(Jack Nicholson)
John Joseph Nicholson (Neptune, NJ, 22 aprile 1937) è un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense.
Jack Nicholson viene cresciuto da Ethel May (1899-1970), di origini olandesi e austera cattolica, dopo la disgregazione della sua famiglia dovuta all'abbandono del padre (Donald Nicholson) subito dopo la sua nascita. Scopre la verità sulla sua situazione famigliare da un giornalista a caccia di uno scoop molti anni dopo. L'artista, trentasettenne, infatti, riceve una telefonata da un invadente reporter del Time che, insistentemente, lo esorta a farsi raccontare dalla sorella Lorraine la verità sulla sua famiglia; in realtà, Ethel May, quella che credeva sua madre era invece la nonna, mentre June (1921-1963) non era sua sorella ma, bensì, sua madre che lo aveva concepito, illegittimamente, all'età di sedici anni con un immigrato italiano di nome Donald Furcillo. A diciassette anni decide di trasferirsi a Los Angeles, dove inizia la sua carriera nel mondo del cinema, partecipando ai corsi di arte drammatica di Jeff Corey, tenuti da Martin Landau. Nel frattempo incontra e stringe amicizia con diversi personaggi, tra i quali Dennis Hopper, Harry Dean Stanton e Roger Corman, il che gli permette di esordire sul grande schermo. Nel 1960, infatti, Corman dirige il film La piccola bottega degli orrori, scegliendo Nicholson tra gli interpreti.
Due anni dopo sposa Sandra Knight, conosciuta sul set de La vergine di cera di Roger Corman, dalla quale avrà la prima figlia Jennifer (oggi stilista), ma il loro matrimonio dura cinque anni, fino al 1967.
Il primo successo arriva nel 1969 con Easy Rider, un film-manifesto per quegli anni. La sua interpretazione di George Hanson, un avvocato alcolizzato in cerca di nuove emozioni, resa celebre da uno strampalato discorso sui Venusiani, ottiene una nomination all'Oscar come "miglior attore non protagonista". In Easy Rider, Nicholson lavorerà al fianco di Dennis Hopper attore, regista e co-sceneggiatore del film insieme a Peter Fonda.
Negli anni settanta non nasconde l'uso di stupefacenti, e si schiera politicamente contro la guerra del Vietnam, manifestando contro il governo statunitense. Nicholson, all'epoca, è infatti molto impegnato politicamente. Una passione, quella per la politica, che gli resterà anche negli anni a venire tanto che presenzierà, anni dopo, nel 1992, all'insediamento alla Casa Bianca del presidente Bill Clinton candidato dal partito democratico vincente dopo quindici anni di governo repubblicano.
Dopo Easy Rider la sua carriera viene lanciata improvvisamente, e diventa uno degli attori più richiesti ad Hollywood. Col successo ottenuto per l'interpretazione nel film infatti, Nicholson decise di proseguire la carriera di attore che in quel periodo voleva abbandonare per fare il regista. Il passo successivo vede Nicholson interpretare Robert Eroica Dupea in Cinque pezzi facili, interpretazione che gli vale una nomination
Il Padrino parte II, di Francis Ford Coppola che, pure essendo candidato in
meno categorie, riesce a strappare sei Oscar tra cui miglior film e regia; unico premio per Chinatown è la miglior sceneggiatura originale e Nicholson viene battuto da Art Carney in Harry e Tonto. L'anno seguente viene diretto da Michelangelo Antonioni in Professione: reporter e nello stesso anno, 1975, riesce finalmente a strappare all'Academy il premio Oscar come migliore attore protagonista per la straordinaria interpretazione di Randle Patrick McMurphy in Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman che si aggiudica le cinque statuette più importanti (film, regia, attore, attrice e sceneggiatura non originale). Dopo il planetario successo del film, Nicholson è diretto da Elia Kazan in Gli ultimi fuochi e nel 1980 arriviamo ad una delle sue migliori interpretazioni di sempre: quella di Jack Torrance in Shining di Stanley Kubrick. Poi diretto da Warren Beatty in Reds (nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista) finché non si arriva nel 1983 quando, diretto dall'amico James L. Brooks vince nuovamente il premio Oscar come miglior attore non protagonista per Voglia di tenerezza, film che si aggiudica anche miglior film, miglior regia e attrice. Nel 1989 interpreta lo psicopatico Joker nel film Batman di Tim Burton. Passano gli anni e le interpretazioni dell'attore sono sempre di altissimo livello, ciò dimostrato dai numerosi premi e nomination al premio oscar che riceve (L'onore dei Prizzi, Ironweed e Codice d'onore). Poi nel 1997 viene nuovamente diretto da James L. Brooks, questa volta però come protagonista, in Qualcosa è cambiato, dove vince per la terza volta (record assoluto) il premio oscar.
Nel 1997, dopo l'oscar e il successo, forse stanco, decide di allontanarsi dalle scene per un po' di tempo. Ritorna nel 2001 con La promessa, diretto da Sean Penn, dove offre una buona prova, in un cast pieno zeppo di celeberrimi attori tra i quali Benicio del Toro, Patricia Clarkson, Aaron Eckhart, Helen Mirren e tanti altri. L'anno successivo è lo straordinario protagonista di A proposito di Schmidt, dove la parte di Warren Schmidt, letteralmente disegnata su Nicholson, gli permette un'altra volta di arrivare super favorito ai Golden Globes (che vince) e agli oscar dove trova però alcuni monumenti del cinema come Daniel Day-Lewis e Michael Caine; a sorpresa vince Adrien Brody protagonista de Il pianista di Roman Polanski. L'anno dopo è protagonista di due simpaticissime commedie: Terapia d'urto di Peter Segal accanto ad Adam Sandler e Tutto può succedere di Nancy Meyers accanto a Diane Keaton. Per un paio d'anni si riposa per poi tornare nel 2006, collaborando per la prima volta con Martin Scorsese, per The Departed, dove interpreta un pazzo e luciferino boss di origine irlandese braccato dalla polizia: Frank Costello (non l'omonimo boss esistito, ma un personaggio che si ispira a James J. Bulger).Grazie a questa sua ennesima straordinaria performance vince nel 2007 il premio IOMA come migliore attore non protagonista. Nel film Non è mai troppo tardi (2007) interpreta la parte di un vecchio e sarcastico miliardario Edward Cole, scopertosi malato terminale di cancro, dove ha per compagno di stanza d'ospedale Morgan Freeman, anch'egli malato terminale di cancro.
Non si possono non segnalare alcuni film di Jack Nicholson che sono delle splendide interpretazioni e dimostrano che l'attore americano è uno dei più grandi con Robert De Niro del cinema mondiale.
Un posto tranquillo (1971), un film drammatico di Henry Jaglom con Orson Welles; e il terzo film con il regista Bob Rafelson (1972), il drammatico Il re dei giardini di Marvin
con Bruce Dern.
Nel 1976 gira prima con Arthur Penn un film western moderno, senza eroi Missouri con Marlon Brando e con quello che sarà l'ultimo film di Elia Kazan, Gli ultimi fuochi, un'icona drammatico-sentimentale sul cinema di Hollywood con Robert De Niro, Robert Michium, Tony Curtis, Jeanne Moreau, Angelica Huston, David Pleasence, Dana Andrew e Ray Milland.
Ancora con Bob Rafelson firmano una pellicola incredibile che è diventato un cult movie, Il postino suona sempre due volte (1981) con la splendida Jessica Lange. Nel 1986 gira una commedia con la regia di Mike Nicols, Heart Bern-Affari di cuore con Meryl Streep, Jeff Daniels e Kevis Spaces e l'anno successivo Le streghe di Eastwich, una commedia tratta dal romanzo di John Updik di George Miller con Cher, Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer. Dirige e interpreta un thriller, sequel di Chinatown, Il grande inganno (1990) con Harvey Keitel e Eli Wallach. Nel 1992 gira La gatta e la volpe, una commedia diretta da Bob Rafelson con Ellen Birkin e Codice d'onore di Bob Reiner, un film sulla corte marziale con Tom Cruise, Demi Moore e Kevin Bacon. Con Mike Nicols realizza un'altra icona e un'altra magnifica interpretazione con l'horror Wolf-La belva è fuori con Michelle Pfeiffer e Christopher Plummer.
E per finire una pellicola nera, una parodia della fantascienza anni cinquanta, Mars Attack!(1996) di Tim Burton con Glenn Close, Pierce Brosnan, Michael J. Fox e Rod Steiger.
Nel 1996, la rivista inglese Empire lo classifica al sesto posto tra i migliori attori del secolo scorso.
Tutte le volte che ha vinto il premio oscar, la sua spalla femminile protagonista l'ha vinto: nel 1976 Louise Fletcher per Qualcuno volò sul nido del cuculo, nel 1984 Shirley MacLaine per Voglia di tenerezza e nel 1998 Helen Hunt per Qualcosa è cambiato.
È l'attore che ha ricevuto più nomination al premio oscar: ben dodici (otto come attore protagonista, quattro per non protagonista).
È l'unico attore ad aver vinto tre premi oscar. Solo Walter Brennan ha ricevuto così tanti premi, ma solo nella categoria di attore non protagonista.
Insieme a Michael Caine e a Paul Newman è l'unico attore ad esser stato nominato ai premi oscar per film prodotti in cinque decenni; per quanto riguarda Nicholson gli anni sessanta, settanta, ottanta, novanta e duemila. Nel 2010 tornerà sul grande schermo recitando in How Do You Know, sotto la regia di James L. Brooks.
Jack Nicholson è un sostenitore del Partito Democratico statunitense[1], e per le presidenziali del 2008 ha appoggiato la candidatura di Hillary Clinton. È uno sfegatato tifoso dei Los Angeles Lakers, squadra di basket dell'NBA e dei New York Yankees, squadra di baseball dell'MLB. Noto e instancabile playboy, ha avuto una lunga relazione con l'attrice Anjelica Huston, iniziata negli anni settanta e terminata nei primi anni novanta quando la Huston stessa scoprì che Nicholson stava per avere un figlio da un'altra donna, Rebecca Broussard, dalla quale poi, di fatto, avrà Lorraine (1990) e Raymond (1992). È lo storico vicino di casa di Marlon Brando, nonché acquirente (e successivamente venditore) della proprietà di Brando dopo la sua morte.
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