia trasloca a El Segundo, nell'area di South Bay di Los Angeles, dove Quentin frequenta la Hawthorne Christian Scool. Due anni dopo la madre divorzia dal patrigno.
Nel 1977, a soli 14 anni, Tarantino scrive la sua prima sceneggiatura, Captain Peachfuzz and the Anchovy Bandit. Nel frattempo è passato alla Narbonne High School di Harbor City, California, che però abbandona presto per iniziare a lavorare come maschera al Pussycat, un cinema porno di Torrance. Nel 1981 inizia a prendere lezioni di recitazione entrando a far parte della Theatre Company di James Best.
Nel 1983 lavora per qualche tempo per il nuovo patrigno, Jan Bohusch, affittando stand alle fiere; l'anno successivo passa all'impiego (prima saltuario, poi fisso) presso il videonoleggio Manhattan Beach Video Archives, nell'area di Manhattan Beach a Los Angeles, dove stringe una grande amicizia con molti colleghi e soprattutto con Roger Avary, con il quale spesso collaborerà durante la sua successiva carriera cinematografica.
Continua a studiare recitazione presso lo Actors' Shelter di Allen Garfield, a Beverly Hills, ma i suoi interessi si spostano gradualmente dalla recitazione alla scrittura di sceneggiature e alla regia. Con i suoi colleghi di lavoro, trascorre il tempo parlando di film e fornendo consigli ai clienti, tra i quali spicca il futuro attore Danny Strong, anch'esso nato e residente a Manhattan Beach.








Ancora ragazzo, Tarantino va a lavorare ai Video Archives del suo paese, una videoteca. Riguardo questa fase della sua vita, il regista ci tiene a specificare che: «Non sono diventato un cinefilo perché lavoravo lì, è il contrario: mi hanno preso a lavorare in quel posto perché ero molto appassionato di cinema e sapevo tutto sull'argomento».
Nel 1986, mentre ancora lavora ai Video Archives, Tarantino tenta per la prima volta di vestire i panni del regista iniziando a girare un film che avrebbe dovuto intitolarsi My Best Friend's Birthday, su una sceneggiatura scritta dallo stesso Tarantino insieme all'amico e collega Craig Hamann. Tutti i membri del cast e della troupe sono anch'essi dipendenti dei Video Archivies, e partecipano al progetto finanziandolo con 6.000 dollari, detratti dai loro stipendi (all'epoca circa 7 dollari all'ora).
Le riprese vengono fatte su una pellicola 16 mm in bianco e nero, usando come location vecchi bar abbandonati e la casa della madre di Tarantino. La realizzazione del film, rallentata da numerosi contrattempi, si protrae per ben tre anni, e naufraga definitivamente quando parte della pellicola girata viene distrutta per un errore del laboratorio di sviluppo. Il film è oggi visibile su YouTube e scaricabile con eMule, nella versione di 32 minuti.








Molti dei personaggi e delle situazioni di My Best Friend's Birthday saranno però ripresi da Tarantino nelle sue sceneggiature successive. Il personaggio di Clarence tornò infatti alla ribalta nel 1993 in Una vita al massimo (diretto da Tony Scott), e al suo primo esordio alla regia, con Le iene, Tarantino rimase indeciso sino all'ultimo sull'utilizzare o meno una canzone della colonna sonora che era già stata utilizzata (senza i diritti d'autore) in My Best Friend's Birthday.





                  Quentin Tarantino è con Diane Kruger, testimonial del profumo Calvin Klein Beauty



Tarantino ottiene per la prima volta un grande successo vendendo per 50.000$ la sceneggiatura di Una vita al massimo (True Romance), scritta nel 1987 insieme a Roger Avary, dalla quale viene realizzato nel 1993 un film con Patricia Arquette e Christian Slater, per la regia di Tony Scott.
Nel 1989 scrive la sceneggiatura originale di Assassini nati (Natural Born Killers), venduta per 400.000$, portata sul grande schermo nel 1994 da Oliver Stone, con il quale Tarantino avrà una violenta lite per gli eccessivi rimaneggiamenti fatti alla sua versione della storia, specialmente nel finale. A causa di tali divergenze, chiede in seguito di essere rimosso dai crediti del film, apparendo solo come autore del soggetto.
Nel 1990 scrive Dal tramonto all'alba (From Dusk Till Dawn), poi diretto nel 1995 da Robert Rodriguez, nel quale Tarantino avrà anche un ruolo da attore, al fianco di George Clooney e Harvey Keitel.
Comincia a lavorare come script doctor, revisionando sceneggiature di diversi film, tra i quali Le mani della notte (Past Midnight), per il quale figura anche come produttore associato.





                                                              Una scena del film Le iene



 La vendita delle sue prime opere lo mette sotto la luce dei riflettori. Ad un party a Hollywood incontra il produttore Lawrence Bender, che incoraggia Tarantino a continuare a scrivere sceneggiature. Il risultato di quell'incontro è Le iene (Reservoir Dogs).
La sceneggiatura scritta da Tarantino ed Avary viene letta dal regista Monte Hellman, che lo aiuta a trovare finanziamenti dalla Live Entertainment e ad assicurarsi la regia del film.
La pellicola viene girata in sole 5 settimane nell'estate del 1991, dopo che Tarantino è stato ammesso al workshop del Sundance Film Institute di Robert Redford, e poi viene presentata al Sundance Film Festival,  a quello di Montreal e a quello di Toronto, riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e critica.
Ne viene fuori un film originale, cinico e sanguinoso, dal quale traspare in modo evidente la cinefilia del regista (elemento che sarebbe poi diventato un suo marchio di fabbrica). Il lungo dialogo con cui si apre il film è già estremamente tarantiniano. Nel film sono già presenti alcune peculiarità del cinema di Tarantino: l'uso disinvolto della tecnica del flashback, l'ambiguità morale dei personaggi, i dialoghi barocchi dalle oscenità elaborate e dallo humour devastante, le scene violente spesso suggerite più che mostrate (sequenza della tortura del poliziotto in ostaggio). Nell'ampio cast spiccano Harvey Keitel, Tim Roth, Steve Buscemi, Michael Madsen, Chris Penn e lo stesso Tarantino.




                             John Travolta e Samuel L. Jackson in una inquadratura di Pulp Fiction



 Il successo di Le iene porta Tarantino alle attenzioni dei produttori di Hollywood; gli vengono offerti numerosi progetti, tra i quali Speed e Men In Black. Tarantino, invece, preferisce ritirarsi ad Amsterdam per lavorare alla sceneggiatura di Pulp Fiction.Il successo della seconda pellicola è ancora più eclatante del debutto: il film si aggiudica la Palma d'oro al Festival di Cannes del 1994 e alla cerimonia degli Oscar 1995 vince la statuetta per la "miglior sceneggiatura originale" (anche questa volta scritta insieme a Roger Avary), ricevendo anche la nomination come "miglior film". È una rivoluzione per il cinema indipendente.
Pulp Fiction è un film dalla trama complicata, frutto dell'intreccio di storie diverse ed apparentemente scollegate, rimescolate dall'autore con numerose prolessi e analessi, simile nella brutalità al precedente. Nel cast, ricchissimo di talenti, numerose sono le grandi prove acclamate dalla critica; viene in particolare rilanciata la carriera di John Travolta grazie alla sua interpretazione del gangster pulp Vincent Vega, soprattutto grazie all'ormai famosa scena del ballo al locale Jack Rabbit Slim's, nella quale Travolta torna a danzare sul grande schermo ad anni di distanza dai musical che lo hanno reso celebre.
Fra gli altri attori celebri che parteciparono alla pellicola si contano Harvey Keitel, Uma Thurman, Samuel L. Jackson, Tim Roth, Christopher Walken, Ving Rhames, Rosanna Arquette, Eric Stoltz, Paul Calderon e Bruce Willis.







Dopo il successo di Pulp Fiction, il 1994 e il 1995 sono due anni intensi e pieni di impegni per Tarantino.
Nel 1994 dirige un episodio della celebre serie televisiva E.R.-Medici in prima linea, intitolato Maternità, e produce Killing Zoe, thrilling pulp violento, scritto e diretto da Roger Avary, girato in soli cinque giorni.
Nel 1995 interpreta il suo primo e unico film come attore protagonista, Mister Destiny (Destiny Turns on the Radio) e fa una piccola parte in Desperado di Robert Rodriguez, grande amico e compagno di studi al Sundance Film Institute.
Successivamente sceglie tra i suoi ex-"compagni di classe" al Sundance Film Institute tre registi: oltre Rodriguez, Tarantino chiama Allison Anders e Alexandre Rockwell per girare Four Rooms, un film diviso in quattro episodi, ognuno scritto e diretto da un regista diverso, legati tra loro, come omaggio alla Nouvelle vague francese. L'uomo di Hollywood (The Man from Hollywood), l'episodio finale della pellicola, diretto da Tarantino, è ispirato ad una puntata della serie TV Alfred Hitchcock Presents, in onda nel 1960 intitolato L'uomo del Sud. Tra gli interpreti vi sono Tim Roth, Marisa Tomei, Bruce Willis e lo stesso Tarantino.
Nonostante l'ambiziosità del progetto, Four Rooms non ottiene il successo sperato.





Pam Grier in una scena del film Jackie Brown



Dopo tre anni di pausa, nel 1997 dirige Jackie Brown, il suo primo film basato su una trama non originale, adattata dal romanzo Rum Punch di Elmore Leonard, uno degli scrittori preferiti del regista.
Film inedito per Tarantino che, per le sue tinte soft, spiazza tutti alla sua uscita, non eccedendo in esibizionismi come le pellicole precedenti. Si tratta, inoltre, di un omaggio al genere cinematografico della blaxploitation, con una delle più famose interpreti del genere, Pam Grier, nel ruolo della protagonista; l'attrice, infatti, aveva recitato in numerosi film del genere negli anni settanta, e venne "ripescata" da Tarantino, suo grandissimo fan dell'epoca. Nel sontuoso cast partecipano anche Samuel L. Jackson, Robert Foster, Bridget Fonda, Michael Keaton e Robert De Niro.
Proprio per la sua atipicità, Jackie Brown alla sua uscita fu un insuccesso (incassa appena 39 milioni di dollari negli USA), ed è stato a lungo considerato come un passo falso di Tarantino); recentemente, però, sempre più critici hanno cominciato a rivalutare il terzo lungometraggio del regista statunitense che, seppur lontano dai suoi canoni estetici tipici, è un film ricco di stile, girato con una regia più classica e ricercata, e viene considerato da molti addirittura come il suo miglior film. Inoltre, il mensile Movie Insider lo ha inserito nell'elenco nei "100 film che meritano maggior amore".





                                          Uma Thurman in una scena del film Kill Bill Vol. I



Dopo Jackie Brown, Tarantino si prende una lunga pausa come regista, ben sei anni. Nel frattempo, nel 1998 debutta a Broadway, nella commedia Wait Until Dark, e nel 2000 recita in un piccolo ruolo nel film Little Nicky-Un diavolo a Manhattan (Little Nicky) di Steven Brill. Nel 2002 fa un'apparizione nella serie televisiva Alias. Il nuovo progetto dovrebbe essere un film di guerra, Inglourious Bastards, invece il regista decide di posticipare la produzione per potersi dedicare ad un altro grande progetto, Kill Bill, "regalo di compleanno" per i 30 anni di Uma Thurman.
In seguito ammette di avere rimandato la produzione della pellicola (uscita nel 2009, con il titolo di Inglourious Basterds), perché non riusciva a smettere di scrivere, ma sapeva di dovere eliminare alcune sottotrame affinché la storia funzionasse.
Le riprese iniziano nel 2002 (avrebbero dovuto iniziare un anno prima, ma la gravidanza della Thurman fa slittare il piano di lavoro), e in corso di lavorazione sforano sia nel budget, che in lunghezza. La Miramax chiede a Tarantino di accorciare il film, ma il regista si oppone e preferisce dividerlo in due "volumi"; nascono così Kill Bill vol.I e Kill Bill vol. 2. L'opera è stilisticamente abbagliante e derivativa rispetto alle fonti più disparate, dai film di kung fu di Hong Kong ai telefilm, dai revenge movies ai chambara agli spaghetti-western; può essere considerato come la summa artistica ed estetica di Tarantino, un complesso ed elaborato omaggio a tutti i suoi miti ed ispiratori. In entrambe le pellicole partecipano fra gli altri Daryl Hannah, Michael Madsen, David carradine, Michel Parks, Lucy Lin e Vivica A. Fox (nel primo episodio) e Chia Hui Liu e Samuel L. Jackson (nel secondo episodio).
Nel 2004 torna al Festival di Cannes, questa volta come presidente della giuria, che premierà con la Palma d'oro il documentario di Michael Moore Fahrenheit 9/11. Kill Bill non è in concorso, ma viene proiettata la versione originale di oltre 3 ore.





                                             Clive Owen nella locandina del film Sin City


 

Per Kill Bill, il suo grande amico e collega Robert Rodriguez accetta di comporre alcune musiche per il simbolico compenso di 1 dollaro. Per la stessa cifra, Tarantino restituisce il favore girando una scena di Sin City, il film diretto da Rodriguez e Frank Miller, tratto dalla serie a fumetti di quest'ultimo.
Tarantino, che figura come Special Guest Director, dirige la sequenza in macchina con Jackie Boy (Benicio Del Toro) dell'episodio Un'abbuffata di morte (The Big Fat Kill).





                                Uma Thurman in una locandina del secondo episodio di Kill Bill

 


Il 24 febbraio 2005 viene annunciato che Tarantino dirigerà l'episodio finale della quinta stagione della celebre serie televisiva CSI: Scena del crimine, di cui il regista è sempre stato un fan.
A metà delle riprese gli autori si rendono conto di avere troppo materiale da mettere in un solo episodio, quindi per evitare di tagliare scene decidono di farlo in due episodi da 45 minuti l'uno. Sepolto vivo (titolo originale Grave Danger, 5x23), andato in onda negli Stati Uniti il 19 maggio e in Italia il 28 luglio, ottiene un numero record di telespettatori ed eccellenti critiche, sia da parte dei fan della serie che dei critici.
L'episodio gira intorno ad una situazione molto simile ad una apparsa in Kill Bill vol. 2: l'agente Nick Stokes (George Eads) viene catturato e sepolto vivo in una bara di plexiglas mentre una webcam trasmette quello che accade in diretta al quartier generale della CSI - in Kill Bill, la Sposa (Uma Thurman) veniva anch'essa catturata e sepolta viva da Budd (Michael Madsen). Occorre però ricordare che Tarantino si è occupato solo della regia e non della sceneggiatura dell'episodio.





                                    Quentin Tarantino con Kurt Russell sul set di Grindhouse



Dopo il successo di Kill Bill, Tarantino, spronato dall'amico e pupillo Robert Rodriguez, decide di dare vita a un film horror in due episodi che riprende i fasti dei film che aveva amato durante l'adolescenza, l'estetica e le trame deliranti dell'exploitation ed effetti speciali volutamente grossolani. Il risultato è Grindhouse, un film diviso in due episodi: A prova di morte, con Kurt Russell, Rosario Dawson, Michel Parks diretto da Tarantino (che partecipa anche come attore), uno slasher che racconta la storia di un misogino schizofrenico che elimina le sue vittime prescelte a bordo di un'auto truccata e potentissima; Planet Terror, con Rose McGowan, diretto da Rodriguez, uno splatter narrante di un'epidemia in cui gli infetti divengono zombi. Nonostante le ottime aspettative per il film, la pellicola non ottiene il successo sperato, probabilmente per il fatto che l'intenzione dei registi era quella di ricreare l'atmosfera delle "grindhouse", i cinemini a basso costo dell'America anni settanta, che il pubblico non aveva apprezzato all'epoca ed era quasi impossibile che apprezzasse a trent'anni di distanza.





                                 Quentin Tarantino accanto all'amico regista Robert Rodriguez



Altro punto debole del film risulta l'impiego massiccio di effetti speciali in CG miranti a ricreare gli effetti speciali grossolani dei film di serie B d'exploitation. Questi infatti, insieme ad altre inezie, hanno scialacquato il denaro della Dimension Films di Rodriguez e della A Band Apart di Tarantino oltreché del produttore esecutivo Harvey Weinstein. Il punto debole è stato voler ricreare, con eccessivo spreco di capitali, dei film che venivano al contrario girati con budget ridotti all'osso e che, nonostante questo, ottenevano attenzione per la sensazionalizzazione della  e delle scene di sesso.
Tarantino ha presentato comunque A prova di morte al Festival di Cannes del 2007.





                                                    La locandina del film Bastardi senza gloria


 

Dopo Grindhouse Tarantino inizia a lavorare su un progetto di lunga data, intitolato Bastardi senza gloria, sul quale aveva cominciato a lavorare nei sei anni di pausa tra Jackie Brown e Kill Bill e che inizia a girare il 17 ottobre 2008. Nel cast del film si annoverano i nomi di Brad Pitt, Mélanie Laurent, Eli Roth e Diane Kruger. Il film viene presentato al Festival di Cannes a maggio 2009 ed esce negli USA il 21 agosto dello stesso anno (in Italia e in gran parte d'Europa, invece l'uscita è scaglionata tra l'ultima settimana di agosto e le prime di ottobre, ottenendo un ottimo riscontro sotto il punto di vista degli incassi e della critica (sia ufficiale che quella del pubblico): si tratta tra l'altro del più grande successo commerciale di Tarantino, con oltre 313 milioni di dollari incassati in tutto il mondo.
Per questa pellicola ottiene il trionfo ai Premi IOMA 2010, vincendo ben tre IOMA personali: miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura originale, ai quali si aggiungono i premi al film di miglior attore non protagonista (Christoph Waltz) e miglior montaggio.







Tra i progetti incompiuti che Tarantino ha più volte menzionato vi sono Vega Brothers, sui fratelli Vic e Vincent Vega (che appaiono rispettivamente in Le iene, interpretato da Michael Madsen, e Pulp Fiction, interpretato da John Travolta), e un film della serie di James Bond, di cui Tarantino è un fan, e del quale da tempo sogna di dirigere un episodio; si era offerto per Agente 007-Casinò Royale uscito nel 2006, il primo con Daniel Craig  nel ruolo di James Bond; nella pausa tra Grindhouse e Bastardi senza gloria si era poi detto interessato al remake di Le implacabili lame di rondine d'oro, una pellicola dei fratelli Shaw che Tarantino ha dichiarato di amare da sempre e che sogna di girare in mandarino con sottotitoli in inglese. A settembre 2007, Tarantino viene coinvolto nel progetto di Tarashi Miike, Sukiyaki Western Diango, una pellicola che unisce gli elementi del chambara movie e quelli dello spaghetti western. Prima di iniziare le riprese di Inglourious Basterds, diversi siti web avevano riportato la notizia secondo cui Tarantino stesse lavorando ad un biopic sul chitarrista Jimi Hendrix, fatto poi smentito dallo stesso Tarantino.







Negli ultimi anni, Tarantino ha più volte usato la sua influenza a Hollywood per portare nel mercato occidentale film stranieri o piccole produzioni, affinché queste avessero una maggior diffusione di quella che altrimenti avrebbero avuto. Questi film solitamente vengono presentati nei trailer e sui poster con Presentato da Quentin Tarantino, per avere un maggior richiamo verso le platee.
La prima pellicola è stata, nel 2001, il film di arti marziali di Hong Kong Iron Monkey, che incassò oltre 14 milioni di dollari negli Stati Uniti, sette volte tanto il suo budget iniziale, proprio grazie alla sponsorizzazione di Tarantino.
Nel 2003 è produttore esecutivo di Il mio nome è Modesty di Scott Spiegel, trasposizione cinematografica delle avventure su romanzo dell'eroina Modesty Blaise. In Italia il film è uscito esclusivamente per il mercato DVD, nel maggio 2006.
Nel 2004 convince la Miramax a distribuire negli USA e in Europa il film cinesedi arti marziali Hero di Zhang Yimòu. Nella sua settimana di debutto il film si piazza al primo posto delle classifiche degli incassi, con oltre 53,5 milioni di dollari.
Nel 2005 produce Hostel, horror/splatter violento e crudo del giovane regista Eli Roth. Il film, anche grazie alla presenza della frase Quentin Tarantino presenta, è subito un successo, incassando quasi 20 milioni di dollari solo nel primo week-end di programmazione negli Stati Uniti, e contiene diversi riferimenti, più o meno espliciti, ai film di Tarantino, in particolare a Pulp Fiction. Anche se figura solo come produttore, Tarantino avrebbe collaborato sia alla sceneggiatura che al montaggio della pellicola, secondo dichiarazioni dello stesso Roth.
Nel 2007 è produttore esecutivo del sequel di Hostel, Hostel: Part II,sempre diretto da Roth. Per il film, il regista ha deciso di chiamare a partecipare una delle attrici del cinema italiano di genere da lui preferite, Edwige Fenech, ed uno dei registi italiani di genere da lui preferiti, Ruggero Deodato, per dei cameo nel film.








I film di Tarantino sono rinomati per i suoi dialoghi, per la violenza grafica, la cronologia sfasata e le ossessioni della cultura pop; alcuni elementi sono ricorrenti nelle sue opere.
Proprio i dialoghi, brillantissimi, sempre sopra le righe, sono il suo "imprinting". Non a caso Tarantino è un fan dello scrittore americano Elmore Leonard, romanziere noir celebre per i dialoghi surreali e godibilissimi e per i suoi tanto minacciosi quanto stralunati personaggi.
Non va dimenticato, inoltre, che Tarantino nasce proprio come sceneggiatore, avendo inventato soggetti portati sullo schermo da altri cineasti (due titoli su tutti: Una vita al massimo, diretto da Tony Scott, e Assassini nati, diretto da Oliver Stone).
Alcune scene si ripetono simili in molte pellicole di Tarantino:
Uno dei marchi di fabbrica di Tarantino è la ripresa dal bagagliaio o dal cofano della macchina (la "trunk shot"). La telecamera riprende la scena dall'interno, rivolta verso gli attori. Tale ripresa è stata usata in tutti i suoi film (Le ienePulp Fiction, Dal tramonto all'alba solo sceneggiatura, Jackie Brown, Kill Bill: volume 1, A prova di morte).
Il  mexican standoff è un'altra passione di Tarantino: si tratta di un "triello" nel quale tre personaggi armati di pistola si tengono sotto tiro l'un l'altro. L'origine della scena è il "triello" finale de Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone.
Usa sempre una scena dove un personaggio è seguito dalla telecamera per un periodo abbastanza lungo, senza stacchi ( piano di sequenza- in Grindhouse un piano sequenza dura quasi 15 minuti).
Le inquadrature dei bagni sono numerose, e spesso vi prendono luogo scene importanti, come anche al ristorante (dove, per esempio, inizia Le iene, il suo primo film).
La passione di Tarantino per i piedi femminili è nota e questa parte del corpo appare, in un modo o nell'altro, in tutti i suoi film. (Da ricordare, tra l'altro, il famigerato massaggio ai piedi di Mia in Pulp Fiction, Bastardi senza gloria).
Conosciuto almeno quanto le sue opere per la sua parlantina senza freni e per la sua sterminata cinefilia enciclopedica, sia di film d'autore che popolare, Tarantino è famoso anche per il suo amore per i cereali da colazione, e molte delle sue realizzazioni ne mostrano diverse marche, vere o inventate. Marchi inventati come le sigarette Red Apple (un'altra costante dei film di Tarantino è il fumo: quasi tutti i suoi personaggi fumano, fatta eccezione per Beatrix Kiddo, la protagonista di Kill Bill, anche se il regista stesso non ha il vizio) o gli hamburger della "Big Kahuna" di Pulp Fiction appaiono in altri suoi film, tra i quali Grindhouse.
Anche se molti dei suoi personaggi muoiono in maniera violenta e brutale, c'è sempre una sorta di giustificazione, almeno nella mente degli altri personaggi. Alcuni esempi: due delle vittime uccise brutalmente in Kill Bill erano un pedofilo ed uno stupratore; in Pulp Fiction, un personaggio spara ad un uomo che lo aveva stuprato; Mr. Blonde in Le iene viene ucciso subito dopo aver torturato un poliziotto, tagliandogli un orecchio.








Tarantino è noto per la sua cinefilia maniacale; anche grazie agli anni di lavoro in un videonoleggio, Tarantino ha sviluppato una strabiliante conoscenza enciclopedica di film e della storia del cinema. In particolar modo ha da sempre dimostrato una grandissima conoscenza di film stranieri, di genere e semisconosciuti. Si è sempre dichiarato un amante delle pellicole d'exploitation, del cinema d'azione di Hong Kong,degli spaghetti-western e delle commedie italiane, del poliziottesco, della nouvelle vague francese e del cinema britannico.
Il suo amore per questi generi si rispecchia in molteplici vie nei suoi lavori: tutti i suoi film regolarmente riportano citazioni, dialoghi, omaggi e situazioni che rimandano a questi generi ed al loro stile. Riassumendo questa sua filosofia, una volta ha dichiarato: "Non sono mai andato ad una scuola di cinema; sono andato a vedere film."
Tra i registi preferiti da Tarantino figurano molti italiani: Sergio Leone, Mario Bava, Fernando DiLeo, Sergio Corbucci, Lucio Fulci, Sergio Sollima, Enzo G. Castellari (dal titolo con il quale è noto negli USA il film di Castellari  Quel maledetto treno blindato, Tarantino ha preso il nome per il suo Bastardi senza gloria), Michele Soavi, Antonio Margheriti (citato tra l'altro in Bastardi senza gloria stesso), Sergio Grieco (in Jackie Brown Robert De Niro e Samuel L. Jackson guardano in TV La belva col mitra, diretto proprio da Grieco), accanto a grandi nomi della storia del cinema internazionale come Brian De Palma (lui stesso definisce la sequenza dell'iniezione alla sposa per mano di Elle Driver, in Kill Bill, un "tocco alla Brian De Palma")  John Woo, Roger Corman, Jean-Luc Godard, Martin Scorsese, Jean Pierre Melville, e molti autori semi-sconosciuti o dimenticati, come André De Toth, Monte Hellman, Jack Hill e molti altri. Tra i contemporanei, i registi che più apprezza sono David Fincher, Sofia Coppola (con la quale ha avuto una relazione), Luc Besson, Paul Thomas Anderson e naturalmente l'amico Robert Rodriguez, oltre al giapponese Takashi Miike, che, ha dichiarato lo stesso Tarantino, riesce continuamente a sorprenderlo.
Nel 2002, in un sondaggio tra diversi registi della rivista Sight and Sound, Tarantino ha rivelato la lista dei suoi 12 film preferiti: Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone, Un dollaro d'onore di Howard Hawks, Taxi Driver di Martin Scorsese, La signora del venerdì di Howard Hawks, Rolling Thunder di John Flynn, ... e tutti risero di Peter Bogdanovich, La grande fuga di John Sturges, Coffy di Jack Hill, La vita è un sogno di Richard Linklater, Cinque dita di violenza di Chang-hwa Jeong e Hi Diddle Diddle di Andrew L. Stone.
Una precedente lista di 10 film che Tarantino aveva stilato qualche anno prima comprendeva anche Blow Out, I due volti della vendetta, Per qualche dollaro in più, Bande à part, All'ultimo respiro, Lo spione, La donna del bandito e il lungo addio. Tra le pellicole di grande influenza, viene spesso citata Zombi di George A. Romero, ma anche Velluto blu di David Lynch: omaggi alla pellicola si possono riscontrare in Le iene, in cui la recisione dell'orecchio di Marvin Nash (Kirk Baltz)  riporta naturalmente alla pellicola e in Jackie Brown, in cui il nome del personaggio interpretato da Chris Tucker è Beaumont, cioè il cognome del personaggio interpretato da Kyle MacLachlan in Velluto blu.
In un'intervista del 2006 con la rivista online EW, ha rivelato la lista delle locandine cinematografiche da lui preferite: Coffydi Jack Hill, unico perché è "il" poster d'exploitation per eccellenza  Dove osano le aquile di Brian G. Hutton, "splendidamente disegnato"  Il buio oltre il sole di Jack Cardiff, Thriller-en grym film di Bo Arne Vibenius e Questo pazzo, pazzo, pazzo mondo di Stanley kramer, splendidamente realizzato da Jack Davis.








Tarantino è stato spesso al centro di alcune critiche e polemiche per il forte uso di epiteti razziali, o almeno ritenuti tali, nei suoi film, in particolar modo la parola "negro" (nigger) in Pulp Fiction, Una vita al massimo, Jackie Brown e Bastardi Senza Gloria. Tali critiche vennero mosse soprattutto dal regista afro-americano Spike Lee: in un'intervista rilasciata alla rivista Variety, Lee dichiarò: "Io non sono contro quella parola... e la uso, ma Quentin è infatuato con quella parola. Cosa vuole? Essere considerato un nero onorario?"
Un esempio spesso citato è una scena di Pulp Fiction nella quale il personaggio di Jimmie Dimmick, interpretato per caso dallo stesso Tarantino, attacca Jules Winfield, interpretato da Samuel L. Jackson, che ha portato a casa sua il cadavere di un nero appena ucciso, facendogli notare che casa sua non è un "deposito di negri morti" ("dead nigger storage"), usando poi la parola numerose altre volte. Il fatto che Jimmie abbia una moglie di colore è stato anche questo visto come un insulto, soprattutto da Spike Lee. Lee fa diretto riferimento a questo particolare nella sua pellicola Bamboozledquando il personaggio di Thomas Dunwitty afferma: "Per favore non offenderti per il mio uso della parola con la N. Io ho una moglie nera e tre figli di razza mista, quindi sento di avere il diritto di usare quella parola. Non me ne frega niente di quello che dice Spike, Tarantino ha ragione. Negro è solo una parola".
Tarantino ha difeso il suo uso della parola sostenendo che il pubblico di colore apprezza i suoi film influenzati dalla blaxploitation e che Jackie Brown è stato realizzato soprattutto per un "pubblico nero".
Tarantino è stato anche più volte criticato per aver copiato idee, scene, battute e dialoghi dei suoi film da altre pellicole. Per esempio, alcune idee alla base di Le iene sono tratte liberamente dal film Il colpo della metropolitana-Un ostaggio al minuto (The Taking of Pelham One Two Three) e City on Fire, e gli eventi della scena dell'iniezione di adrenalina in Pulp Fiction ricordano una storia simile narrata nel documentario Ragazzo americano (American Boy: A Profile of: Steven Prince) di Martin Scorsese.
In realtà la tecnica citazionistica di Tarantino è tipica di alcuni movimenti artistici statunitensi della seconda metà del Novecento, come la letteratura postmoderna o l'avantpop (a quest'ultimo, secondo diversi commentatori, Tarantino apparterrebbe a pieno titolo).
Un ampio dibattito si è tenuto sulla questione di quale sia il limite tra plagio e citazione. Tarantino, da parte sua, non ha mai negato tutti i suoi riferimenti ad altre pellicole, affermando che "I grandi artisti non copiano, rubano", sulla falsariga del compositore Igor Stravinsky, secondo il quale gli artisti maturi non imitano, ma rubano.





tratto da Wikipedia






rivisitato da frabel

1 commento:

  1. bravissima! anch'io adoro tarantino è uno dei pochi registi decenti! ti adoro chiunque tu sia!

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